Buongiorno! Sono David Carretta e, insieme a Christian Spillmann, vi presentiamo Il Mattinale Europeo.
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La credibilità degli ultimatum dell'Ue nelle mani di Lindsey Graham
Un mese dopo l'ultimatum lanciato dalla “coalizione dei volenterosi” per spingere Vladimir Putin ad accettare un cessate il fuoco senza condizioni, Ursula von der Leyen e Kaja Kallas ieri hanno presentato la proposta per il diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Riduzione del tetto al prezzo del petrolio, divieto di transazioni finanziarie con decine di banche russe, nuove società accusate di eludere le sanzioni nella lista nera dell'Unione europea: gli europei, che avevano promesso ulteriori pressioni su Putin, finalmente passano all'azione. Ma, oltre al ritardo accumulato, le misure proposte dalla Commissione e dal Servizio europeo di azione esterna sono lungi dall'essere le sanzioni “devastanti” in grado di “prendere alla gola” l'economia russa. “Non saranno sufficienti a cambiare i calcoli di Vladimir Putin”, ci ha detto un diplomatico di uno Stato membro. La credibilità dell'Ue è nelle mani degli Stati Uniti. Confrontati a un Donald Trump imprevedibile, che pende sempre dalla parte di Putin, gli europei sono costretti a sperare nel senatore Lindsey Graham.
Il solo fatto che sia un passato un mese dall'ultimatum lanciato da Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Keir Starmer e Donald Tusk, mette in dubbio la credibilità degli europei. I leader di Francia, Germania, Regno Unito e Polonia erano andati a Kyiv il 10 maggio per incontrare Volodymyr Zelensky e dimostrare il loro continuo sostegno. Dopo essersi coordinati con il presidente americano, Donald Trump, i quattro leader della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” avevano inviato il loro ultimatum a Putin: accettare un cessate il fuoco senza condizioni di almeno trenta giorni, che doveva entrare in vigore il lunedì successivo, oppure subire sanzioni devastanti. Lunedì 12 maggio è passato senza conseguenze.
Putin ha raggirato Trump e gli europei con una controfferta di negoziati diretti tra Russia e Ucraina a Istanbul. La scadenza dell'ultimatum è stata spostata al fine settimana successivo. Zelensky si è presentato in Turchia, Putin no. L'incontro tra i due belligeranti del 16 maggio si è concluso senza alcun progresso, ma anche senza alcuna conseguenza seria per la Russia. Un altro incontro tra le delegazioni ucraina e russa a Istanbul il 2 giugno si è chiuso come il primo. Ieri finalmente è stato presentato il diciottesimo pacchetto dell'Ue. I portavoce della Commissione negli scorsi giorni avevano spiegato che serviva tempo per presentare un pacchetto che fosse accettabile a tutti gli Stati membri. Con ogni probabilità, serviranno almeno un paio di settimane per trovare un accordo all'unanimità tra i ventisette. L'Ungheria di Viktor Orban e la Slovacchia di Robert Fico hanno già minacciato di porre il veto.
“L'obiettivo della Russia non è la pace, ma imporre il dominio della forza”, ha detto Ursula von der Leyen, dopo che Vladimir Putin ha rifiutato la richiesta di un cessate il fuoco. “La forza è il solo linguaggio che la Russia capirà”, ha detto Ursula von der Leyen, spiegando che le nuove sanzioni devono spingere Putin a “venire al tavolo negoziale con una proposta seria”. Il diciottesimo pacchetto include una serie di misure contro il settore energetico: la proposta al G7 di abbassare il tetto del prezzo del petrolio da 60 a 45 dollari, l'inserimento di altre 77 navi della flotta ombra russa nella lista nera dell'Ue, un divieto di importazione di prodotti raffinati a base di greggio russo, il divieto di transazioni con Nord Stream 1 e 2 (una decisione simbolica, dato che i gasdotti non sono operativi).
Sul fronte finanziario, il pacchetto prevede di trasformare l'attuale divieto di utilizzare il sistema Swift in un divieto totale di transazione (da applicarsi anche ad altre 22 banche russe), la possibilità di sanzioni contro istituti finanziari di paesi terzi e misure contro il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti. Il divieto di esportazione sarà esteso a beni e tecnologie per la produzione di droni, missili e altri sistemi di armamenti per un valore di 2,5 miliardi. Infine, 22 società russe e straniere che forniscono supporto diretto o indiretto al complesso militare e industriale russo saranno inserite nella lista nera.
“E' un passo avanti, ma questa non è la madre di tutte le sanzioni che cambia i calcoli di Putin”, ammette un secondo diplomatico. I divieti di esportazione di beni e tecnologie a uso duale (civile e militare) o l'inserimento di una manciata di società cinesi nella lista nera dell'Ue sono di scarsa utilità. “Se vogliamo che la Cina smetta di aiutare la macchina da guerra russa, dobbiamo colpire le esportazioni verso la Cina”, dice il secondo diplomatico: “Per combattere l'elusione delle sanzioni è necessario colpire i paesi che ne sono responsabili”.
Ursula von der Leyen ieri ha rivendicato il successo delle sanzioni nel minare l'economia della Russia. “210 miliardi di euro di riserve della Banca centrale russa sono immobilizzati. I ricavi russi derivanti da petrolio e gas sono diminuiti di quasi l'80 per cento rispetto al periodo prebellico. Il deficit è alle stelle. I tassi di interesse sono proibitivi. L'inflazione è in aumento, ben oltre il 10 per cento. Il prezzo delle importazioni di tecnologie e beni essenziali è sei volte superiore a quello prebellico e ai prezzi medi globali. In breve, l'economia russa è costretta a un'economia di guerra e a sacrificare le prospettive future”, ha detto la presidente della Commissione. Kaja Kallas si è detta sorpresa del fatto che le entrate petrolifere russe sono crollate del 30 per cento dopo che l'Ue ha colpito la flotta ombra della Russia con il diciassettesimo pacchetto di sanzioni. “La Russia vuole farci credere che può continuare la sua guerra per sempre. Semplicemente non è vero”, ha detto Kallas.
Sia von der Leyen sia Kallas hanno insistito sull'efficacia del tetto del prezzo del petrolio, che propongono di abbassare da 60 a 45 dollari al barile. Tuttavia, serve l'accordo di tutto il G7, i cui leader si riuniranno a partire da domenica in Canada. L'ammontare di 45 dollari al barile è vicino a quello attuale sui mercati. In ogni caso, la decisione dipenderà da Donald Trump. L'Ue di fatto resta in balia del presidente americano e dei suoi umori. “Insieme, con gli Stati Uniti, possiamo costringere Putin a negoziare in modo serio”, ha detto Kallas. Evitando di menzionare Trump, von der Leyen è stata ancora più esplicita sull'incertezza in cui sono piombati gli europei. “Ho parlato diverse volte con il senatore Lindsey Graham che è il promotore del pacchetto di sanzioni (…). Sono fiduciosa che raggiungeremo l'obiettivo”.
Effettivamente il pacchetto preparato da Lindsey Graham potrebbe essere devastante per la Russia. Tra le molte misure, c'è un dazio del 500 per cento per i paesi che importano petrolio russo. Ha il sostegno della maggioranza dei membri del Senato. Ma il progetto di legge deve passare anche alla Camera dei rappresentanti. Secondo il Wall Street Journal, Trump ha già chiesto al Congresso di annacquarlo. In ogni caso toccherà al presidente mettere in opera le sanzioni di Graham. “Anche se il progetto di legge Lindsey Graham passa domani, ci vorrà tempo e non è detto che la Casa Bianca decida di usarlo”, dice il secondo diplomatico.“I russi considerano gli ultimatum degli europei come un bluff e andranno a vederlo”.
La frase
“Condanno i recenti attacchi russi contro l'ucraina. Si tratta di gravi crimini di guerra. E' terrorismo contro la popolazione civile”.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz.
Geopolitica
Terzo attacco massiccio contro l'Ucraina - Nella notte tra lunedì e martedì, la Russia ha lanciato il suo terzo attacco massiccio con droni e missili in quattro giorni contro Kyiv, Odessa e altre città dell'Ucraina. secondo le autorità ucraine, 315 droni, due missili balistici e cinque missili cruise sono stati lanciati dalla Russia, provocando danni significativi a palazzi civili e aree industriali della capitale. Anche Santa Sofia ha subito danni. A Odessa, dove i droni hanno danneggiato un reparto di maternità, due persone sono morte. "I missili russi e gli attacchi Shahed mettono a tacere gli sforzi degli Stati Uniti e di altri paesi in tutto il mondo per costringere la Russia alla pace", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, in un messaggio di frustrazione sulla piattaforma X. Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha accusato la Russia di "intensificare gli attacchi invece di negoziare. Aiuti a Kyiv e pressioni su Mosca: entrambi sono necessari per autentici negoziati di pace", ha detto Merz.
L'Ue non adotta sanzioni contro i ministri estremisti di Netanyahu – I ministri degli Esteri di Australia, Canada, Nuova Zelanda, Norvegia e Regno Unito ieri hanno annunciato sanzioni mirate nei confronti di due ministri di estrema destra del governo di Benjamin Netanyahu, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, per aver incitato alla violenza contro i palestinesi in Cisgiordania. Ben-Gvir è il ministro per la Sicurezza nazionale, mentre Smotrich è ministro delle Finanze. "La violenza dei coloni è incitata da una retorica estremista che chiede che i palestinesi vengano cacciati dalle loro case, incoraggia la violenza e le violazioni dei diritti umani e rifiuta fondamentalmente la soluzione dei due Stati. La violenza dei coloni ha portato alla morte di civili palestinesi e allo sfollamento di intere comunità”, hanno detto i ministri dei cinque paesi. "Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich hanno incitato alla violenza estremista e a gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi”. Diversi Stati membri dell'Ue hanno evocato la possibilità di sanzionare i due. Ma l'Unione europea non è riuscita a trovare un accordo. L'Ungheria sta ancora bloccando sanzioni contro una manciata di coloni violenti in Cisgiordania.
Dopo il rimpatrio di Greta Thunberg, Kallas lascia alla Francia risolvere il caso Hassan – Greta Thunberg ieri è rientrata in Europa, dopo che le autorità israeliane hanno intercettato e portato a terra la nave Freedom Flotilla mentre era diretta a Gaza, dove voleva portare aiuti umanitari. Thunberg è stata deportata su un volo diretto verso Parigi, dopo aver firmato una dichiarazione in cui ammetteva di essere entrata illegalmente in Israele. Ma il caso non è chiuso. Altri partecipanti della Freedom Flotilla, tra cui l'eurodeputata francese della France Insoumise, Rima Hassan, hanno deciso di non firmare la dichiarazione e sono ancora in stato di fermo, in attesa di comparire davanti a un tribunale in Israele. L'Alto rappresentante, Kaja Kallas, non sembra volersene occupare. "La protezione consolare dei cittadini spetta agli Stati membri", ha detto Kallas.
Riarmo
Kubilius promette flessibilità negli appalti militari – Il commissario alla Difesa, Andrius Kubilius, ieri ha confermato che il 17 giugno la Commissione presenterà un pacchetto “Omnibus” dedicato al settore per semplificare le regole dell'Ue a cui sono sottoposte le industrie militari. “Senza questa semplificazione non sarà possibile raggiungere alcun altro risultato in termini di prontezza della difesa”, ha detto Kubilius, sottolineando che la “tradizionale burocrazia che forse è adatta in tempo di pace blocca gli sforzi per aumentare la produzione”. Il pacchetto Omnibus includerà maggiore flessibilità per gli Stati membri negli appalti congiunti, maggiore flessibilità negli accordi quadro con l'industria e facilitazioni per gli appalti per l'innovazione. La semplificazione dovrebbe toccare la direttiva sugli appalti pubblici della difesa e la direttiva sui trasferimenti intra-Ue di prodotti per la difesa. La Commissione intende anche mettere mano ai permessi per l'industria e agli obblighi di rendicontazione, nonché alle regole sulla concorrenza e sulla finanza sostenibile. “Putin non aspetterà che mettiamo in ordine le nostre pratiche burocratiche”, ha avvertito Kubilius.
Spazio
La Commissione approva l'acquisizione di Intelsat da parte di SES – Le autorità antitrust ieri hanno approvato la proposta di acquisizione dell'operatore di reti satellitari Intelsat da parte del suo concorrente SES, dopo aver concluso che l'operazione non solleva preoccupazioni in termini di concorrenza nello Spazio economico europeo. Entrambe le società hanno sede in Lussemburgo. Entrambe gestiscono satelliti in orbita geostazionaria terrestre. Entrambe forniscono capacità satellitare "unidirezionale" a clienti nel settore dei media, nonché capacità satellitare "bidirezionale" a fornitori di servizi satellitari terzi in una vasta gamma di altri settori industriali (aviazione, settore marittimo e governo). Ma le attività principali e la sede amministrativa di Intelsat si trovano negli Stati Uniti. Secondo le due società, l'operazione consentirà loro di aumentare la copertura e la resilienza, nonché di rimanere competitive rispetto ai nuovi operatori satellitari in orbita terrestre bassa. Sulla base della sua indagine di mercato, la Commissione ha riscontrato l'esistenza di concorrenti credibili su tali mercati e ha autorizzato l'operazione senza condizioni. E' un modo per facilitare la nascita della Airbus dei satelliti di fronte a Starlink?
Polonia
Tusk alla prova del voto di fiducia – Il primo ministro polacco, Donald Tusk, oggi si sottoporrà al voto di fiducia nella Camera Bassa del Parlamento, dopo la sconfitta subita alle elezioni presidenziali di domenica, vinte dall'ultra nazionalista, Karol Nawrocki. Nessuno si aspetta una sconfitta di Tusk, che spera di restaurare la sua autorità sulla coalizione. "Sono fiducioso che il voto di fiducia sarà a stragrande maggioranza a favore del governo", ci ha detto il ministro degli Esteri, Radoslaw Sikorski, in un incontro lunedì a Varsavia. Ma i segnali di malumore interno alla coalizione di Tusk si moltiplicano. Il Partito Popolare Polacco (PSL), un partito di centrodestra partner junior della coalizione, ha creato allarme lunedì quando ha inviato ai suoi iscritti un questionario sulla possibilità di formare un''alleanza alternativa con il partito nazionalista Legge e Giustizia e quello di estrema destra Confederazione. I portavoce del PSL hanno subito chiarito che il 70 per cento dei suoi membri vuole restare nella coalizione dii Tusk con centristi e sinistra.
Spagna
La Commissione critica l'amnistia per i catalani, ma gli interessi finanziari dell'Ue non sono in gioco - Il caso sta facendo molto discutere in Spagna, dove il tema rimane esplosivo a quasi otto anni dal referendum illegale sulla secessione della Catalogna. In un documento riservato indirizzato alla Corte di giustizia dell'Ue, la Commissione critica la legge di amnistia dei leader secessionisti catalani adottata da Pedro Sanchez, ma toglie un argomento che è usato dai giudici per continuare a chiedere l'arresto dell'ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont. L'amnistia non sembra "rispondere a un obiettivo di interesse generale" e può apparire come una “auto-amnistia” contraria al principio dello stato di diritto. Ma allo stesso tempo non è osservabile un "legame sufficiente" tra "le attività illegali" e "gli interessi finanziari" dell'Ue, ha scritto la Commissione nel suo documento, pubblicato da El Espanol. I portavoce della Commissione non hanno voluto fare commenti, limitandosi a condannare la fuga di notizia sulla stampa.
Paesi Bassi
I liberali del VVD escludono un'altra coalizione con Wilders – La campagna che porterà gli elettori olandesi alle urne il 29 ottobre sarà lunga e controversa, nel momento in cui le elezioni anticipate si annunciano come un referendum sul leader di estrema destra, Geert Wilders. La leader del partito liberal-conservatore VVD, Dilan Yeşilgöz, lunedì ha escluso una nuova coalizione con il PVV di Wilders, dopo che quest'ultimo ha provocato la caduta del governo attuale, nel quale i due erano alleati. "Un'Olanda forte e sicura. Ciò richiede una leadership matura, con un governo stabile di destra liberale. Senza Geert Wilders", ha scritto Yeşilgöz. Senza il VVD, anche se arriverà in testa alle elezioni, difficilmente Wilders potrà tornare al governo. Ma elezioni trasformate in referendum sulla sua persona potrebbero fargli comodo. In una serie di post su X, Wilders ha accusato Yeşilgöz di volersi alleare con la coalizione tra laburisti e verdi guidata da Frans Timmermans.
Accade oggi
Servizio europeo di azione esterna: l'alto rappresentante Kallas partecipa al Brussels Forum 2025 del Gfm
Commissione: il commissario Kubilius riceve i rappresentanti della aziende europee dell’acciaio e interviene al Brussels forum 2025 del Gfm
Commissione: la commissaria Lahbib partecipa al Summit sulla difesa europeaCommissione: il commissario Kadis interviene alla Conferenza Onu sugli Oceani a Nizza
Commissione: il vicepresidente Fitto in Lettonia ed Estonia
Parlamento europeo: la presidente Metsola riceve il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, e interviene all’evento Santander sul reskilling
Parlamento europeo: riunione della Conferenza dei presidenti
Consiglio: riunione del Coreper I e II
Banca centrale europea: discorso di Christine Lagarde alla Banca del popolo della Cina
Banca centrale europea: pubblicazione del rapporto sul ruolo internazionale dell'euroCorte dei conti dell'Ue: relazione speciale sul modo in cui i fondi dell’Ue sono utilizzati per affrontare gli incendi boschivi nei paesi europei
Purtroppo la struttura dell’UE non consente alcuna credibilità. Mesi per discutere nuove sanzioni che tra dovranno ancora,prima di essere esecutive,venire approvate da tutti i 27. Inutile e deprimente.