Buongiorno! Sono Idafe MartĆn PĆ©rez e, con Christian Spillmann e David Carretta, vi proponiamo il Mattinale Europeo, uno strumento per offrire analisi, contesto e prospettiva a chi ĆØ interessato all'Ue.
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Come la destra moderata si fa divorare dall'estrema destra
Il patto con il diavolo che Michel Barnier aveva concluso con Marine Le Pen per far sopravvivere il suo governo ĆØ andato in frantumi la scorsa settimana, quando la leader dell'estrema destra in Francia ha deciso di staccare la spina per ragioni personali (la minaccia di ineleggibilitĆ ) ed elettorali (una legge di bilancio che non piaceva alla sua base). āA ogni generazione, cāĆØ un gruppo scelto di idioti convinti che il fascismo sia controllabile perchĆ© ne traggono beneficioā. Questo detto, ripetuto con variazioni in gran parte dellāEuropa da decenni, contiene una parte di veritĆ nella sua brutalitĆ . Ć successo negli anni ā20 e ā30 del secolo scorso e, nonostante le differenze politiche tra unāepoca e lāaltra, sta accadendo di nuovo oggi.
La destra moderata ha deciso di avvicinare i propri discorsi e le proprie proposte politiche (sullāimmigrazione, la crisi climatica o persino sui valori) a quelli dellāestrema destra. Questa strategia, pensata per arginare la fuga di voti verso destra, finisce invece per legittimare i discorsi e le politiche dellāestrema destra. Avvicinandosi agli ultraconservatori, e persino stringendo accordi con loro, la destra moderata li rende partiti legittimi, li āde-demonizzaā (come si dice in Francia) e concede loro quote di potere che vengono sfruttati appieno. I loro leader, come Giorgia Meloni, il cui partito ha origini post fasciste, escono dal cordone sanitario e a Bruxelles diventano semplici āsovranistiā.
Il primo grande paese europeo in cui la destra moderata ĆØ caduta nelle grinfie dellāestrema destra ĆØ stata proprio lāItalia, che spesso anticipa le tendenze politiche europee. Forza Italia di Silvio Berlusconi ha aperto la strada agli accordi con lāestrema destra della Lega. Nel frattempo, Fratelli dāItalia ĆØ cresciuta a destra, consolidando la leadership di Giorgia Meloni. Alle ultime elezioni legislative, lāondata Meloni ha travolto il centro-destra, ormai ridotto a semplice stampella del governo.
LāAustria ha vissuto una situazione simile alla fine dello scorso decennio, quando lāĆVP, partito di centro-destra, accettò di governare con la FPĆ, un partito fondato negli anni ā50 da ex membri delle SS austriache, oggi diventato filorusso e ultra-nazionalista. Quel governo cadde a causa degli scandali di corruzione del FPĆ. Dopo una legislatura in cui lāĆVP si ĆØ alleata ai Verdi, questāanno la FPĆ ĆØ diventata la prima forza politica nelle elezioni legislative. Sebbene sia rimasta fuori dallāesecutivo grazie a una grande coalizione tra centro-destra e socialdemocratici della SPĆ, la FPĆ ha consolidato la sua posizione di leader dellāopposizione e forza politica chiave.
In Belgio, la N-VA, che appartiene al gruppo ECR nel Parlamento europeo, ha giĆ partecipato al governo di Charles Michel come partner di junior della coalizione. Lāesecutivo di Alexander De Croo si ĆØ formato senza di lei, ma dopo le elezioni legislative dello scorso giugno, il suo leader Bart De Wever ha ottime probabilitĆ di diventare il prossimo primo ministro. Il centro-destra fiammingo farĆ parte della coalizione, ma alla sua destra si trova la N-VA e uno dei partiti più estremisti dāEuropa, il Vlaams Belang.
Una dinamica simile si ĆØ verificata nei Paesi Bassi. Dopo aver appoggiato un governo liberale e diversi anni allāopposizione, il PVV di Geert Wilders ĆØ diventato questāanno la prima forza politica del paese. Si mantiene stabile in testa a tutti i sondaggi, superando i democristiani del CDA e i liberali-conservatori del VVD dellāex primo ministro Mark Rutte. Wilders ĆØ ora il leader politico indispensabile nei Paesi Bassi.
In Spagna, VOX non ĆØ ancora arrivato al governo centrale. Ma il Partido Popular (PP), per cacciare i socialisti da cinque governi regionali e da decine di comuni, ha aperto le porte all'estrema destra a livello locale. VOX ĆØ cresciuto nei sondaggi grazie a questi accordi e ha guadagnato ancora più terreno quando li ha interrotti. In questi giorni VOX sta facendo pressioni sul PP. Se quest'ultimo accetterĆ di sostenere la riforma migratoria proposta dal governo di Pedro SĆ”nchez, VOX bloccherĆ i bilanci di queste cinque regioni, dove continua a fornire sostegno esterno ai conservatori. Gli ultimi studi elettorali prevedono una maggioranza assoluta tra il PP e VOX in Parlamento, con lāestrema destra vicina a 50 seggi, mentre il centro-destra si aggirerebbe intorno ai 130 seggi.
Lāultimo esempio di centro-destra divorato dallāestrema destra si osserva in questi giorni in Francia. Il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen ĆØ cresciuto al punto da condizionare ormai la stabilitĆ del governo. Ć la prima forza politica del paese, si avvicina al 40 per cento nei sondaggi e diventa indispensabile allāAssemblea Nazionale, a causa dellāincapacitĆ dei liberali di Macron e delle varie sinistre di formare un fronte comune.
Nei Paesi scandinavi, il fenomeno ĆØ diverso, in parte per la minaccia esistenziale rappresentata dalla guerra in Ucraina. In Svezia, lāestrema destra sostiene il governo dei conservatori senza entrare nell'esecutivo. Per contro, in gran parte dei paesi dellāEuropa centrale e orientale, i populisti di destra o i partiti di estrema destra hanno giĆ superato i conservatori tradizionali. In Polonia, questo fenomeno ĆØ durato quasi un decennio e ora si osserva in Romania, in Repubblica Ceca e in Slovenia. LāUngheria ĆØ un caso particolare: il Fidesz di Viktor OrbĆ”n, un tempo grande partito di centro-destra e membro del Partito Popolare Europeo, si ĆØ trasformato in un partito di estrema destra, che oggi siede nel gruppo āPatrioti per lāEuropaā al Parlamento europeo.
Lo storico italiano Steven Forti, esperto di movimenti di estrema destra e professore presso lāUniversitĆ Autonoma di Barcellona, spiega che questo āsorpassoā ĆØ dovuto a diversi fattori: āLa destra moderata sta attraversando una profonda crisi dāidentitĆ , iniziata con la crisi economica, un fenomeno vissuto in parte anche dalla socialdemocraziaā. I partiti democristiani hanno sofferto una grave crisi, anche sul modello di societĆ che difendono. Questo riflette una crisi più generale delle democrazie liberali, caratterizzata dalla crescente sfiducia dei cittadini verso le istituzioni, dalla volatilitĆ elettorale e dalla fragilitĆ dei partiti politici tradizionali.
Secondo Forti, lāestrema destra sfrutta in modo abile āuna serie di fratture e problematiche attuali, come lāinsoddisfazione generale e la paura del futuro, un senso di insicurezza e vulnerabilitĆ . A modo loro, questi partiti offrono risposte, mentre gli altri non fanno altrettantoā. Forti considera che le alleanze tra destra moderata ed estrema destra siano āun grave errore politico e una sconfitta etica e morale, perchĆ© alla fine si finisce per adottare gran parte della loro agenda e del loro discorso. Anche se non vengono completamente cannibalizzati, come si vede nel Regno Unito, a livello di principi diventano partiti diversi da ciò che dovrebbero essere. Inoltre, molte volte gli elettori preferiscono lāoriginale alla copia. Lo stiamo vedendo nei Paesi Bassi, in Italia, in Francia e persino fuori dallāEuropa, come in Argentinaā.
Infine, Forti ritiene che questa sia āuna strategia suicida per la destra tradizionale, ma anche per i valori democratici, perchĆ© queste formazioni non si moderano una volta al potere. Anche se Meloni ĆØ presentata come moderata rispetto al periodo precedente al 2022, la sua agenda rimane identitaria dal punto di vista culturale. Mette in discussione la separazione dei poteri in Italia, in particolare lāindipendenza del potere giudiziario, e propone una riforma istituzionale che potrebbe trasformare il paese in unāautocrazia elettorale sul modello ungherese. Non credo ā dice Forti ā che la tesi del 'romanizzare i barbari' stia avendo successo. Piuttosto, sono stati i romani a barbarizzarsiā.
La frase
"Quando parliamo di una pace effettiva con la Russia, dobbiamo prima di tutto parlare di garanzie efficaci per la paceā.
Volodymyr Zelensky.
Geopolitica
Dopo il silenzio, l'Ue vede uno sviluppo positivo nella caduta di Assad in Siria - La Siria ieri ha vissuto una giornata storica. Il regime di Bashar Al Assad ĆØ crollato di fronte all'avanzata rapida delle forze ribelli, mettendo fine a una dittatura sanguinaria, ma aprendo anche un'era carica di incertezze per la regione e la comunitĆ internazionale. āLa fine della dittatura di Assad ĆØ uno sviluppo positivo e atteso da tempoā, ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera, Kaja Kallas. āMostra anche la debolezza dei sostenitori di Assad, Russia e Iranā. La prioritĆ dell'Ue āĆØ garantire la sicurezza nella regione. Lavorerò con tutti i partner costruttivi, in Siria e nella regioneā, ha detto Kallas. āLa dittatura di Assad ha causato immense sofferenze. Con la sua fine, emerge una nuova opportunitĆ di libertĆ e pace per tutto il popolo sirianoā, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. āL'Ue ĆØ pronta a collaborare con il popolo siriano per un futuro miglioreā, ha assicurato Costa. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha voluto sottolineare che la caduta di Assad āoffre opportunitĆ ma non ĆØ priva di rischi. L'Europa ĆØ pronta a sostenere la salvaguardia dell'unitĆ nazionale e la ricostruzione di uno Stato siriano che protegga tutte le minoranzeā, ha detto von der Leyen.
La diplomazia di Notre Dame - Un incontro a tre con Donald Trump e Volodymyr Zelensky, un primo contatto di grande successo con il presidente eletto degli Stati Uniti e una commovente inaugurazione della Cattedrale di Notre Dame, ricostruita dopo essere stata devastata da un incendio cinque anni fa: Emmanuel Macron ha messo a segno un colpo sabato. Tutti gli analisti erano incuriositi da questo incontro. La decisione di Donald Trump di incontrare il presidente ucraino a Parigi ĆØ āun grande successo geopolitico per la Franciaā, ha dichiarato l'austriaca Velina Tchakarova. āĆ difficile immaginare un altro leader europeo in grado di svolgere il ruolo di mediatore sull'Ucraina. Macron e Trump si conoscono bene e la visione della Francia su Kyiv ĆØ migliorata nell'ultimo annoā, ha aggiunto l'americano Erik Brattberg. Durante l'incontro, il presidente francese ha cercato di āspingere Trump a capire che non può apparire come il perdente in un eventuale accordo con Putin. Da qui la necessitĆ di sostenere l'Ucraina e la discussione sulle garanzie di sicurezza, compreso un invito alla Natoā, ci ha spiegato un funzionario francese.
Zelensky molto soddisfatto - L'incontro ĆØ durato 35 minuti. āHo avuto un incontro trilaterale fruttuoso e produttivo con il presidente Donald Trump e il presidente Emmanuel Macron all'Eliseo. Il presidente Trump ĆØ, come sempre, determinato. Lo ringrazio per questo. Sono anche grato a Emmanuel per aver organizzato questo importante incontroā, ha dichiarato il presidente Zelensky al termine dell'incontro. āTutti vogliamo che questa guerra finisca il più rapidamente possibile e in modo giusto. Abbiamo parlato del nostro popolo, della situazione sul campo e di una pace giusta. Abbiamo concordato di continuare a lavorare insieme e di rimanere in contatto. La pace con la forza ĆØ possibileā, ha dichiarato. Il presidente americano ĆØ stato cordiale, ma la sua scelta di un abito blu e di una cravatta gialla, i colori dell'Ucraina, ha fatto molto discutere e sollevato congetture.
Macron come punto di riferimento europeo per Trump - L'innegabile successo diplomatico del riavvicinamento tra Trump e Zelensky, prima dell'inizio del mandato del presidente americano, ha conferito al presidente francese una nuova statura. All'interno dell'Ue, Emmanuel Macron si propone ora come l'interlocutore di Donald Trump, corteggiato dai populisti anti europei guidati dal premier ungherese, Viktor Orban. Donald Trump non si ĆØ trovato su un terreno sconosciuto a Parigi. I due leader si conoscono e hanno fatto pratica l'uno con l'altro durante il primo mandato del presidente americano. Emmanuel Macron ha mostrato al suo ospite un grande rispetto e gli ha prestato particolare attenzione, sedendosi accanto a lui in prima fila durante la cerimonia nella cattedrale. L'inaugurazione di Notre Dame ĆØ un piccolo miracolo per Emmanuel Macron. āChe settimana! Da 'mi vergogno di essere francese' a 'sono cosƬ orgoglioso di essere francese' in tre giorniā, ha sintetizzato Bruno Tertrais, esperto di relazioni internazionali e commentatore arguto delle grandezze e delle meschinitĆ dei politici francesi.
La punizione di Ursula - La presidente della Commissione europea era stata invitata all'inaugurazione di Notre Dame, ma ha fatto arrabbiare Emmanuel Macron andando a Montevideo per firmare l'accordo tra l'Ue e il Mercosur ed ĆØ diventata persona non grata. āSi ĆØ presa le sue responsabilitĆ , che sono solo della Commissione, ma avrebbe dovuto scegliere Parigi invece che Montevideo. Probabilmente non ha capito subito che non poteva più venire a Parigi il giorno dopo la firma, come se nulla fosseā, ci ha detto un funzionario francese. āAndare a concludere l'accordo con il Mercosur come ha fatto, nonostante l'opposizione di Francia, Polonia, Austria e le riserve dell'Italia, nonostante la rabbia degli agricoltori e dei populisti in ascesa, ĆØ un regalo per coloro che accusano l'Ue di essere uno strumento al servizio dell'economia tedescaā e āuna manna dal cielo per la disinformazione russaā, ha dichiarato Rym Momtaz, analista di Carnegie Europe, molto critica nei confronti di quella che considera āuna visione e una politica deplorevoliā da parte di Ursula von der Leyen. āĆ stata una provocazione che ha fatto infuriare Emmanuel Macronā, ci ha spiegato un altro funzionario francese. L'accordo firmato dalla signora von der Leyen deve ora essere sottoposto agli Stati membri. Ma quando? Non ĆØ ancora il momento giusto. La Francia cercherĆ di formare una minoranza di blocco. In caso di votazione domani, Polonia, Irlanda, Austria, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo voterebbero contro, ma non sarebbe sufficiente. Se l'Italia confermerĆ le sue riserve e si unirĆ agli oppositori, il testo firmato da Ursula von der Leyen non passerĆ . Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ĆØ stata invitata a Parigi da Macron per l'inaugurazione di Notre Dame e per la serie di colloqui organizzati a margine della cerimonia.
La visione di CalviƱo per la Bei - In una lunga intervista ai nostri amici di Agenda Publica, Nadia CalviƱo ha illustrato la sua visione della Banca europea per gli investimenti a quasi un anno dalla sua entrata in funzione come presidente. āDobbiamo garantire che idee, tecnologie e aziende nate in Europa restino quiā, ha detto CalviƱo. L'obiettivo principale della banca deve essere di "garantire che l'Europa mantenga una voce forte e competitiva nel quadro del nuovo ordine mondiale". CalviƱo parla anche del crescente ruolo della Bei nel settore dell'industria della difesa. āL'Europa ha goduto dei dividendi della pace per 80 anni, ma l'invasione dell'Ucraina ha sottolineato l'importanza di rafforzare la nostra autonomia strategica. Non possiamo continuare a dipendere da altri paesi, nĆ© nel campo dell'energia nĆ© in quello della sicurezza e della difesaā, ha spiegato la presidente della Bei. Una misura chiave giĆ presa ĆØ stata di rimuovere le restrizioni sui finanziamenti di progetti a uso duale. āIn precedenza, affinchĆ© un progetto fosse considerato a duplice uso, doveva dimostrare che oltre il 50% dei suoi benefici futuri sarebbero derivati da applicazioni civili. Eliminando questo requisito, ora possiamo finanziare uno spettro più ampio di investimenti, che includono tutto, dal controllo delle frontiere e la mobilitĆ militare alla sicurezza informatica, ai droni, allo spazio, alla ricerca sulla difesa, allo sminamento e alla decontaminazioneā, ha detto CalviƱo.
Romania
La Corte costituzionale annulla le presidenziali - La Corte costituzionale della Romania venerdƬ ha annullato le elezioni presidenziali per il ruolo giocato dalla Russia a favore del candidato filo russo, CÄlin Georgescu, emerso a sorpresa come il vincitore al primo turno del 24 novembre. Alla base di questa decisione ci sono una serie di rapporti di intelligence, declassificati mercoledƬ, secondo i quali una campagna coordinata dalla Russia ha permesso al candidato di estrema destra. In una riunione d'emergenza i giudici costituzionali, āal fine di garantire la correttezza e la legalitĆ del processo elettoraleā, hanno deciso di annullare il voto e hanno ordinato di ricominciare da capo tutto il processo. La decisione ĆØ stata adottata all'unanimitĆ , ma ĆØ destinata a provocare polemiche dentro e fuori dal paese per il suo carattere straordinario, ad appena due giorni dal ballottaggio tra Georgescu e la candidata liberale, Elena Lasconi. Secondo i sondaggi, c'erano forti probabilitĆ che i rumeni avrebbero eletto Georgescu, candidato di estrema destra, nostalgico del fascismo rumeno, antisemita, anti Nato e anti Ue.
Georgescu denuncia il furto elettorale, von der Leyen sostiene le autorità rumene - Calin Georgescu ha trascorso il fine settimana a denunciare quello che considera come un furto di democrazia, dopo la decisione della Corte costituzionale di annullare le elezioni presidenziali. "La democrazia è stata cancellata dalla Corte", ha detto ieri il candidato di estrema destra, presentandosi nella scuola dove avrebbe dovuto votare al secondo turno. Venerdì Georgescu aveva denunciato un "colpo di Stato". Nel frattempo, i procuratori rumeni hanno lanciato un'inchiesta con diverse perquisizioni per "finanziamento illegale della campagna elettorale di un candidato per la presidenza della Romania, attraverso l'uso di somme di denaro che potrebbero venire da crimini e riciclaggio di denaro". Sabato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha parlato al telefono con il presidente uscente, Klaus Iohannis, esprimendo sostegno alle autorità rumene. "Spetta al popolo rumeno decidere cosa è meglio per il proprio paese, senza interferenze straniere", ha detto von der Leyen, spiegando che "la Commissione continuerà a lavorare affinché le piattaforme rispettino gli obblighi previsti dal Digital Services Act per quanto riguarda le elezioni in Europa".
Post Brexit
L'Eurogruppo partecipa al reset delle relazioni con il Regno Unito - E' una prima dalla Brexit. Il cancelliere dello scacchiere, Rachel Reeves, oggi parteciperĆ alla riunione dei ministri delle Finanze della zona euro. L'invito ĆØ del presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, ĆØ stato inviato nell'ambito delle discussioni sulla situazione dell'economia globale. āIl Regno Unito ĆØ un alleato importante. Il paese ha un nuovo governo e un nuovo primo ministro. E' positivo investire in buone relazioni e ci auguriamo che l'Eurogruppo possa contribuire in questoā, ci ha detto una fonte dell'Ue. Almeno formalmente, i ministri della zona euro tuttavia non intendono affrontare i temi più divisivi. āQuesta non ĆØ occasione per negoziare problemi apertiā, ha spiegato la fonte. L'Eurogruppo e Reeves condivideranno āuna fotografia comune del mondoā e cercheranno di ācreare le basi per una buona cooperazione in futuroā.
Accade oggi
Eurogruppo
Consiglio Agricoltura e pesca
Commissione: la presidente von der Leyen riceve Reiner Haseloff, presidente del Land della Sassonia-Anhalt
Commissione: i vicepresidenti Ribera e SƩjournƩ incontrano Nadia CalviƱo, presidente della Bei
Commissione: la vicepresidente Virkkunen riceve Krzysztof Gawkowski, vicepremier e ministro per gli Affari digitali della Polonia
Commissione: la commissaria ai Servizi finanziari Albuquerque, riceve Joaquim Sarmento, ministro delle Finanze del Portogallo; Jorg Kukies, ministro delle Finanze della Germania; Carlos Cuerpo, ministro dell'Economia della Spagna; Antoine Armand, ministro dell'Economia e delle Finanze della Francia; Stephanie Lose, ministra degli Affari economici della Danimarca
Commissione: il commissario Brunner, pronuncia un discorso all'evento EuroChanukah 2024
Commissione: il commissario Serafin incontra Rachel Reeves, cancelliera dello Scacchiere del Regno Unito
Eurostat: indici prezzi agricoltura nel terzo trimestre; dati sui passeggeri marittimi nel 2023; dati sulle pensioni e la partecipazione a mercato lavoro nel 2023