Buongiorno! Sono Christian Spillmann e, con David Carretta e Idafe MartĆn PĆ©rez, vi proponiamo il Mattinale Europeo, uno strumento per offrire analisi, contesto e prospettiva a chi ĆØ interessato all'Ue.
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La Francia fa precipitare l'UE in terra incognita
L'Unione europea è preoccupata per l'annunciata caduta del governo francese guidato da Michel Barnier. Lunedì il primo ministro ha messo in gioco il suo governo e due mozioni di censura sono state presentate da due partiti anti-europei per farlo cadere. Il voto è previsto per oggi. à probabile che il governo cada, dato che i leader del Partito socialista e dei Verdi hanno chiesto ai loro deputati di votare la sfiducia nella speranza di tornare al potere. La caduta di Barnier scuoterà l'Ue, ma la Francia resterà in piedi e probabilmente sperimenterà un governo di tecnici, come ha fatto l'Italia, prima di arrendersi all'estrema destra.
āNon siamo mai contenti quando un governo cade e quando questa situazione porta all'insicurezza che deriva da una situazione come questa, con implicazioni economiche più ampieā. La portavoce della Commissione europea ieri ha riassunto il sentimento prevalente a Bruxelles. Interferenza, grideranno i piromani. Buon senso, risponderanno gli altri. L'Assemblea Nazionale voterĆ oggi. Le mozioni di censura devono essere approvate dalla maggioranza assoluta dei deputati, cioĆØ 289 voti. Il Rassemblement National ha 124 eletti, la France Insoumise 71. Hanno bisogno di altri 95 deputati. āQuesto ĆØ il momento della veritĆ . Ognuno di noi si trova di fronte alle proprie responsabilitĆ e deve decidere se il paese ha un testo (per il finanziamento della sicurezza sociale) o se stiamo entrando in un territorio sconosciutoā, ha dichiarato lunedƬ sera Barnier. Se cadrĆ , il presidente Emmanuel Macron dovrĆ nominare un nuovo primo ministro e il governo dimissionario dovrĆ gestire gli affari correnti.
āLa Francia ha una maggioranza dalle elezioni legislative: il Fronte Repubblicano composto da sinistra, destra e centro. Dovrebbero accettare di rispettare la scelta del popolo francese, ma non stanno facendo questo lavoroā, ha spiegato Daniel Cohn-Bendit. L'ex eurodeputato e figura di spicco del Parlamento europeo sa di cosa parla. L'Ue ha sempre funzionato con una maggioranza europeista composta dai conservatori del Partito Popolare Europeo, dai socialisti e dai liberali, a cui si sono aggiunti i verdi.
Ma in Francia i piccoli calcoli politici hanno prevalso sugli interessi del paese e dell'Ue. Le leadership del Partito Socialista e i Verdi hanno unito le loro forze nel Nuovo Fronte Popolare alla France Insoumise, partito visceralmente antieuropeo, e ai comunisti. Questa alleanza è stata scossa dagli insulti di Jean-Luc Mélenchon, un ex socialista che è passato alla dissidenza ed è diventato il leader della France Insoumise e del Nuovo Fronte Popolare. Nonostante le tensioni con Mélenchon, i leader socialisti ed ecologisti chiedono la caduta del governo, chiudendo gli occhi sul caos che seguirà .
Sono state presentate due mozioni di sfiducia. Il Nuovo Fronte Popolare, l'alleanza di tutta la sinistra, non voterĆ a favore della mozione del Rassemblement National. Ma il partito di Marine Le Pen ha deciso di unire i voti dei suoi deputati a quelli della sinistra. Non tutti i socialisti sono disposti a seguire l'esempio. āNon voterò questa mozione di censuraā, ha annunciato Sophie Pantel, deputata socialista del LozĆØre. Questa posizione le ĆØ valsa molti insulti da parte della France Insoumise. L'astensione dei 66 deputati socialisti impedirebbe la maggioranza assoluta necessaria ad approvare la mozione di censura. Ma come Nerone, l'ex presidente socialista FranƧois Hollande soffia sul fuoco e chiede di rovesciare il governo. āVoterò per la mozione di censuraā, ha annunciato qualche giorno fa su France Inter. āSe il governo cade, dovremo cercare un primo ministro che possa ottenere l'approvazione della maggioranza dell'Assembleaā, ha detto Hollande.
I dibattiti di ieri all'Assemblea Nazionale sono stati tesi. Bruno Retailleau, ministro degli Interni, vicino all'estrema destra, ha condannato il ātatticismo politicoā e ha accusato l'estrema destra di āmescolare i suoi voti con quelli dell'estrema sinistraā. La leader del gruppo Rassemblement National all'Assemblea Nazionale, Marine Le Pen, ha assunto un'espressione di scherno durante il discorso del ministro. Ma nessuno si ĆØ fatto ingannare. āIl Rassemblement National vuole votare la censura per distogliere l'attenzione dai problemi giudiziari di Marine Le Pen, e rifiuta demagogicamente un bilancio fatto di rigore perchĆ© la leader del RN non vuole chiedere ai pensionati, il suo elettorato, di fare uno sforzoā, ci ha spiegato un responsabile francese. Marine Le Pen rischia una condanna a 5 anni di ineleggibilitĆ per appropriazione indebita di fondi europei.
La caduta del governo Barnier non ĆØ inevitabile, ma nessuno osa sperare nella sua sopravvivenza a causa del āmatrimonio tra la carpa e il coniglioā, secondo l'espressione con cui Retailleau definisce l'alleanza di convenienza tra l'estrema destra e l'estrema sinistra francesi. āLa caduta di Barnier non sarĆ la fine del mondoā, ci ha detto un funzionario francese sotto condizione di anonimato. āPoliticamente sarĆ doloroso, perchĆ© la Francia non ĆØ abituata a questo, ma il paese ha un presidente, il bilancio 2024 sarĆ rinnovato, non ci sarĆ nessuna chiusura, il paese continuerĆ a funzionareā, ha sottolineato. āMa dovremo spiegare come la Francia intende ridurre il deficit con i parametri del bilancio 2024. Questa ĆØ la domanda che i nostri partner europei e i mercati ci pongonoā, ha spiegato il funzionario.
āIl 26 novembre, Michel Barnier ha presentato un bilancio per il 2025 e una traiettoria di spesa per il periodo 2025-2029. Questo ĆØ stato valutato e convalidato. Stiamo seguendo i dibattiti in Francia, ma non possiamo esprimere un parere prima della fine della proceduraā, ha dichiarato il portavoce del Commissario per gli Affari economici. La posta in gioco ĆØ la riduzione del deficit. āI risparmi saranno realizzati congelando gli stanziamenti, le indicizzazioni non saranno effettuate. Non ĆØ il massimo, ma non sarĆ il caos che alcuni anticipanoā, assicura il funzionario.
Il presidente Emmanuel Macron riprenderĆ le consultazioni con i partiti politici. Le feste di fine anno passeranno. Lo scioglimento dell'Assemblea Nazionale e le elezioni legislative anticipate in seguito alla vittoria del Rassemblement National alle elezioni europee hanno dato vita a tre blocchi politici antagonisti. La sinistra chiede di formare il prossimo governo, ma il capo dello Stato non vede soluzioni a sinistra e sta giĆ testando nomi accettabili per il Rassemblement National. La soluzione ĆØ un governo di grande coalizione, ma questo significherebbe porre fine all'alleanza con il Nuovo Fronte Popolare. Di conseguenza non ĆØ esclusa la possibilitĆ di un governo tecnico.
L'Italia ha sperimentato questo tipo di governo in diverse occasioni, ma non ĆØ mai durato. Mario Draghi ĆØ durato un anno e mezzo tra il 2021 e il 2022 prima di cadere, abbandonato dal Movimento 5 Stelle, dalla Lega e da Forza Italia. L'esito ha favorito un piccolo partito di estrema destra, Fratelli d'Italia (4,4% dei voti nel 2018), che ha vinto le elezioni politiche anticipate con il 26% dei voti. La sua leader, Giorgia Meloni, ĆØ stata nominata presidente del Consiglio e ha formato un governo di coalizione con La Lega e Forza Italia, il movimento creato da Silvio Berlusconi. In Francia, Marine Le Pen non vuole più aspettare le elezioni presidenziali del 2027. La minaccia di essere condannata la spinge ad accelerare i tempi. Chiede le dimissioni di Emmanuel Macron. Jean-Luc MĆ©lenchon sta facendo lo stesso gioco, convinto di essere eletto contro Marine Le Pen in caso di elezioni presidenziali anticipate, se verrĆ āsceltoā come candidato dal Nuovo Fronte Popolare.
La frase
āIl momento ĆØ grave, ĆØ difficile, ma la sfida non ĆØ impossibileā.
Michel Barnier.
Geopolitica
Baerbock non esclude di inviare truppe tedesche per garantire il cessate il fuoco in Ucraina - In caso di cessate il fuoco tra Ucraina e Russia, per garantire la pace, potrebbero essere impiegate anche soldati tedeschi, ha detto ieri il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, a margine della riunione con i suoi omologhi della Nato. Oltre alle garanzie di sicurezza come l'adesione alla Nato, per garantire il cessate il fuoco esiste anche la possibilitĆ di fornire una presenza internazionale, ha spiegato Baerbock. Alla domanda su un possibile ruolo tedesco, Baerbock ha risposto che tutto ciò che servirĆ al mantenimento della pace sarĆ āsostenuto con tutte le nostre forze da parte della Germaniaā.
L'Ucraina vuole l'adesione alla Nato e chiede urgentemente difesa aerea - In vista della riunione di ieri della Nato, il ministro degli Esteri ucraino ha pubblicato la sua posizione ufficiale sulle possibili garanzie di sicurezza che dovrebbero servire da deterrente da una nuova aggressione della Russia in caso di cessate il fuoco. Il documento, pubblicato due giorni prima del trentesimo anniversario del memorandum di Budapest, utilizza quell'accordo internazionale che avrebbe dovuto tenere l'Ucraina al riparo da aggressioni dopo la cessione del suo arsenale nucleare, come ragione per rigettare garanzie di sicurezza che non comprendano la Nato. "Siamo convinti che la sola reale garanzia di sicurezza per l'Ucraina, cosƬ come un deterrente per ulteriori aggressioni russe contro l'Ucraina e altri stati, ĆØ la piena appartenenza dell'Ucraina alla Nato", dice il documento. "Con l'amara esperienza del Memorandum di Budapest alle spalle, non accetteremo alcuna alternativa, surrogato o sostituto per la piena adesione dell'Ucraina alla Nato". Nella riunione di ieri dei ministri degli Esteri dell'Alleanza atlantica, tuttavia, non ĆØ stato trovato alcun accordo per invitare Kyiv ad entrare nella Nato. Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha chiesto agli alleati di fornire venti nuovi sistemi di difesa antiaerea per contrastare gli attacchi missilistici russi contro le infrastrutture energetiche del paese. āQuesto ci aiuterĆ a evitare un blackoutā, ha detto Sybiha.
Von der Leyen conferma la fiducia in Kallas - Di fronte alle proteste del premier slovacco, Robert Fico, per la posizione assunta dal nuovo Alto rappresentante sull'Ucraina, Ursula von der Leyen ha ātutta la fiduciaā in Kaja Kallas, ha detto ieri la portavoce della Commissione. LunedƬ Fico aveva chiamato la presidente della Commissione per contestare la linea adottata da Kallas durante la sua visita di domenica a Kyiv, quando ha detto che l'Ue vuole la vittoria dell'Ucraina contro la Russia. Secondo Fico, Kallas ha superato i limiti che erano stati fissati dal Consiglio europeo e dai ministri degli Esteri sugli obiettivi dell'Ue in Ucraina. A margine della riunione della Nato, ieri Kallas ha ribadito la sua nuova linea. āLe guerre non si vincono sempre, ma non si vinceranno mai se non ci si pone la vittoria come obiettivoā, ha detto l'Alto rappresentante. āSe si ha la vittoria come obiettivo ĆØ anche molto chiaro cosa si deve fare, qual ĆØ la strategia, quali sono le tattiche per aiutare l'Ucraina a vincere la guerra. E credo che questo sia ciò che dobbiamo fare perchĆ© l'Ucraina sia il più forte possibileā.
Brum brum
Ribera conferma il 2035 per la fine del motore termico, malgrado le richieste del PPE di revoca - Alla sua prima uscita pubblica da quando ĆØ entrata in carica, la vicepresidente della Commissione responsabile del Green deal, la spagnola Teresa Ribera, ha smentito l'ipotesi di posticipare la data del 2035 sui veicoli elettrici e la fine del motore a combustione interna. Il gruppo del PPE si prepara ad approvare un documento in cui chiede la revoca della scadenza del 2035 per far fronte alla crisi dell'industria automobilistica. āNon ĆØ una cosa che la Commissione europea sta prendendo in considerazione e non ĆØ una cosa che praticamente nessuno sta prendendo in considerazione", ha risposto Ribera, durante una visita a un impianto di ArcelorMittal di Gand in Belgio. Secondo Ribera, āla grande domanda ĆØ come l'industria automobilistica europea potrĆ integrarsi ed essere accompagnata in un processo di trasformazione in corso e in una corsa industriale globale avviata anni faā. Ursula von der Leyen ha deciso di occuparsi personalmente della crisi dell'automotive. L'altra richiesta del PPE ĆØ di revocare le multe che potrebbero essere imposte ai produttori alla fine del 2025, perchĆ© non rispettano gli obiettivi di riduzione delle emissioni delle auto nuove vendute.
Mercosur
Prima di firmare von der Leyen vuole vedere come finisce la crisi politica in Francia - In teoria tutto ĆØ pronto. Ursula von der Leyen venerdƬ potrebbe volare a Montevideo, dove si terrĆ da domani il vertice dei paesi del Mercosur per firmare l'accordo di libero scambio più controverso del momento. Nei negoziati con il gruppo formato da Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay, "ci sono progressi", ci hanno detto diverse fonti. Ma il viaggio non ĆØ stato ancora confermato ufficialmente e il volo di von der Leyen ĆØ in stand-by. āManca ancora la decisione politicaā, ci ha detto un diplomatico. La presidente della Commissione vuole prima capire come evolverĆ la crisi politica in Francia, dove oggi Michel Barnier potrebbe cadere a causa della mozione di censura. In base a quello, deciderĆ se prendere l'aereo per firmare l'accordo con il Mercosur. I negoziati saranno conclusi āsolo se e quando saremo in grado di presentare un accordo che risponda alle preoccupazioni espresse dai membri del Parlamento europeo e da alcuni Stati membriā, ha detto ieri Sabine Weyand, capo della direzione generale Commercio internazionale della Commissione, durante un'audizione al Parlamento europeo.
Green deal
Il PPE sconfitto sulla legge sulla deforestazione importata - Il Consiglio dell'Ue e i negoziatori del Parlamento europeo hanno trovato un accordo ieri per rinviare di 12 mesi l'applicazione del regolamento sulla deforestazione importata, senza modificare la sostanza di questo provvedimento chiave del Green deal. Il gruppo del Partito Popolare Europeo ha dovuto accettare la sconfitta. I governi hanno rifiutato gli emendamenti che il PPE aveva fatto approvare al Parlamento europeo alleandosi con i gruppi dell'estrema destra e contro la posizione espressa da socialisti, liberali e verdi. "Il comportamento del PPE è stato irresponsabile", ha denunciato il negoziatore dei socialisti Delara Burkhardt: "Invece di cercare un'ampia maggioranza al centro, il gruppo del PPE ha preferito flirtare con l'estrema destra" anche se gli emendamenti non avevano possibilità di passare in Consiglio. Effettivamente sono stati i governi a opporsi a una marcia indietro, invertendo i ruoli tradizionali tra Consiglio e Parlamento europeo. "La legge entrerà in vigore il 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e il 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese. Questo consentirà ai paesi terzi, agli Stati membri, agli operatori e ai commercianti un anno in più per prepararsi all'attuazione del regolamento", ha spiegato la Commissione. L'esecutivo di Ursula von der Leyen ha promesso di "esplorare ulteriori semplificazioni". Questo impegno ha permesso al PPE di pubblicare un comunicato per cantare comunque vittoria.
Didier Gate
L'ex commissario alla Giustizia Reynders interrogato e perquisito per riciclaggio - Lo scoop è di Le Soir e Follow the Money. L'ex commissario alla Giustizia, Didier Reynders, ieri è stato interrogato e perquisito dalla polizia belga per il sospetto di riciclaggio di denaro attraverso la lotteria nazionale. L'inchiesta è stata aperta nel 2023 dalla procura di Bruxelles, ma è stata mantenuta riservata fino a quando Reynders ha terminato il suo incarico nella prima Commissione di Ursula von der Leyen, grazie al quale beneficiava dell'immunità . I fatti si sarebbero prodotti per diversi anni e almeno fino al 2023. Reynders avrebbe comprato dei buoni (da 1 a 100 euro) in contanti, che trasferiva sul suo conto internet della Lotteria nazionale. I guadagni sarebbero stati poi trasferiti sul suo conto bancario. Reynders non è stato arrestato. L'immunità durante il mandato da commissario non copre le perquisizioni e gli interrogatori, ma impedisce la privazione della libertà . La procura avrebbe deciso di aspettare la fine del suo mandato perché altrimenti avrebbe dovuto chiedere la revoca dell'immunità al collegio presieduto da Ursula von der Leyen, di cui Reynders è stato membro fino al 30 novembre scorso.
Sedie musicali
La Germania e il PPE dominano la corsa per capi gabinetto e vice dentro la Commissione - Oggi si terrà la prima riunione del nuovo collegio di commissari presieduto da Ursula von der Leyen. All'ordine del giorno ci sono alcune proposte di modifica della struttura della Commissione, nonché i metodi di lavoro del nuovo esecutivo. Nel frattempo si sta per concludere la corsa per i posti di capogabinetto e vice capogabinetto dei commissari. Con due vincitori: la Germania e il Ppe. Secondo i nostri calcoli, ci sono nove tedeschi (quattro capigabinetto e cinque vice) occupano questi incarichi. Bjoern Seibert continuerà a guidare il gabinetto della presidente von der Leyen e Michael Hager quello del commissario Valdis Dombrovskis. Bernd Bievert dirigerà la squadra del commissario Maros Sefcovic e Anreas Schwarz quella di Ekatarina Zakharieva. Estelle Goeger e Max Uebe saranno vice capigabinetto dei vicepresidenti Stéphane Séjourné e Rozana Minzatu. Astrid Dentler, Jan Ceyssens e Joachim Herrmann occuperanno il posto di vice nei gabinetti di Marta Kos, Jessika Roswall e Michael McGrath. Alcuni di loro, come Hager, sono vicini al Partito Popolare Europeo. Il capo gabinetto di Christophe Hansen, l'olandese Esther De Lange, è vicepresidente del partito PPE. Il capogabinetto di Magnus Brunner, l'austriaco Alexander Winterstein, è stato portavoce di von der Leyen durante la campagna come Spitzenkandidat del PPE.
La Francia salva il suo rango con le doppie nazionalitĆ , l'Italia piazza poche pedine - Un capogabinetto, Bertrand L'Huillier per il vicepresidente StĆ©phane SĆ©journĆ©, e soprattutto due vice in posti chiave, Alexandre Adam con Ursula von der Leyen e Laure Chapuis-Kombos con Kaja Kallas, assicureranno alla Francia la sua tradizionale influenza dentro la macchina politica della Commissione. Altri tre vice sono francesi: Natasha Bertaud con Magnus Brunner, Roland Sourd con Jozef Sikela et Anne Fort con Andrius Kubilius. Ma per pareggiare i conti con la Germania, la Francia deve ricorrere alle doppie nazionalitĆ . Altri tre vice capogabinetto hanno anche il passaporto francese: la tedesca Estelle Gƶger, lāaustriaca Florentine Hopmeier e la bulgara Sophie Alexandrova. Nella sfida tra i tre grandi paesi, l'Italia esce nettamente sconfitta con un solo capogabinetto (Vincenzo Matano per Raffaele Fitto) e due vice (Pierpaolo Settembri per Apostolos Tzitzikostas e Francesca Arena per Costas Kadis).
Accade oggi
Nato: riunione dei ministri degli Esteri e conferenza stampa del segretario generale Mark Rutte
Consiglio europeo: il presidente Costa partecipa alla plenaria del Comitato economico e sociale
Commissione: riunione del collegio dei commissari
Parlamento europeo: la presidente Metsola riceve il ministro degli Esteri spagnolo, JosĆ© Manuel Albares Bueno; la presidente del Kosovo, Vjosa Osmani-Sadriu; e il presidente dellāAssemblea nazionale della Serbia, Ana Brnabic
Parlamento europeo: audizione in commissione Affari economici della presidente della Bce, Christine Lagarde, e del capo del Single resolution board, Dominique Laboureix
Pe: audizione nella sottocommissione difesa di Jiri Sedivy, capo dellāAgenzia europea per la difesa
Consiglio: riunione del Coreper I e II
Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
Banca centrale europea. discorso di Piero Cipollone a una conferenza organizzata dalla Herbert Simon Society a Milano
Comitato economico e sociale: sessione plenaria
Nato: visita del re Abdullah II di Giordania
Eurostat: prezzi della produzione industriale in ottobre