Buongiorno! Sono Christian Spillmann e, insieme a David Carretta e Idafe MartĆn PĆ©rez, vi presentiamo Il Mattinale Europeo.
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Elon Musk, l'incubo X di Ursula von der Leyen
L'attacco ĆØ frontale. Elon Musk ha messo tutta la potenza della sua piattaforma X al servizio dell'estrema destra tedesca e spera nella sua vittoria alle elezioni politiche del 23 febbraio. Musk attacca la democrazia in Europa dall'estate scorsa e lo fa con il sostegno del presidente Donald Trump. L'Ue ha i mezzi per difendersi, ma ĆØ riluttante a farlo. L'offensiva condotta da Elon Musk sta mettendo alla prova Ursula von der Leyen. La sua Commissione ĆØ pronta a dare battaglia, ma la presidente tentenna e i suoi consiglieri sono infastiditi dalle pressioni che la potrebbero costringere ad agire.
Pensati per la diffusione di informazioni, la condivisione e il dibattito, i social network possono diventare strumenti di manipolazione, disinformazione e odio nelle mani sbagliate. I casi si moltiplicano e sembra impossibile lottare contro questa deriva, perché i loro proprietari si sono messi sotto la protezione di Donald Trump. Il presidente americano, utente compulsivo e vendicativo da quando è stato bandito da Twitter e Facebook, minaccia ritorsioni contro ogni tentativo di regolamentazione. Cina e Russia sono abili a manipolare le piattaforme a loro vantaggio, che siano americane, cinesi (come TikTok) o russe (come Telegram).
X, Meta, Tik Tok, le principali piattaforme sono state tutte messe sotto inchiesta dalla Commissione europea. La legge sui servizi digitali (il Dgital Services Act o DSA) redatta da Thierry Breton è in vigore dal 2024. Progettata per proteggere i consumatori e i loro diritti fondamentali. Consente di sanzionare pesantemente le violazioni delle regole. Le multe possono raggiungere il 6 per cento del fatturato globale della piattaforma o del motore di ricerca. L'obiettivo del regolamento europeo non è quello di censurare gli utenti della rete o limitare la libertà di parola, ma di costringere i giganti del digitale a modificare le proprie politiche e pratiche per mitigare i rischi, secondo il principio "ciò che è illegale offline dovrebbe essere illegale online".
I proprietari delle principali piattaforme temono questa legislazione europea e la vogliono neutralizzare. Elon Musk, proprietario di X, e Mark Zuckerberg, capo del gruppo Meta che comprende Facebook, Instagram e altri servizi come Whatsapp, sono i più schietti. Contano sull'appoggio di Donald Trump, al quale hanno ripristinato l'accesso alle loro piattaforme. Si sono seduti con gli altri grandi capi dei giganti digitali accanto alla famiglia di Trump nella tribuna Vip per l'insediamento del presidente americano. Trump deve a Musk il suo ritorno alla Casa Bianca. Protegge i magnati dei social network e sostiene le loro richieste in nome della libertà di espressione.
Trump si ĆØ lanciato in una lotta di potere e accusa gli europei di discriminare le imprese americane. āHanno portato Apple in tribunale e hanno ottenuto 15 o 16 miliardi. Hanno ottenuto miliardi contro Google. Penso che vogliano miliardi e miliardi contro Facebook. Sono societĆ americane, che vi piacciano o meno. Sono aziende americane e non dovrebbero farlo. Per quanto mi riguarda, la vedo come una forma di tassazioneā, ha annunciato durante la sua apparizione in videoconferenza al Forum economico mondiale di Davos. L'intimidazione farĆ cedere gli europei? La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ĆØ stata sollecitata ad agire dal Parlamento europeo e da diversi governi.
I servizi di Henna Virkkunen, la vicepresidente della Commissione responsabile per la sovranitĆ digitale, stanno ultimando le indagini. Ma l'onere della prova ĆØ difficile. La domanda chiave ĆØ se Elon Musk abbia manipolato gli algoritmi utilizzati da X per favorire determinati contenuti e amplificare e massimizzare i suoi messaggi. Ć necessario trovare la scappatoia per poterlo āafferrareā. E deve essere āessere inattaccabileā. Musk ha arruolato un esercito di avvocati, tra cui quelli che si sono occupati del procedimento della Commissione contro Google per violazione delle leggi antitrust dell'Ue.
La posta in gioco ĆØ alta, perchĆ© il multimiliardario americano di origini sudafricane ha deciso di coinvolgersi nella campagna elettorale del movimento di estrema destra Alleanza per la Germania (AfD). Musk vuole che AfD vinca le elezioni generali del 23 febbraio in Germania. Il suo account personale ha oltre 200 milioni di follower - duecento milioni - e lo sta usando per sostenere la leader di AfD, Alice Weidel, dandole un'audience di cui non gode nessuno dei suoi avversari politici. Elon Musk non esita a interferire nella politica tedesca e il suo comportamento ĆØ spesso diffamatorio. Insulta i suoi critici e ha descritto il presidente della Repubblica federale, Frank-Walter Steinmeier, come un ātiranno antidemocraticoā.
L'Ue potrebbe sanzionare Musk. Ma su quali basi? Ursula von der Leyen è esitante. Non osa nemmeno prendere posizione. Teme di inimicarsi Donald Trump e segue pedissequamente ciò che dicono e fanno i leader tedeschi. Se il governo di Berlino si muove, si muoverà anche lei. L'Ue è divisa quando si tratta dei padroni delle grandi piattaforme. Il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, difende il suo amico Elon Musk, con cui fa potrebbe fare affari. Sta negoziando un contratto con Starlink per le comunicazioni sicure dell'Italia. Meloni non vede alcuna interferenza da parte di Musk nel suo sostegno all'AfD in Germania.
D'altra parte, il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ĆØ molto arrabbiato e chiede di intervenire per contrastare le azioni dei boss delle piattaforme. āL'internazionale reazionaria, come ha detto il presidente Macron qualche giorno fa, (...) guidata dall'uomo più ricco del pianeta, attacca apertamente le nostre istituzioni, incita all'odio e chiede apertamente di sostenere gli eredi del nazismo in Germania alle prossime elezioniā, ha accusato il leader socialista spagnolo.
Pedro Sanchez si ĆØ spinto oltre durante il suo intervento al Forum economico mondiale di Davos: āLe reti social che avrebbero dovuto portare unitĆ , chiarezza e democrazia ci hanno invece portato divisione, vizio e un'agenda reazionariaā, ha accusato Sanchez. Il capo del governo spagnolo ha chiesto la fine dell'anonimato per combattere i profili falsi e i bot che amplificano la diffusione di false informazioni e propaganda. āIl proprietario di un piccolo ristorante ĆØ responsabile se il suo cibo avvelena i clientiā, ha sottolineato Sanchez. āI magnati dei social network dovrebbero essere ritenuti responsabili se i loro algoritmi avvelenano le nostre societĆ ā.
Il problema ĆØ che negli Stati Uniti le piattaforme internet sono protette dalla Sezione 230 , il che significa che non hanno la responsabilitĆ legale che hanno i media tradizionali (giornali, radio, televisione). āSe altri Paesi non hanno le loro leggi, la Sezione 230 li costringe a trattare le societĆ di social network come se esistessero al di fuori del loro sistema legaleā, spiega la giornalista americana Anne Applebaum. Ma dall'entrata in vigore del regolamento sui servizi digitali nell'Ue (il famoso DSA), per la prima volta le piattaforme online sono responsabili del modo in cui i loro servizi sono o possono essere utilizzati per scopi dannosi. Devono rimuovere i contenuti illegali e consentire agli utenti di segnalarli. āQuesto vale per tutti gli account, compresi quelli anonimiā, spiega la Commissione.
Tuttavia, ĆØ molto complicato porre fine all'anonimato online, perchĆ© sulla maggior parte delle piattaforme ĆØ facile creare account basati su false identitĆ , sottolinea l'istituzione. La richiesta di Pedro Sanchez potrebbe quindi non avere successo. āNon abbiamo una legislazione che possa, in senso stretto, porre fine all'anonimato online. La nostra legislazione mira piuttosto a garantire la sicurezza onlineā, spiegano a Bruxelles. Tuttavia, la Commissione ĆØ obbligata ad agire. Questo potere le ĆØ stato delegato dagli Stati membri e, se non lo userĆ , rischia di farselo revocare. āNon ci arrenderemo. Ma potrebbe volerci del tempoā, ha dichiarato la vicepresidente Virkkunen.
La frase
āGli ultimi cinque anni con von der Leyen sono stati l'esempio di starsene con le mani in mano senza fare nulla. Ora abbiamo bisogno di un po' di leadership. Dobbiamo tornare ai tempi di Delors, alla deregolamentazioneā.
Michael O'Leary, amministratore delegato di Ryanair.
Omnibus
La bussola di von der Leyen promette di semplificare un'Ue senza soldi - Presentando la ābussola per la competitivitĆ ā Ursula von der Leyen ieri ha fatto il primo passo indietro dal Green deal, annunciando uno āsforzo senza precedentiā di semplificazione che andrĆ a toccare buona parte dei regolamenti sugli obiettivi climatici, ambientali e di sostenibilitĆ . Il documento ha confermato che il pacchetto omnibus di febbraio, relativo agli obblighi di rendicontazione delle imprese, sarĆ solo il primo di una serie di pacchetti omnibus. In mancanza di dettagli su cosa intenda fare la Commissione sull'innovazione, e in mancanza di soldi per la determinazione di von der Leyen a non replicare strumenti di debito comune, l'attenzione si ĆØ concentrata sulla riduzione della burocrazia. Ci sarĆ āun choc di semplificazioneā, ha detto il vicepresidente StĆ©phane SĆ©journĆ©. L'obiettivo ĆØ far risparmiare alle imprese 37,5 miliardi di euro di costi amministrativi entro la fine della legislatura. Nel frattempo saranno lanciate altre iniziative per sospendere, modificare o abolire norme o sanzioni. Von der Leyen ha promesso una decisione per i costruttori auto che rischiano multe miliardarie sulle emissioni alla fine del 2025 ĆØ āpiù una questione di settimane che di mesiā. In generale, la Commissione ha ricevuto āun segnale dall'industria molto chiaro: c'ĆØ troppa complessitĆ ā e ādobbiamo tagliare la burocraziaā, ha spiegato la presidente. āCi sono molte buone ragioni per combattere il cambiamento climaticoā, ma ādobbiamo essere flessibili e pragmaticiā, ha detto von der Leyen.
Il ācherry pickingā di von der Leyen dal rapporto Draghi ā La Commissione di Ursula von der Leyen si ĆØ ispirata dal rapporto di Mario Draghi per la ābussola per la competitivitĆ ā, ma ha scelto solo alcune delle raccomandazioni dell'ex presidente della Bce, tralasciandone altre politicamente controverse. Un esempio sono gli strumenti di debito comune. Per finanziare la strategia, von der Leyen si ĆØ impegnata a rilanciare il progetto dell'Unione dei mercati dei capitali (ribattezzata āUnione dei risparmi e degli investimentiā), un cantiere bloccato da anni per le divergenze tra gli Stati membri, e a rifocalizzare le risorse del bilancio dell'Ue a partire dal 2028, cioĆØ tra tre anni, sempre che i governi accettino di ridurre i fondi per la coesione o l'agricoltura. Con l'Ue che raccoglie appena il 5 per cento del venture capital globale, contro il 52 per cento degli Stati Uniti e il 40 per cento della Cina, da dove arriveranno i soldi per finanziare l'innovazione, il green tech, l'intelligenza artificiale, il quantum computing e tutte le altre promesse della bussola? Mario Draghi aveva stimato gli investimenti aggiuntivi necessari per il suo piano a 800 miliardi di euro l'anno, suggerendo una quota del 50 per cento di investimenti pubblici.
Von der Leyen rivendica pragmatismo e flessibilitĆ sul Green deal - Confrontata alle critiche per una marcia indietro sul Green deal, ieri la presidente della Commissione ha ribadito l'intenzione di rispettare gli obiettivi climatici e ambientali della transizione, ma con "pragmatismo" e "flessibilitĆ " grazie alla bussola per la competitivitĆ . "Il cambiamento climatico ĆØ una realtĆ . Voglio ribadire che l'Europa sta mantenendo la rotta. E' assolutamente necessario. Stiamo mantenendo la rotta sugli obiettivi del Green Deal europeo", ha detto Ursula von der Leyen. "Questa transizione non ĆØ mai stata fatta prima. Di conseguenza, dobbiamo anche essere flessibili e pragmatici nel nostro andare avanti. Quando si verificano nuovi elementi, dobbiamo essere in grado di adattarci", ha aggiunto.
I socialisti rompono con von der Leyen sulla bussola e gli omnibus ā La maggioranza che aveva eletto Ursula von der Leyen e la sua Commissione al Parlamento europeo rischia di saltare a causa della direzione intrapresa dalla presidente con la ābussola per la competitivitĆ ā. Il capogruppo del Partito popolare europeo, Manfred Weber, ha salutato il documento come un āvera svolta per le impreseā perchĆ© taglia ādrasticamenteā la burocrazia. Per contro, la capogruppo dei socialisti, Iratxe Garcia Perez, ha bocciato la bussola di von der Leyen con una dichiarazione senza appello. āNon abbiamo alcuna garanzia che non ci saranno passi indietro sugli standard ambientali e sociali come i diritti dei lavoratori, la neutralitĆ climatica, la sostenibilitĆ , una transizione giusta e gli altri obiettivi alla base del Green Dealā, ha detto Garcia. āQuesta comunicazione ĆØ un'interpretazione ideologicamente distorta e molto selettiva dei rapporti Draghi e Letta. Omette deliberatamente elementi chiave come la coesione sociale, la riduzione delle disuguaglianze e una tassazione equa, senza i quali sarĆ impossibile raggiungere la competitivitĆ ā. I socialisti hanno denunciato āla mancanza di una strategia combinata per stimolare gli investimenti e di un impegno verso uno strumento di investimento permanente a livello europeo che consenta realisticamente di realizzare un'agenda molto impegnativaā.
Le industrie di Germania, Francia e Italia chiedono di fermare l'orologio della regolazione europea - In una lettera indirizzata a Ursula von der Leyen e ai suoi principali commissari, le tre organizzazioni che rappresentano l'industria di Germania, Francia e Italia chiedono di sospendere āl'orologio della regolamentazioneā per valutare l'impatto delle normative dell'Ue sulla competitivitĆ . BDI, Medef e Confindustria salutano positivamente l'annuncio della prima legge Omnibus, attesa per fine febbraio, per snellire e semplificare la tassonomia, la direttiva sulla rendicontazione della sostenibilitĆ aziendale (CSRD), la direttiva sulla due diligence sulla sostenibilitĆ aziendale (CSDDD), e il meccanismo di aggiustamento carbonio alle frontiere (CBAM). Ma āconcentrarsi esclusivamente sugli obblighi di rendicontazione o su piccole revisioni tecniche non sarĆ sufficienteā, dicono le tre organizzazioni. Inoltre, āl'attenzione dovrebbe essere limitata a questi testi da soli. Nei mesi e negli anni a venire, ĆØ necessario adottare un approccio radicalmente ambiziosoā per āriformare il suo quadro normativo economicoā. Secondo le tre organizzazioni, āil primo passo deve essere quello di sospendere il l'orologio della regolamentazione per consentire una valutazione attenta dell'impatto dell'acquis sulla competitivitĆ delle nostre industrieā. Per āacquisā si intendono tutte le norme dell'Ue.
Geopolitica
L'avvertimento di Kallas sulla minaccia russa per i satelliti europei - Kaja Kallas ieri ha lanciato l'allarme su una guerra ibrida condotta dalla Russia contro le infrastrutture spaziali dell'Unione Europea. "Siamo giĆ bersaglio di una guerra ibrida, anche nello spazio, con l'interferenza sistematica dei segnali di navigazione satellitare", ha detto l'Alto rappresentante durante una conferenza sullo spazio. "I nostri satelliti, le nostre infrastrutture terrestri e le nostre industrie spaziali sono minacciati dalle armi cinetiche ed elettroniche". Tra i casi citati da Kallas ci sono il lancio di un missile antisatellite da parte della Russia e un cyberattacco contro i satelliti appena prima dell'invasione dell'Ucraina nel 2022. Kallas ha spiegato che l'Ue sta "valutando opzioni punitive" come rappresaglia. L'Alto rappresentante ha anche lanciato un appello alla sovranitĆ spaziale. "Dobbiamo essere seri sulla difesa spaziale. Quando difendiamo lo spazio, difendiamo le nostre economie. La sicurezza dei nostri satelliti ĆØ la sicurezza delle nostre societĆ ", ha detto Kallas.
Prima discussione sul sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia (senza il Gnl) - La Commissione ieri ha presentato agli ambasciatori degli Stati membri la sua proposta per il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Diversi paesi si sono lamentati dell'assenza dell'eliminazione graduale delle importazioni di gas naturale liquefatto dal testo. Kaja Kallas aveva indicato martedì la sua intenzione di inserire il Gnl tra le sanzioni. Lo stesso gruppo di paesi, favorevole alla linea dura, ritiene che ci sia margine per miglioramenti sull'elusione delle sanzioni. I governi stanno ancora analizzando i testi. L'esercizio è delicato. L'Ungheria e la Slovacchia potrebbero mettere il veto. Sicuramente serviranno diversi giorni, se non settimane, per approvare il pacchetto. L'obiettivo è adottarlo per il 24 febbraio, anniversario dell'invasione dell'Ucraina.
Germania
AfD sale nei sondaggi, la Germania rischia la paralisi - Due sondaggi pubblicati negli ultimi giorni in vista delle elezioni del 23 febbraio in Germania mostrano un trend sempre più preoccupante per i partiti democratici e pro europei. Alternativa per la Germania sta crescendo sempre più nelle intenzioni di voto, raggiungendo il 23 per cento secondo l'istituto YouGov e il 22 per cento secondo una ricerca INSA. La CDU-CSU guidata da Friedrich Merz rimane in prima posizione, rispettivamente con il 29 e 30 per cento. La SPD di Olaf Scholz e i Verdi sono in calo, attorno al 15 e al 13 per cento. Secondo Thu Nguyen, vice direttore del Jacques Delors Centre di Berlino, non è una buona notizia "per quelli nell'Ue che sperano in un governo tedesco più stabile dopo febbraio: esiste una reale possibilità che non ci sarà una maggioranza per una coalizione a due partiti tra CDU-SPD o CDU-Verdi". Il rischio è che le elezioni impongano ancora una volta una coalizione "complicata" a Berlino formata da tre partiti, avverte Thu Nguyen.
Merz si allea con AfD in una risoluzione sui migranti - Il Bundestag tedesco ieri ha approvato una risoluzione presentata dall'Unione CDU-CSU guidata da Friedrich Merz, con il voto decisivo del partito di estrema destra di Alternativa per la Germania, che chiede al governo di Olaf Scholz di adottare una politica migratoria molto più restrittiva. La risoluzione non è vincolante. Ma il voto è storico. E' la prima volta che AfD aiuta un partito democratico a far passare un testo in Parlamento. Scholz ha lanciato un attacco duro contro il suo avversario Merz, favorito per diventare il prossimo cancelliere dopo le elezioni del 23 febbraio. "Ci sono limiti che non si devono superare come statista", ha detto Scholz, spiegando che le restrizioni proposte da Merz violano la legislazione europea e danneggiano la reputazione della Germania. "La politica nel nostro paese non è una partita a poker. La coesione non è una posta in gioco. E un cancelliere tedesco non può essere un giocatore d'azzardo, perché nel peggiore dei casi deciderà tra guerra e pace", ha aggiunto Scholz.
Migranti
La presidenza polacca apre la discussione sulla riforma delle Convenzione di Ginevra - I ministri dell'Interno dei ventisette Stati membri oggi si ritrovano a Varsavia per una riunione informale organizzata dalla presidenza polacca del Consiglio dell'Ue. L'agenda ĆØ densa. In un ādiscussion paperā la Polonia avanza molti suggerimenti per continuare a costruire l'Europa fortezza, compresi più finanziamenti per la costruzione di infrastrutture alla frontiera terrestre, marittima e area. Un passaggio ha attirato la nostra attenzione: la presidenza polacca suggerisce che le normative internazionali ed europee sul diritto di asilo non sono più adeguate al fenomeno migratorio attuale. La ragione? E' vero che ci sono ālimitazioni all'applicazioneā del diritto di asilo āin situazioni straordinarieā. Ma āĆØ importante considerare se la situazione attuale sia semplicemente temporanea o se sia giĆ una nuova realtĆ . Se quest'ultima ipotesi ĆØ vera, invocare la natura straordinaria della situazione non può giustificare l'uso di sole norme derogatorie e deve essere preso in considerazione un riferimento più ampio alle sfide che affrontiamoā. La Polonia vuole āstimolare la discussione sulla questione a livello internazionale. La mancanza di alternative all'accettazione delle domande di protezione internazionale e il rispetto del principio di non respingimento richiedono certamente una discussione approfondita. Va notato che questi principi sono stati sviluppati dopo la fine della seconda guerra mondiale ed erano caratterizzati da una situazione geopolitica molto diversa da quella odiernaā, dice la presidenza polacca.
HRW accusa l'Italia di disprezzo per le vittime e il diritto - Dopo l'apertura di un'indagine contro Giorgia Meloni e tre suoi ministri per la liberazione e il rimpatrio in Libia di Osama Almasri, un generale libico sotto mandato d'arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l'umanitĆ , l'organizzazione Human Rights Watch ha accusato l'Italia di "disprezzo per le vittime e il diritto". "Il governo italiano, che supporta materialmente la guardia costiera libica nonostante il rischio di complicitĆ in gravi abusi contro migranti e richiedenti asilo, ha affermato in modo risibile che il rilascio di Almasri era necessario perchĆ© āpresentava un profilo di pericolositĆ sociale", ha spiegato Claudio Francavilla, direttore associato di HRW presso l'Ue. "La vicenda mette ulteriormente in discussione la credibilitĆ dell'impegno del governo italiano verso la giustizia internazionale", dopo l'annuncio da parte del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che l'Italia non avrebbe eseguito i mandati d'arresto contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Il governo italiano viola i propri obblighi ai sensi dello Statuto di Roma e danneggia la propria credibilitĆ internazionale. Oltre a ciò, il governo manda un messaggio agghiacciante alle vittime dei crimini più atroci: la giustizia può essere selettivamente negata quando prevalgono altri interessi politici", ha detto HRW.
I droni di Frontex e della Guardia di finanza italiana per respingimenti in Libia e Tunisia - Il numero di droni usati da Frontex e dalla Guardia di finanza italiana nel Mediterraneo centrale cresce a dismisura, facilitando i respingimenti di migranti in Libia e Tunisia dove rischiano persecuzioni, secondo un'inchiesta pubblicata dai nostri amici di IrpiMedia. La Guardia di finanza italiana ha acquistato nuovi droni a decollo verticale, che dice di usare per la sorveglianza marittima al fine di contrastare la migrazione irregolare e sono finanziati con fondi dell'Ue. Secondo l'inchiesta di Ipri Media, la sorveglianza aerea, in particolare tramite droni, rappresenta un elemento sempre più centrale delle politiche di esternalizzazione delle frontiere dell'Ue. Dal 2022 Frontex ha fatto volare aerei e droni almeno 9.400 ore allāanno. Questi velivoli, negli ultimi cinque anni, hanno individuato più di 195 mila migranti. I mezzi aerei di Frontex volano sempre più vicini alla sponda sud del Mediterraneo, facilitando le intercettazioni delle guardie costiere della Tunisia e, soprattutto, della Libia, che riportano i migranti in paesi dove le violazioni dei diritti umani sono estremamente diffuse. Nel 2022, i vertici di Frontex hanno detto che i droni servono "soprattutto a prevenire la perdita di vite umane". Eppure, secondo l'inchiesta, il modo in cui lāagenzia li usa non massimizza le possibilitĆ di salvataggio delle imbarcazioni di migranti che individua.
Sedie musicali
Von der Leyen nomina in modo irrituale l'italiana Belloni come consigliere diplomatico - Ursula von der Leyen ha nominato la diplomatica italiana, Elisabetta Belloni, come suo consigliere diplomatico. Ma, contrariamente alla tradizione, la presidente della Commissione ha deciso di collocare Belloni fuori dal suo gabinetto. L'italiana, infatti, avrĆ lo status amministrativo di consigliere speciale presso Idea, un servizio che risponde direttamente a von der Leyen, il cui compito ĆØ simile a quello di un think tank: fornire idee innovative e ricerche interdisciplinari. Elisabetta Belloni ĆØ stata la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di segretario generale del Ministero degli affari esteri (dal 2016 al 2021), prima di dirigere il dipartimento informazioni per la sicurezza (l'organismo che controlla i servizi segreti) sotto i governi di Mario Draghi e Giorgia Meloni. Belloni ĆØ stata anche sherpa dell'attuale presidente del Consiglio durante la presidenza italiana del G7. Secondo la stampa italiana, ha lasciato il precedente incarico appena due settimane fa per contrasti con Meloni e la sua cerchia ristretta. Il collegio dei commissari ieri ha anche deciso di nominare il belga Stefan de Keersmaecker, attuale vice portavoce capo della Commissione, direttore per la strategia e la comunicazione aziendale presso la Direzione generale per la comunicazione.
Accade oggi
Banca centrale europea: conferenza stampa della presidente Lagarde al termine della riunione del Consiglio dei governatori
Presidenza polacca dell'Ue: riunione informale dei ministri dell'Interno a Varsavia
Commissione: la presidente von der Leyen inaugura il Dialogo strategico sul futuro dellāindustria automobilistica europea
Banca europea degli investimenti: conferenza stampa della presidente Nadia Calvino sui risultati annuali
Commissione: il vicepresidente Fitto visita Auschwitz-Birkenau e partecipa alla conferenza āLa via europea per la crescitaā a Cracovia
Commissione: la commissaria Kos interviene al panel āIl percorso per lāallargamento dellāUeā al terzo Delphi forum di Bruxelles
Parlamento europeo: la presidente Metsola a Lussemburgo partecipa a evento Deloitte
Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sul ricorso di Trenitalia contro una multa Agcom di 5 milioni di euro
Eurostat: stima preliminare del Pil nel quarto trimestre; dati sulla disoccupazione a dicembre; dati sulle tasse ambientali nel 2023