Buongiorno! Sono David Carretta e con Christian Spillmann vi proponiamo il Mattinale Europeo, uno strumento per offrire analisi, contesto e prospettiva a chi è interessato all'Ue.
La violenza politica ritorna in Europa
Il primo ministro slovacco, Robert Fico, ieri è stato vittima di un attentato, che conferma il ritorno della violenza politica nell'Unione europea. A meno di quattro settimane dalle elezioni per il Parlamento europeo, la reazione dei leader europei è stata unanime. "Questi atti di violenza non hanno posto nella nostra società e minano la democrazia, il nostro bene comune più prezioso", ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Per il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, "niente può mai giustificare la violenza o questi attacchi". Secondo il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, "la violenza non deve esistere nella politica europea". "Attacco ai principi cardine della democrazia e della libertà", ha detto la premier italiana, Giorgia Meloni. "L'attacco al primo ministro Fico è un attacco alla democrazia", ha spiegato il premier belga, Alexander De Croo. "Un attacco alla nostra società democratica", ha detto il premier svedese, Ulf Kristersson. L'attacco a Fico è solo l'ultimo episodio di violenza politica in Europa, sintomo di un male più profondo: la polarizzazione estrema, la demonizzazione dell'avversario, la stigmatizzazione delle idee diverse dalle proprie stanno mettendo a repentaglio il vivere civile europeo.
L'attentato a Fico è avvenuto a Handlova, a circa 190 chilometri dalla capitale slovacca, Bratislava. Il primo ministro era andato incontro ad alcuni cittadini al termine di una riunione di governo, quando un uomo gli ha sparato cinque colpi di pistola. Trasportato in ospedale, dove è stato operato, Fico "dovrebbe sopravvivere", ha detto alla Bbc il suo vice primo ministro Tomas Taraba. “Fortunatamente, per quanto ne so, l'operazione è andata bene e credo che alla fine sopravviverà. Non è in una situazione di pericolo di vita in questo momento", ha spiegato Taraba. Un uomo di 71 anni, Juraj Cintula, è stato fermato. Il ministro dell'Interno, Matus Sutaj Estok, ha parlato di un atto con una "chiara motivazione politica". Taraba ha accusato l'opposizione di avere "sangue sulle dita". La propaganda russa ha rapidamente accusato l'Ucraina. Ma nel suo passato Juraj Cintula ha avuto contatti anche con un gruppo paramilitare filo russo.
Lo stesso Fico ha contribuito alla polarizzazione negli ultimi anni. Nel 2018 era stato costretto a dimettersi dopo le enormi manifestazioni seguite all'assassinio del giornalista Jan Kuciak, che stava indagando sui legami del suo governo con gruppi mafiosi. Leader del partito populista di sinistra Smer, Fico è tornato al potere lo scorso ottobre alla testa di una coalizione anti europea con l'estrema destra, usando un linguaggio al vetriolo contro le politiche liberali, i migranti o le sanzioni contro la Russia. Al governo Fico ha adottato una legge che può essere usata per reprimere le organizzazioni della società civile, ha preso il controllo della televisione pubblica e ha allentato la legislazione anti corruzione. “Condanniamo assolutamente e fermamente la violenza e l’attentato”, ha detto il leader dell'opposizione liberale, Michal Simecka. "Allo stesso tempo, invitiamo tutti i politici ad astenersi da qualsiasi dichiarazione e azione che possa contribuire all'escalation della tensione".
L'attentato a Fico segue altri episodi di violenza in altri Stati membri. La Germania è l'esempio più lampante con una sequenza di aggressioni impressionante. Giovedì 2 maggio, il vicesindaco di Essen, il verde Rolf Fliss, è stato colpito al collo e alla fronte da tre sconosciuti mentre usciva da una riunione di partito. Venerdì 3 maggio, l'eurodeputato socialdemocratico Matthias Ecke è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito al volto mentre appendeva manifesti elettorali. Martedì 7 maggio, la ministra dell'Economia del Land di Berlino, la socialdemocratica Franziska Giffey, ex sindaco della capitale, è stata colpita alla testa mentre visitava una biblioteca. Secondo l’Ufficio federale di polizia criminale (BKA), nel 2023 sono stati commessi 2.790 crimini contro eletti o militanti dei sette partiti rappresentati al Bundestag, di cui quasi la metà contro i Verdi. Il numero di attacchi è quasi raddoppiato in cinque anni.
La Germania non è un caso isolato e anche responsabili di estrema destra sono stati vittime di attacchi. Giovedì 9 maggio due deputati regionali del partito di estrema destra AfD, Miguel Klauss e Hans-Jürgen Gossner, sono stati leggermente feriti da cinque giovani davanti al Parlamento del Baden-Württemberg. In Francia il capolista del Partito socialista alle elezioni europee, Raphaël Glucksmann, è stato costretto ad abbandonare il corteo del primo maggio a Saint-Etienne per gli attacchi dei militanti della France Insoumise. Negli ultimi anni numerosi eletti francesi hanno subito attacchi contro le loro case durante le proteste per la riforma delle pensioni o le manifestazioni dei Gilet Gialli.
Nei Paesi Bassi, dove è ancora vivo il ricordo dell'assassinio di Pim Fortuyn nel 2002, l'ex ministro delle Finanze, Sigrid Kaag, ha abbandonato la vita politica a causa delle minacce di morte. Nella Slovacchia di Robert Fico la presidente Zuzana Caputova ha rinunciato a candidarsi per un secondo mandato per stanchezza, dopo aver denunciato minacce di morte e attacchi. “Le persone che minacciano di uccidermi stanno usando il vocabolario di alcuni politici. Non riguarda solo me, ma anche la mia famiglia”, aveva detto Caputova in un'intervista televisiva nel dicembre del 2022. Fico aveva ripetutamente definito Caputova “un agente americano”.
La libertà di parola è sacra nell'Ue, ma il suo abuso violento da parte dei responsabili politici democratici libera la violenza fisica da parte di persone irresponsabili. La radicalizzazione del linguaggio porta a violenza radicale. Gli attacchi verbali banalizzano gli attacchi fisici. Nell'era dei social network e di Donald Trump, molti responsabili politici hanno scelto la strategia della polarizzazione, ricorrendo alla retorica estremista, agli attacchi personali, alla disinformazione. “La retorica odiosa a cui assistiamo nella società porta ad atti odiosi”, ha detto ieri Caputova. “Un attacco fisico al primo ministro è innanzitutto un attacco a una persona, ma anche alla democrazia”. Non è troppo tardi per fermarsi, tornare indietro ed evitare che l'Europa si ritrovi di nuovo negli anni 1930. Ma occorre senso di responsabilità e una mobilitazione civile europea in difesa del vivere democratico. Subito. Già nelle elezioni del 6-9 giugno.
La frase
“Le nostre truppe migliorano costantemente, ogni giorno, le loro posizioni in tutti i settori”.
Vladimir Putin.
Paesi Bassi
Wilders al potere all'Aia - "Se funziona, oggi sarà una giornata storica. Il Pvv al potere", ha detto ieri il leader di estrema destra, Geert Wilders, dopo aver annunciato un accordo tra quattro partiti di destra per formare un nuovo governo nei Paesi Bassi. La coalizione sarà formata dal Pvv di Wilders, dal partito liberale conservatore Vvd di Dilan Yesilgöz, dai conservatori del Nuovo contratto sociale di Pieter Omtzigt e dal Movimento civico contadino di Caroline van der Plas. L'ultimo ostacolo superato ieri era la politica fiscale per tenere in ordine le finanze del paese. E' stato più semplice trovare un accordo tra i quattro partiti per indurire la politica sui migranti. Wilders è stato il grande vincitore delle elezioni legislative dello scorso novembre, nelle quali ha ottenuto il 25 per cento, ma è stato costretto a rinunciare al posto di capo del governo per l'opposizione di Omtzigt. La soluzione è stata un governo extraparlamentare con ministri tecnici e provenienti dai quattro partiti (ma non i leader, che resteranno semplici parlamentari). Il nome del nuovo primo ministro non è ancora stato annunciato. Ma, secondo la stampa olandese, Wilders vuole Ronald Plasterk, ex deputato del Partito laburista, che lui stesso aveva designato per condurre i negoziati per la formazione del governo. Il Partito laburista, guidato da Frans Timmermans, ha avvertito che chiunque parteciperà al governo con Wilders sarà espulso.
Geopolitica
La Georgia entrerà in un inverno europeo come la Bielorussia? - “Siate forti. Ricordate che la posta in gioco nella vostra attuale battaglia è troppo alta. In Bielorussia abbiamo perso la nostra battaglia per il cambiamento nel 2020. Da allora, il regime si sta vendicando. La Bielorussia si è trasformata in un enorme campo di concentramento”. Questo messaggio dell'ex diplomatico bielorusso Pavel Slunkin agli amici georgiani riassume la posta in gioco nel braccio di ferro tra gli europeisti nelle strade di Tbilisi e i filorussi al potere, che hanno la maggioranza in Parlamento. La posta in gioco è chiara per alcuni membri dell'Ue, ma non per tutti. Ieri c'è stato molto silenzio e timide reazioni dopo l'adozione della legge “sull'influenza straniera”, ispirata alla legislazione adottata dalla Russia per imbavagliare l'opposizione. I georgiani sono scesi in piazza a Tbilisi per chiedere il ritiro del provvedimento. Per il momento la popolazione tiene a bada la polizia. La presidente Salome Zurabishvili si rifiuterà di approvare la legge e la rimanderà al Parlamento. Lo ha promesso ai ministri degli Affari esteri dei tre paesi baltici presenti ieri a Tbilisi con la loro omologa islandese. “Questa legge permetterà di risolvere il grave problema posto dalla mancanza di trasparenza dei finanziamenti esteri provenienti da tutti gli orizzonti e destinati alle organizzazioni no profit”, ha spiegato il presidente del Parlamento, Shalva Papuashvili. Cosa succederà dopo? Sospensione dello status di candidato concesso nel dicembre 2023? Sanzioni mirate? Una cosa è certa: la candidatura della Georgia non andrà avanti. L'apertura dei negoziati è subordinata alle riforme. La previsione di Pavel Slunkin potrebbe avverarsi.
L’Europa potenza perde credibilità di giorno in giorno - Basta un solo leader per far deragliare tutto. Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha confermato che l'Ue non ha una politica estera comune e che la Commissione geopolitica di Ursula von der Leyen è una barzelletta. Ha trovato un alleato nel suo omologo slovacco, il socialista nazionalista filo-russo Robert Fico. Entrambi hanno impedito l'adozione di una dichiarazione sulla Georgia a nome dei 27 e hanno bloccato il consenso all'interno della Commissione. Ieri mattina, l'Alto rappresentante Josep Borrell ha rilasciato una dichiarazione a proprio nome. Il commissario ungherese all'Allargamento, Oliver Varhelyi, ha ritirato la propria firma. L'Ungheria è riuscita anche a paralizzare la Nato. La posizione dell'Alleanza è stata espressa dalla sua portavoce. Tuttavia, le posizioni delle due istituzioni sono inequivocabili. “L'adozione della legge sull'influenza straniera ha un impatto negativo sui progressi della Georgia verso l'Ue. La scelta della strada da seguire è nelle mani della Georgia e invitiamo le autorità a ritirare la legge", ha dichiarato Borrell. “La decisione del governo georgiano di adottare una legislazione sugli ‘agenti stranieri’ è un passo nella direzione sbagliata e allontana la Georgia dall'integrazione europea ed euro-atlantica. Esortiamo la Georgia a cambiare rotta e a rispettare il diritto alla protesta pacifica", ha dichiarato Farah Daklallah, portavoce dell'Alleanza. Gli stupidi non vedono il problema, ma gli oppositori dell'Ue e della Nato sanno che l'Unione e l'Alleanza non sono “solide come rocce”.
Zelensky cancella le visite all'estero per l'offensiva russa su Kharkiv - Nel momento in cui le forze russe proseguono la loro offensiva sul nuovo fronte aperto in direzione di Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha deciso di cancellare le sue prossime visite all'estero. La Russia ha occupato circa 100 chilometri quadrati da venerdì, costringendo l'Ucraina a spostare truppe dal fronte di Donetsk a quello di Kharkiv. Zelensky ieri sera ha spiegato che la linea del fronte è stata "parzialmente stabilizzata". Ma le forze ucraine sono state costrette a ripiegare da alcune località. Una fonte europea ci ha detto che la decisione di Zelensky di cancellare i prossimi viaggi all'estero dimostra "la gravità della situazione" al fronte.
L'Estonia approva la prima legge per confiscare i beni congelati russi - L'Ue ha deciso di usare le entrate straordinarie degli attivi congelati della Banca centrale russa a favore dell'Ucraina. L'Estonia ieri ha fatto un passo in più, con l'adozione da parte del Parlamento di una legge che permette di confiscare e usare gli attivi delle persone fisiche e giuridiche in Russia che sono congelati da sanzioni internazionali per compensare l'Ucraina per i danni di guerra. Il testo deve ancora essere approvato in seconda lettura, prevede la creazione di un meccanismo nazionale per garantire la responsabilità finanziaria di uno Stato aggressore per i danni causati da violazioni gravi del diritto internazionale. La legge consentirà l’utilizzo dei beni di individui e aziende che hanno contribuito agli atti illeciti della Russia, che sono stati congelati sotto sanzioni, come pagamento anticipato per i danni dovuti dalla Russia all’Ucraina.
Euro
Le previsioni economiche della Commissione - L'economia dell'Unione europea e la zona euro torna a crescere in modo graduale dopo una ripresa migliore del previsto, secondo le previsioni economiche di primavera pubblicate oggi dalla Commissione. Il merito va a una crescita migliore del previsto all'inizio dell'anno e alla riduzione dell'inflazione. “Abbiamo voltato pagina dopo un 2023 molto impegnativo”, ha detto il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni. Secondo le nuove stime della Commissione, l'Ue crescerà dell'1 per cento nel 2024, prima di accelerare al 1,6 per cento nel 2025. Per la zona euro, la crescita stimata è dello 0,8 per cento quest'anno e del 1,4 per cento il prossimo. Tuttavia sono aumentati i rischi al ribasso e le incertezze a causa dell'evoluzione della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e del conflitto in Medio Oriente. Anche la necessità per alcuni stati membri di adottare misure di consolidamento fiscale "potrebbe impattare sulla crescita economica il prossimo anno", dice la Commissione. Sull'Ue e la zona euro continua a pesare la stagnazione della Germania, che crescerà di appena lo 0,1 per cento quest'anno e del 1 per cento il prossimo. La Francia dovrebbe crescere dello 0.7 per cento nel 2024 e del 1,3 per cento nel 2025, l'Italia dello 0,9 per cento e del 1,1 per cento. Tra le grandi economie, la Spagna si conferma il paese più in forma con una crescita stimata del 2,1 per cento quest'anno e del 1,9 per cento il prossimo.
Un'estate fiscale calda, ma la Commissione rinvia le raccomandazioni a novembre - “Sarà un'estate fiscale calda”, ha detto ieri il commissario Gentiloni, illustrando le prossime scadenze sul nuovo Patto di stabilità e crescita. Il 19 giugno la Commissione presenterà il pacchetto economico di primavera, aprendo le procedure per deficit eccessivo per i paesi che hanno superato la soglia di riferimento del 3 per cento del pil nel 2023. Il 21 giugno la Commissione trasmetterà (in modo riservato) le traiettorie di bilancio che gli stati membri dovrebbero realizzare nei prossimi 4 o 7 anni. In settembre i governi dovranno presentare a Bruxelles i loro impegni di bilancio pluriennali. Ma Gentiloni ha anche annunciato che le brutte notizie per i paesi sotto procedura per deficit eccessivo arriveranno solo a novembre. Contrariamente al passato, la Commissione non farà le raccomandazioni sull'aggiustamento di bilancio richiesto al momento dell'avvio della procedura, ma aspetterà il pacchetto economico d'autunno. Guarda caso arriverà dopo la nomina del prossimo presidente della Commissione, che deve essere scelto dai capi di stato e di governo.
Accade oggi
Commissione: il commissario Gentiloni partecipa al Forum economico di Bruxelles
Commissione: il vicepresidente Dombrovskis a Erevan, Armenia, partecipa al Business forum della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo
Commissione: il vicepresidente Sefcovic copresiede con il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, il Consiglio del partenariato Ue-Regno Unito
Commissione: la commissaria Dalli viaggia a bordo del primo Lgbtiq trainbow
Commissione: il commissario Breton a Berlino incontra i membri della commissione Affari europei del Bundestag e il ministro dell'Economia, Robert Habeck
Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell negli Stati Uniti
Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sugli assegni familiari per i lavori transfrontalieri
Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
Eurostat:dati sulla creazione e i fallimenti di imprese a marzo