Intervista a Laurence Boone sulla relazione Francia-Italia
Buongiorno! Sono David Carretta e con Christian Spillmann vi proponiamo il Mattinale Europeo, uno strumento per offrire analisi, contesto e prospettiva a chi è interessato all'Ue.
Laurence Boone: le relazioni franco-italiane sono pragmatiche
Il Mattinale Europeo, la newsletter franco-italiana, si occupa anche delle relazioni tra Parigi e Roma. Abbiamo intervistato Laurence Boone, Segretario di Stato per gli Affari europei, che abbiamo incontrato a margine dell'ultimo vertice europeo. Ci ha descritto un rapporto molto pragmatico e non emotivo, destinato ad approfondirsi e a completare quello franco-tedesco.
Come procede il rapporto franco-italiano?
Più di due anni fa abbiamo firmato un importante trattato di cooperazione e amicizia con l'Italia: il Trattato del Quirinale. Esso ci fornisce un quadro di riferimento per tutelare e rafforzare le relazioni tra le nostre società civili, le nostre imprese e le nostre amministrazioni. A livello europeo, lavoriamo molto con l'Italia. L'Italia è molto pragmatica nel suo approccio all'Unione europea. Giorgia Meloni ha capito che l'Unione è un livello d'azione essenziale, ad esempio in materia di migrazione o di economia.
La relazione franco-tedesca ha raggiunto i suoi limiti?
Le relazioni franco-tedesche sono il collante che tiene insieme l'integrazione europea. Ma questo non ci impedisce mai di essere aperti, e molto, verso l'Italia. Ecco un esempio concreto: i leader francese, tedesco e italiano si sono incontrati alla vigilia del Consiglio europeo per coordinare le loro posizioni, prima delle discussioni dei 27. Il risultato è stato l'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea. Quello che abbiamo ottenuto per l'apertura dei negoziati di adesione con l'Ucraina e la Moldavia è stato un lavoro comune. Molte cose vengono fatte in piccoli cerchi prima del grande cerchio.
Come descriverebbe questa relazione franco-italiana?
Come in ogni relazione, ci sono alti e bassi. Ma è una relazione indispensabile. Abbiamo interessi economici ed europei comuni. Affrontiamo le stesse sfide, ad esempio per quanto riguarda le relazioni con la sponda meridionale del Mediterraneo. C'è un aspetto molto pragmatico nel lavorare su temi di interesse comune per entrambe le parti, sia a livello bilaterale sia, e molto, a livello europeo.
Al momento della firma del Trattato del Quirinale, il Presidente della Repubblica (Emmanuel Macron) ha auspicato la coltivazione di un "riflesso franco-italiano". Questo riflesso esiste già tra i nostri intellettuali, artisti e imprese. E ci stiamo lavorando attivamente per i nostri governi.
Come vanno le cose con il suo omologo Raffaele Fitto?
Sta andando molto bene. È costruttivo, vuole che le cose funzionino.
In quale ambito il partenariato franco-italiano potrebbe fare la differenza?
La difesa è una vera questione europea su cui possiamo lavorare ancora più strettamente con l'Italia. Il nostro obiettivo comune deve essere quello di rafforzare l'industria della difesa in Europa. Abbiamo iniziato con gli acquisti congiunti, ma dobbiamo andare oltre, cambiare scala. A un certo punto dovremo collaborare più strettamente, perché si tratta di investimenti costosi. Se vogliamo affermare l'Unione Europea come una vera potenza geopolitica, a un certo punto sarà necessario un progetto di difesa comune. Questo si riflette nelle conclusioni dell'ultimo vertice europo.
Giorgia Meloni è molto favorevole alla NATO. Appoggerà questa ascesa della difesa europea?
C'è un punto che dobbiamo tenere sempre presente: Donald Trump potrebbe essere rieletto negli Stati Uniti. Non dico che succederà, ma è una possibilità. Tutti hanno in mente ciò che ha fatto durante il suo precedente mandato e ciò che dice regolarmente sulla NATO.
Ciò significa che dobbiamo rafforzare il pilastro della difesa europea. Non possiamo rimanere dipendenti dagli americani se abbiamo un partner meno impegnato (dall'altra parte dell'atlantico).
Gli italiani hanno portato al potere l'estrema destra. I francesi sono tentati da questa scelta. È un motivo di preoccupazione? È possibile invertire questa tendenza?
Dobbiamo fermare Marine le Pen. Penso che possiamo farlo. Dobbiamo farlo. Ma è bene ricordare che avere un governo di estrema destra non ha le stesse conseguenze in Italia come in Francia. I due Paesi non hanno lo stesso sistema istituzionale.
"Orgoglio e pregiudizio", "Il disprezzo", "Je t'aime moi non plus". Se dovesse scegliere un film per il rapporto franco-italiano, quale sceglierebbe?
Nessuno dei tre. Penso che siamo i due popoli più vicini in Europa. Abbiamo le nostre differenze. Ma tutti amiamo l'Italia.
La frase
“Questo Patto su migrazione e asilo assicurerà che ci sia una risposta europea efficace a questa sfida europea. Gli europei decideranno chi entra nell'Ue e chi può restare, non i trafficanti”.
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
Euro
Accordo sulla riforma del Patto di stabilità e crescita - I ministri delle Finanze dell'Unione europea ieri hanno trovato un accordo politico sulle nuove regole del Patto di stabilità e crescita, che dovrebbero consentire agli stati membri di ridurre gradualmente il debito pubblico, preservando al contempo gli investimenti nei settori strategici dell'Ue. La spagnola Nadia Calvino, che ha guidato i negoziati sulla revisione della governance economica all'Ecofin, lo ha definito un “patto anticiclico”. Nella fase finale della trattativa, Italia e Francia sono riuscite a strappare alla Germania e agli altri paesi alcune concessioni, come una fase transitoria per tenere conto dell'aumento dei tassi di interessi sul debito. Rispetto alle regole precedenti, che erano state sospese nel 2020 a seguito della pandemia, il nuovo Patto prevede un aggiustamento fiscale più graduale, con uno sforzo inferiore e più tempo per i paesi che si impegnano a realizzare riforme e investimenti. Il testo uscito dall'Ecofin è “certamente diverso dalla proposta della Commissione”, ha detto Paolo Gentiloni. La prima versione “è stata appesantita da diversi parametri numerici di salvaguardia”, ha detto il commissario. Su insistenza della Germania e degli altri paesi frugali, le nuove regole impongono una traiettoria fiscale per ridurre il debito mediamente dell'1 per cento di pil ogni anno e raggiungere l'1,5 per cento di deficit strutturale nel medio periodo. E' una stretta significativa, anche se inferiore a quella prevista dal vecchio Patto di stabilità.
Piccolo successo franco-italiano sul Patto di stabilità - La relazione franco-italiana ha funzionato decisamente meglio di quanto si potesse sospettare nei negoziati sulla riforma del Patto di stabilità e crescita. Il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ha usato la sponda del suo omologo italiano, Giancarlo Giorgetti, per strappare diverse concessioni nella fase finale delle trattative al tedesco Christian Lindner. Le Maire ha coinvolto Giorgetti prima e dopo la cena di giovedì con Le Maire a Parigi. La principale concessione è una fase transitoria per i paesi che saranno sotto procedura per deficit eccessivo - come Italia e Francia - che permetterà di ridurre lo sforzo fiscale dello 0,2 per cento di pil fino al 2027. Anche nel lungo periodo, l'accordo finale è stato riequilibrato per rendere le nuove regole più flessibili rispetto all'austerità promossa dalla Germania. Le spese per la Difesa saranno considerate un fattore rilevante attenuante. L'aggiustamento strutturale richiesto sarà inferiore di almeno l'1 per cento di pil sia per la Francia sia per l'Italia, una volta uscite dalla procedura per deficit eccessivo. "L'Italia ha vinto", ci ha detto una fonte di Bercy.
Follow-up
L'Ue ha un nuovo Patto migratorio – Dopo due giorni e due notti di negoziati, la presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue e i negoziatori del Parlamento europeo hanno trovato un accordo “storico” sul nuovo Patto su migrazione e asilo, salvando uno dei principali pacchetti legislativi della Commissione di Ursula von der Leyen prima della fine della legislatura. “Il 20 dicembre entrerà nella storia”, ha assicurato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "L’Ue sta mantenendo la sua promessa di migliorare il sistema di asilo e migrazione. I cittadini di tutta l’Ue vogliono che i loro governi affrontino la sfida della migrazione e oggi è un grande passo in questa direzione. Questa riforma è un pezzo cruciale del puzzle", ha detto Fernando Grande-Marlaska Gómez, ministro degli Interni della Spagna, che ha la presidenza di turno dell'Ue. Ma a che prezzo?
Le ong denunciano l'Europa fortezza - Altro che storico: "storicamente pessimo", ha detto ieri Willy Berogné, direttore di Save the Children Europa, commentando l'intesa raggiunta sul Patto su migrazione e asilo. Il giudizio è condiviso da gran parte delle ong che si occupano di migranti. “Mentre sentiamo le dichiarazioni dell’Ue che celebrano questo accordo, la domanda è: a quale costo? Ciò che è stato concordato non è meglio, ma in molti sensi è molto peggiore", ha detto Stephanie Pope di Oxfam International: "L’Ue ha perso l’occasione di raggiungere finalmente un accordo su una migliore condivisione delle responsabilità e regole di solidarietà". Secondo Pople, il nuovo Patto è "un pericoloso smantellamento dei principi chiave dei diritti umani e del diritto dei rifugiati”.
Metsola difende il pragmatismo centrista sul Patto – Il nuovo Patto su migrazione e asilo non è “perfetto”, ma “non vanno sottovalutati i rischi se non avessimo raggiunto questo accordo come era accaduto nel 2017”, ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, sottolineando che l'accordo raggiunto ieri è uno dei più importanti della legislatura. Metsola ha ricordato che nella campagna elettorale del 2019 le migrazioni erano “la principale preoccupazione” degli europei. La presidente del Parlamento europeo ha difeso il “pragmatismo” del Patto, sostenendo che porterà a risultati positivi. Gli stati membri saranno “meno inclini a reintrodurre frontiere interne” e le reti di trafficanti “non saranno in grado di operare come hanno fatto finora”, ha detto Metsola. A differenza dell'estrema destra “siamo qui per costruire, non per distruggere”, ha detto Metsola: “Gli estremisti dello spettro politico votano contro tutto, perché per loro è meglio dire che sono contro invece che a favore”.
Sovranisti felici e sovranisti contrari - Al Parlamento europeo una parte del gruppo sovranista Ecr dovrebbe votare a favore del nuovo Patto su migrazione e asilo. Lo ha detto ieri il vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, salutando il risultato raggiunto nel negoziato tra Consiglio e Parlamento. “Son incoraggiato che le tre grandi famiglie politiche siano dietro questo accordo: il PPE, il gruppo socialista e il gruppo Renew. Anche il gruppo Ecr, almeno una grande parte dell'Ecr, sosterrà questo accordo”, ha detto Schinas in conferenza stampa. Chi voterà contro, ma al Consiglio, è l'Ungheria di Viktor Orban. “Chi non seguirà? L'estrema destra. Non mi preoccupa. E' prevedibile. A noi conviene avanzare con gli altri e avere l'estrema destra in disparte”, ha detto Schinas.
Francia
L'immigrazione mette in subbuglio Macron - La Francia ha adottato una legislazione estremamente restrittiva sull'immigrazione, proposta dal governo, ma ispirata dall'estrema destra. I voti degli 88 deputati del Rassemblement National hanno portato all'adozione del testo con 349 voti favorevoli, 186 contrari e 38 astensioni. Il governo ha perso il ministro della Salute, Aurélien Rousseau, che si è dimesso per protesta contro la legge. Altri ministri hanno annunciato l'intenzione di dimettersi. La maggioranza presidenziale si è spaccata durante il voto e soffre di una grave crisi. Il presidente Emmanuel Macron è il secondo leader liberale dell'Ue a inciampare su regole più severe in materia di immigrazione. Anche il primo ministro olandese, Mark Rutte, era caduto su questo tema e non si è più rialzato. L'estrema destra ha vinto le elezioni anticipate di novembre. Il Partito per la Libertà (Pvv) di Geert Wilders si è imposto alle elezioni e ora sta cercando di formare una coalizione di partiti di destra, come in Italia, dove Giorgia Meloni governa con la Lega e Forza Italia.
L'estrema destra francese si pavoneggia - I voti espressi dai membri del Rassemblement National sono stati decisivi per far passare la nuova legge sull'immigrazione, secondo il conteggio fornito dall'Assemblea Nazionale. Senza i voti del RN, il testo avrebbe ricevuto 261 voti, 7 in meno della maggioranza assoluta di 268 richiesta per la sua approvazione. Marine Le Pen, presidente del gruppo, si è vantata di aver ottenuto "una grande vittoria ideologica" e ha criticato la sinistra che, rifiutando la proposta iniziale, ha permesso un irrigidimento del testo. "Emmanuel Macron, che è stato eletto due volte con la promessa di bloccare l'estrema destra, ha fatto da tramite per le sue idee", accusa il quotidiano Le Monde in un duro editoriale per il capo dello Stato.
Geopolitica delle migrazioni
150 milioni di euro per la Tunisia - Ieri la Commissione europea ha annunciato un aiuto di 150 milioni di euro per sostenere gli sforzi del governo tunisino per rilanciare l'economia, in particolare migliorando la gestione delle finanze pubbliche e il clima per le imprese e gli investimenti. Questo sostegno finanziario europeo rientra nel Memorandum d'intesa firmato tra l'Unione europea e la Tunisia a Tunisi il 16 luglio 2023, che include la gestione della migrazione. Rientrando nel primo pilastro del Memorandum relativo alla stabilità macroeconomica, questo programma sarà attuato attraverso un sostegno al bilancio. Si tratta di un trasferimento finanziario diretto dall'UE al Tesoro tunisino.
Stato di diritto
La Polonia rientra nell'Ue a 26 sullo stato di diritto - La Polonia ieri ha preso le distanze dall'Ungheria aderendo alle conclusioni della presidenza del Consiglio Affari generali del 12 dicembre scorso sulla valutazione del dialogo annuale sullo stato di diritto. Non accadeva dall'arrivo al potere del Partito Legge e Giustizia nel 2015 e segna il ritorno della Polonia tra i 26 paesi che sostengono lo stato di diritto con Donald Tusk come primo ministro. Nella dichiarazione presentata dalla Polonia ieri, il governo polacco ha voluto enfatizzare "l'attaccamento della Polonia ai valori dell'articolo d2 del trattato, incluso lo stato di diritto" e il fatto che "nell'attuale contesto geopolitico proteggere i valori su cui l'Ue è fondata è diventato particolarmente importante". Varsavia ha anche annunciato che il ruolo della società civile nel proteggere lo stato di diritto sarà uno dei principali temi durante la presidenza polacca dell'Ue nel 2025. "Dopo otto anni la Polonia si è ricongiunta al gruppo degli amici dello stato di diritto. Ora siamo 26", ha detto la rappresentanza polacca presso l'Ue. L'Ungheria di Viktor Orban è totalmente isolata.
Digitale
Breton e Vestager infilano Pornhub nel Dsa - La Commissione europea ieri ha designato Pornhub, Xvideo e Stripchat come piattaforme online molto grandi ai sensi del Digital Services Act, impinendo loro una serie di obblighi aggiuntivi previsti dalle nuove regole dell'Ue. Secondo l'indagine della Commissione, i tre siti di condivisione di video pornografici raggiungono la soglia di 45 milioni di utenti medi mensili nell'Ue prevista dal Dsa per essere designati come piattaforme molto grandi. Oltre alle disposizioni generali del Dsa, entro quattro mesi dalla loro designazione, Pornhub, Xvideo e Stripchat dovranno adottare misure specifiche per responsabilizzare e proteggere gli utenti online, compresi i minori, e mitigare debitamente eventuali rischi sistemici derivanti dai loro servizi. Questi obblighi aggiuntivi e specifici includono misure di mitigazione per i rischi legati alla diffusione di contenuti illegali online, come materiale pedopornografico, e contenuti che ledono i diritti fondamentali, come il diritto alla dignità umana e alla vita privata in caso di condivisione non consensuale di contenuti materiale intimo o pornografia deepfake.
Sentenze
Il Tribunale rigetta il ricorso di Abramovich contro le sanzioni - Il Tribunale dell'Unione europea ieri ha respinto il ricorso dell'oligarca russo Roman Arkadyevich Abramovich contro le sanzioni adottate contro di lui per il sostegno alla guerra della Russia in Ucraina. Secondo il Tribunale, il Consiglio non è incorso in errori di valutazione decidendo di inserire e poi di mantenere il nome di Abramovich nella lista nera, tenuto conto del suo ruolo all'interno del gruppo Evraz e in particolare della sua società madre. I giudici di Lussemburgo hanno dunque confermato le misure restrittive.
Il Tribunale contro i doppi aiuti di stato a Air France-Klm - Il Tribunale dell'Ue ieri ha dato ragione a Ryanair e Air Malta in un ricorso presentato dalle due compagnie aeree contro la decisione della Commissione di autorizzare gli aiuti di stato ad Air France e Air France-Klm durante la pandemia di Covid-19. Nell'aprile 2020 la Francia aveva accordato prestito diretto fino a 3 miliardi di euro e una garanzia di stato sul 90 per cento di un prestito di 4 miliardi di euro. Nel marzo 2021 la Francia aveva proceduto a una ricapitalizzazione di Air France nell'ambito della holding Air France-Klm per un importo pari a quattro miliardi di euro. Secondo i giudici di Lussmeburgo, la Commissione ha commesso un errore perché non ha esaminato con attenzione i legami tra le società appartenenti allo stesso gruppo Air France-Klm. Di conseguenza, il Tribunale ha annullato il via libera agli aiuti di stato.
Accade oggi
Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sul ricorso della SuperLeague contro la Fifa e l'Uefa per comportamento anticoncorrenziale
Corte di giustizia dell'Ue: sentenza del ricorso della squadra dell'Anversa contro la decisione dell'Uefa che impone di avere un minimo di giocatori nazionali
Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sul rifiuto di un giudice italiano di estradare una donna madre in Belgio per tutelare l'interesse del bambino
Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sul ricorso in Austria contro un'indagine della procura europea
Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sul ricorso di Papier Mettler contro la decisione dell'Italia di vietare la fabbricazione e la commercializzazione di borse di plastica destinate al ritiro delle merci che non rispondano a determinate caratteristiche tecniche
Commissione: la commissaria Simson a Tallinn incontra il presidente estone, Alar Karis
Consiglio: riunione del Coreper I
Eurostat: dati sulle emissioni nel 2022; dati sull'inquinamento dell'aria fino al 2021; statistiche sull'efficienza energetica nel 2022; dati sulle richieste asilo a settembre