Buongiorno! Sono David Carretta e con Christian Spillmann vi proponiamo il Mattinale Europeo. Oggi è il gran giorno di Ursula von der Leyen, su cui tutto o quasi è stato scritto. Abbiamo dunque deciso di dedicare spazio a un altro importante evento, il vertice della Comunità politica europea.
E' Sébastien Maillard, Consigliere speciale dell'Institut Jacques Delors, e grande esperto della CPE, che ci ha fatto l'onore di spiegare la posta in gioco del vertice al Blenheim Palace, il palazzo natale di Winston Churchill. Grazie Sébastien!
La Comunità politica europea: l'Europa globale in fieri
di Sébastien Maillard, Consigliere speciale dell'Institut Jacques Delors
L'Europa non è solo l'Unione europea. E quale altro paese può dirlo meglio del Regno Unito, che oggi ospita la Comunità politica europea (CPE)? Più di 45 capi di Stato e di governo provenienti da tutto il continente sono attesi nel sontuoso Blenheim Palace, vicino a Oxford, per il 4° vertice della CPA. Originariamente concepita da Emmanuel Macron nel maggio 2022, all'inizio della guerra in Ucraina, la CPE è meglio definita da ciò che non ha: nessuna sede, nessun bilancio, nessuna burocrazia, nessuna dichiarazione conclusiva. Ha un ordine del giorno flessibile, come gli spazi mobili del palazzo natale di Winston Churchill, dove il suo lontano successore Sir Keir Starmer riceverà i suoi omologhi. E solo loro.
Questa è la caratteristica distintiva della Comunità. È un club per soli leader. Sono invitati solo i capi di Stato e di governo. Non è un'organizzazione intergovernativa, ma interpersonale. C'è qualcosa di giscardiano nell'ispirazione di questi incontri, che incoraggiano lo scambio spontaneo al più alto livello. In effetti, ricordano lo spirito iniziale del G5 e del Consiglio europeo, con cui Valéry Giscard d'Estaing voleva instaurare un'atmosfera rilassata con i suoi pari. Chiacchierate al caminetto o in contesti equivalenti, possibilmente lontani dalle grandi città, nel tentativo di infondere "intimità strategica", per usare l'espressione coniata dal presidente Macron in relazione alla CPE. Per incoraggiare l'intimità, questa volta, Downing Street ha programmato un tè pomeridiano. Benvenuti in Inghilterra.
Creare un'atmosfera intima con oltre 45 persone è una sfida. Ma ciò che i partecipanti apprezzano di più è il fatto di essere trattati tutti allo stesso modo, da pari a pari, indipendentemente dal fatto che il loro paese appartenga - o non appartenga più - all'Ue, che sia un giovane o un vecchio candidato all'adesione o che non sia mai stato un membro, grande o piccolo. O anche microscopico: la CPE comprende anche Andorra, Monaco, Liechtenstein e San Marino. Questa parità di trattamento vale ai fini dell'allargamento. Una delle ragioni originarie della creazione di questo nuovo formato era proprio quella di avere uno spazio che rompesse "la natura profondamente asimmetrica del rapporto tra l'Unione e i paesi che aspirano ad aderirvi durante tutta la durata del processo", come ha spiegato Alexandre Adam, ex consigliere per l'Europa all'Eliseo. La CPE non è un'alternativa all'allargamento ma, per i suoi aspiranti, una sua anticipazione.
Anche il formato scelto contrasta con l'inerzia istituzionale. La CPE non è nemmeno un'organizzazione in senso stretto, tanto che la sua flessibilità la distingue da istituzioni consolidate come l'Ue, il Consiglio d'Europa, l'Osce, la Nato e l'Ocse. L'utilità di un altro formato in aggiunta a queste organizzazioni esistenti è stata messa in dubbio quando è stata creata la CPE - e continua a essere messa in discussione a Berlino. Ma sembra che questa informalità porti una gradita ventata di aria fresca a organizzazioni che a volte sono impantanate nelle loro procedure. Almeno a giudicare dalla quarantina di capi di Stato e di governo che partecipano assiduamente a ogni vertice della CPE: quattro summit si sono tenuti in meno di due anni, e altri sono in programma. Chi può battere questi numeri?
Questi alti livelli di frequenza e partecipazione sono giustificati dalla guerra in Ucraina. La CPE è figlia di questo conflitto, che continuerà a concentrare l'attenzione dei leader a Blenheim Palace. Il primo vertice al Castello di Praga, il 6 ottobre 2022, e il successivo a Chisinau, il 1° giugno 2023, hanno portato con sé la carica simbolica di un fronte anti-Putin (a parte alcuni leader come Vucic e Orban, che sarà responsabile del prossimo vertice). Ancora una volta, il luogo churchilliano è stato scelto per galvanizzare lo spirito di resistenza contro l'invasore russo. Il vertice è il messaggio. La sessione plenaria discuterà del sostegno all'Ucraina, ma le tavole rotonde si concentreranno anche sulla lotta alla disinformazione, sulla connettività delle infrastrutture energetiche e sulla migrazione illegale.
Nessuno dubita che a Blenheim Palace incomberà anche l'ombra di Donald Trump. L'ex presidente sarà designato dal suo partito come candidato alle elezioni americane del 5 novembre. Il prossimo vertice della CPE è previsto per il 7 novembre, appena dopo le elezioni presidenziali statunitensi. Una vittoria di Trump metterà più che mai gli europei di fronte alla sfida di garantire la propria sicurezza. Il Regno Unito vuole farne parte.
È in questo mutevole contesto geopolitico, a Est e a Ovest, che la CPE trova la sua ragion d'essere. In un mondo sempre più multipolare, la CPE sta delineando una sorta di “Europa globale”, che riecheggia l'espressione "Sud globale". Un club la cui geografia comune unisce interessi, se non valori – a partire dal rispetto dell'integrità territoriale. Sono gli europei che si parlano, anche se il Regno Unito ha invitato per la prima volta i rappresentanti della Nato e dell'Osce a questo vertice, cosa che la situazione della sicurezza nel continente potrebbe giustificare, mentre la sessione inaugurale del Parlamento europeo a Strasburgo impedisce alla sua presidente Roberta Metsola e alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, di raggiungere Blenheim. Charles Michel e Josep Borrell rappresenteranno l'Ue.
I britannici, che inizialmente erano ostili al nome di Comunità politica europea, non rimpiangeranno certo l'assenza di una delegazione più numerosa delle istituzioni comunitarie. Sebbene spetti ai 27 Stati membri dimostrare di essere uniti, la CPE deve fare attenzione a non apparire troppo Ue-centrica. La sua originalità e la sua forza risiedono proprio nell'offrire un nuovo quadro di dialogo strategico con un attore vitale per la sicurezza del continente come il Regno Unito, al di fuori delle controversie ereditate dalla Brexit. Questa è l'intuizione originale del presidente Macron. L'approccio è simile con la Turchia, anche se il presidente Erdogan sta nuovamente disertando il vertice. La CPE consente di coinvolgere direttamente questa potenza regionale nelle discussioni europee, nonostante l'impasse totale della procedura di adesione di Ankara all'Ue. La CPE permette di superare queste differenze per identificare meglio gli interessi strategici comuni su scala continentale.
E anche su scala più piccola. Un'altra caratteristica dei vertici della CPE, favorita dalla loro informalità, è quella di consentire incontri tematici bi-tri-quadri-laterali. Al vertice inaugurale di Praga, i leader di Armenia e Azerbaigian hanno incontrato la Francia e l'Ue. La Svezia ha presentato il caso dell'adesione alla Nato. A Chisinau, i leader serbi e kosovari hanno avuto colloqui con Francia, Germania e Ue. Il 5 ottobre, a Granada, l'Italia e il Regno Unito hanno discusso di immigrazione illegale con Albania, Francia e Paesi Bassi. Altri colloqui bilaterali, come quelli sul Kosovo, erano falliti. Questa volta, Keir Starmer intende illustrare i suoi piani per un ampio patto di sicurezza, di cui la difesa è una parte essenziale, alle sue controparti dell'Ue a margine del vertice.
Oltre a fornire un quadro per questi scambi ad alto livello, Parigi vorrebbe che la CPE desse un impulso politico a progetti su larga scala per i giovani (un pass interrail esteso) o per la cultura (la protezione del patrimonio). Ma la realizzazione di questi progetti è ostacolata dalla natura informale della CPE, priva di risorse istituzionali e di bilancio, che dipendono in ultima analisi dalla Commissione. La Francia spinge questi progetti, ma è consapevole dei limiti.
Le malelingue diranno che alla fine la CPE non è altro che un “talk-shop”. Cosa riserva il futuro a questo formato? Non importa. La CPE non è un fine in sé, ma piuttosto una transizione. In un periodo così tumultuoso, serve come quadro agile in cui far emergere gli interessi che legano tutti gli europei, dall'Islanda al Caucaso. È un quadro che deve continuare a strutturarsi per disegnare un futuro ordine di sicurezza europeo, che la minaccia russa e la prospettiva di un'altra presidenza Trump rendono imperativo.
La frase
“Sono molto ottimista come sempre”.
Manfred Weber, presidente del gruppo del PPE sull'elezione di Ursula von der Leyen.
Maggioranza Ursula
Oggi la rielezione di Ursula von der Leyen - Il destino di Ursula von der Leyen si giocherà all'ora di pranzo oggi, quando i 720 deputati del Parlamento europeo si esprimeranno sulla sua elezione come presidente della Commissione per un secondo mandato. A von der Leyen servono 361 voti per ottenere la maggioranza assoluta. Le stime della vigilia oscillano tra i 375 e i 425 voti. Dipenderà dal numero di disertori nei gruppi della sua maggioranza – popolari, socialisti e liberali – che per l'occasione sarà informalmente allargata ai Verdi. Il momento chiave non sarà il discorso di von der Leyen in plenaria, ma la pubblicazione delle sue linee guida politiche. Il documento che delineerà il programma per i prossimi cinque anni è atteso alle otto del mattino nelle caselle email dei deputati. “Le linee guida politiche sono cruciali”, ci ha detto una fonte ben informata. La chiave è “trovare l'equilibrio in termini di linguaggio tra quattro gruppi politici diversi, dalla destra del Ppe ai Verdi”, ci ha spiegato la fonte.
I temi dell'elezione di von der Leyen - Prosperità, sicurezza e democrazia dovrebbero essere i principali temi del discorso di Ursula von der Leyen davanti alla plenaria del Parlamento europeo. E' su questi punti che la presidente della Commissione ha insistito negli incontri con i gruppi politici. Su altre politiche l'esercizio di equilibrismo davanti ai parlamentari europei sarà più delicato. “Le migrazioni sono un tema controverso”, ci ha detto una fonte. “Anche il Green deal è delicato”. I Verdi sono pronti ad accettare la neutralità tecnologica per le auto a zero emissioni nel 2035. Il PPE esige chiari impegni sulla possibilità di mantenere il motore termico grazie ai carburanti sintetici. I Verdi vogliono garanzie sulla protezione dei diritti umani nelle politiche migratorie. Il PPE insiste per gli accordi con i paesi terzi, compresa la possibilità di esternalizzare le procedure di asilo. Una parola di troppo di von der Leyen su uno di questi due temi potrebbe farle perdere alcuni voti.
Una maggioranza costruita sui contatti bilaterali - Al Parlamento europeo tutti parlano di maggioranza pro-europea, ma una coalizione formale di maggioranza non c'è. Popolari, socialisti e liberali non hanno firmato alcun documento programmatico comune. Ancor meno i Verdi, che il PPE vuole tenere a distanza relativa. Ursula von der Leyen ha costruito il suo sostegno unicamente attraverso i contatti bilaterali. Ha incontrato singolarmente i gruppi e i capi delegazione dei partiti nazionali. Ha telefonato o visto singoli deputati. “Non c'è mai stato un incontro di Ursula von der Leyen con i quattro gruppi. Solo bilaterali”, ci ha spiegato una fonte coinvolta direttamente nei negoziati.
Una fastidiosa sentenza per von der Leyen sui contratti sui vaccini Covid - Il Tribunale dell'Ue ieri ha inflitto un duro colpo a Ursula von der Leyen alla vigilia del voto per la sua conferma al Parlamento europeo in una sentenza in cui accusa la Commissione di non essere stata sufficientemente trasparente sui contratti di acquisto di vaccini contro il Covid-19. I giudici di Lussemburgo hanno accolto parzialmente due ricorsi presentati da deputati europei e privati cittadini che hanno contestato il rifiuto della Commissione di fornire l'accesso ai contratti e ad alcuni documenti. Il Tribunale ha stabilito che l'infrazione riguarda le clausole dei contratti relative all’indennizzo per i danni provocati dai vaccini, nonché le dichiarazioni di assenza di conflitto di interessi dei membri della squadra negoziale per l’acquisto dei vaccini. La sentenza non ha niente a che fare con il PfizerGate, l'inchiesta lanciata da una procura in Belgio e dalla Procura europea sugli sms scambiati da von der Leyen con l'amministratore delegato di Pfizer, Albert Burla, durante i negoziati per gli acquisti di vaccini.
The Left chiede il rinvio dell’elezione di Ursula von der Leyen - In seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea sugli acquisti di vaccini del Covid, The Left ha chiesto il rinvio dell'elezione di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione. Il gruppo di estrema sinistra vuole che i servizi giuridici del Parlamento europeo valutino l'opportunità di rinviare la votazione fino a quando la Commissione europea non avrà divulgato i documenti rilevanti sui vaccini. "La decisione della Corte di giustizia europea dimostra ulteriormente che Ursula von der Leyen manca di una bussola morale quando si tratta di trasparenza o integrità”, hanno detto i co-presidenti di The Left, Manon Aubry e Martin Schirdewan. “Opacità e conflitti di interesse sono temi ricorrenti nella sua traiettoria politica (…). Se qualche eurodeputato avesse ancora dei dubbi: votare per Ursula Von der Leyen significa sostenere accordi dietro le quinte e mancanza di integrità".
Parlamento
Con l'elezione dei questori, anche i polacchi del PiS escono dal cordone sanitario - I deputati ieri hanno eletto cinque questori, completando l'ufficio di presidenza del Parlamento europeo dopo l'elezione martedì della presidente Roberta Metsola e dei quattordici vicepresidenti. Il PPE ha ottenuto due questori (il bulgaro Andrey Kovatchev e la slovacca Miriam Lexmann), mentre i socialisti e i liberali ne hanno avuti uno ciascuno (rispettivamente Marc Angel e la francese Fabienne Keller). Anche il gruppo sovranista dei Conservatori e riformisti europei ha eletto un questore, il polacco Kosma Zlotowski. Il partito Legge e Giustizia sembra essere definitivamente uscito dal cordone sanitario. Il gruppo di estrema destra dei “Patrioti per l'Europa” è rimasto a mani vuote. Il sesto candidato per il posto di questore che non è stato eletto era l'ungherese del Fidesz Pal Szekere.
Geopolitica
Nella prima risoluzione, il Parlamento chiede armi per permettere all'Ucraina di colpire la Russia - L'atto è simbolico, ma importante. La prima risoluzione approvata nella decima legislatura del Parlamento europeo ieri è stata sull'Ucraina. Nella risoluzione i deputati invitano l'Ue e i suoi Stati membri ad aumentare il loro sostegno militare all'Ucraina per tutto il tempo necessario e in qualsiasi forma richiesta”. Inoltre, chiedono che i paesi Ue e gli alleati della Nato si impegnino collettivamente e individualmente a sostenere l'Ucraina militarmente con almeno lo 0,25 per cento del loro Pil annuo. Infine, sostengono “l'eliminazione delle restrizioni all'uso dei sistemi di armi occidentali forniti all'Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo”. Un paragrafo è dedicato alla cosiddetta "missione di pace" di Viktor Orban, dopo aver assunto la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue. Il Parlamento europeo "condanna la recente visita del primo ministro ungherese Viktor Orban alla Federazione russa" e "ritiene che la visita costituisca una palese violazione dei trattati e della politica estera comune dell'Ue, compreso il principio di leale cooperazione". I deputati chiedono che ci siano "conseguenze per l'Ungheria".
Digitale
Il Tribunale dell'Ue contro TikTok sul DMA - Non tutte le sentenze del Tribunale dell'Ue ieri sono state negative per la Commissione. I giudici di Lussemburgo hanno respinto un ricorso di ByteDance, la società che fornisce la piattaforma TikTok, che aveva contestato la sua designazione come gatekeeper ai sensi del Digital Markets Act (DMA). Il Tribunale ha ricordato che l'obiettivo dei legislatori con il DMA è di "contribuire al corretto funzionamento del mercato interno stabilendo norme volte a garantire la contendibilità e l'equità per i mercati nel settore digitale. I giudici hanno constatato che ByteDance con TikTok raggiunge le soglie quantitative per essere designato come gatekeeper e che la piattaforma è un punto di accesso importante affinché gli utenti commerciali raggiungano gli utenti finali. Per il Tribunale, la Commissione ha applicato il DMA in modo corretto.
Trasporti
La Commissione selezione 134 progetti per oltre 7 miliardi di euro - La Commissione ieri ha annunciato di aver selezionato 134 progetti nel settore dei trasporti che riceveranno oltre 7 miliardi di euro di sovvenzioni dallo Strumento per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility o CEF), dedicato agli investimenti strategici nelle infrastrutture. Il sostegno è volto a migliorare e modernizzare la rete dell'Ue di ferrovie, le vie navigabili interne e le rotte marittime lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). I progetti ferroviari riceveranno l'80 per cento dei 7 miliardi di euro. I finanziamenti saranno destinati a grandi progetti volti a migliorare i collegamenti ferroviari transfrontalieri lungo la rete centrale TEN-T, negli Stati membri baltici (Rail Baltica), tra Francia e Italia (Lione-Torino) e tra Danimarca e Germania (galleria di Fehmarnbelt). Circa 20 porti marittimi in Irlanda, Spagna, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Malta, Lituania, Cipro, Croazia, Grecia e Polonia riceveranno sostegno per il potenziamento delle infrastrutture. I lavori sull' infrastruttura delle vie navigabili interne miglioreranno i collegamenti transfrontalieri tra Francia e Belgio nel bacino Senna-Schelda e tra Romania e Bulgaria sul Danubio.
Accade oggi
Parlamento europeo: sessione plenaria a Strasburgo (elezione della candidata presidente della Commissione)
Vertice della Comunità politica europea a Blenheim Palace nel Regno Unito
Banca centrale europea: conferenza stampa della presidente Lagarde al termine della riunione del Consiglio dei governatori
Comitato economico e sociale: audizione pubblica sul cambiamento climatico e il suo impatto sull'economia
Eurostat: dati sulla produzione nel settore della costruzione a giugno; dati sull'occupazione nelle piattaforme digitali nel 2022