Buongiorno! Sono David Carretta e con Christian Spillmann vi proponiamo il Mattinale Europeo, uno strumento per offrire analisi, contesto e prospettiva a chi è interessato all'Ue.
Le quattro destre dell'Ue che si autodistruggono tra loro
A due settimane dalle elezioni del 6-9 giugno, l'annuncio del Rassemblement National (RN) di non volere più sedere nello stesso gruppo con Alternativa per la Germania manda all'aria qualsiasi ipotesi di una maggioranza alternativa a quella tra le tre forze europeiste al centro dell'emiciclo del Parlamento europeo: Partito Popolare Europeo, Socialisti&Democratici, Renew Europe. La “maggioranza Giorgia” non prenderà il posto della “maggioranza Ursula”. Ma lo scontro tutto interno all'estrema destra dimostra ancora una volta le infinite divisioni che impediscono ai partiti nazionalisti di offrire un progetto comune per l'Unione europea. Che sia nel gruppo Identità e democrazia – ID di cui fanno parte il RN e AfD – o il gruppo dei Conservatori e riformisti europei – l'ECR di cui fanno parte Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e il PiS polacco – ogni piccolo smottamento rischia di provocare una frana a causa delle incompatibilità tra nazionalisti. In questo contesto la tentazione del PPE e della sua candidata alla presidenza della Commissione, Ursula von der Leyen, di aprire la porta alla collaborazione con alcuni partiti nazionalisti considerati “frequentabili” è altamente rischiosa.
Il rigetto da parte di Marine Le Pen e Jorda Bardella di AfD ha più a che fare con la politica interna che con quella europea. La motivazione ufficiale sono le dichiarazioni del capolista dell'estrema destra tedesca, Maximilian Krah, che ha giustificato il sostegno al nazismo e l'appartenenza alle SS dei suoi connazionali. I sondaggi dicono che il RN si prepara a un trionfo il 9 giugno, con oltre il 30 per cento delle intenzioni di voto, quasi il doppio della lista di Emmanuel Macron. Ma Le Pen interessa molto di più un'altra elezione: le presidenziali del 2027.
Per la leader del RN sedere nello stesso gruppo di AfD significa essere associata ai neo-nazisti, essere bollaao come un partito di estrema destra, rievocare il passato del Front National e il negazionismo del padre Jean-Marie Le Pen sulle camere a gas, e perdere gli elettori moderati così faticosamente conquistati. Cacciando AfD, la coppia Le Pen-Bardella indebolisce le prospettive del gruppo di estrema destra ID, che perderà una quindicina di deputati. Altri scenari su cui si fanno congetture a Bruxelles, come l'ingresso di Le Pen e altri partiti di estrema destra nell'ECR, provocherebbero reazioni a catena con l'uscita di altri partiti nazionalisti dal gruppo dei sovranisti.
L'alleanza di tutti i nazionalisti è il sogno di Viktor Orban. Nel 2021 il premier ungherese aveva promosso un manifesto di tutti i partiti nazionalisti anti europei, a cui avevano aderito Giorgia Meloni, Marine Le Pen, Matteo Salvini, Mateusz Morawiecki, Santiago Ascabal e altri leader della galassia della destra sovranista e dell'estrema destra. Giorgia Meloni oggi dichiara di avere un altro piano. Il presidente del Consiglio italiano vuole esportare nell'Ue la maggioranza che guida a Roma, formata dalla destra sovranista di Fratelli d'Italia, dall'estrema destra della Lega e dalla destra moderata di Forza Italia. A Bruxelles la “maggioranza Giorgia” dovrebbe andare dal PPE a ID, con l'ECR come perno centrale.
La rottura tra il RN e AfD mostra che esistono quattro destre nell'Ue. La prima destra è quella tradizionale moderata del PPE, che si sta spostando su posizioni sempre più conservatrici. L'apertura alla cooperazione con l'ECR da parte di von der Leyen ne è la dimostrazione. La seconda destra è quella sovranista e nazionalista di una parte dell'ECR considerata “frequentabile”, fondamentalmente perché è al governo e siede anche al Consiglio europeo con il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e il premier ceco, Petr Fiala.
La terza destra è l'estrema destra che aspira a essere o vuole mostrarsi “frequentabile”, che si ripartisce tra l'ECR e ID: Le Pen e Salvini (membri di ID) hanno bisogno di dimostrare ai loro elettori nazionali di contare nell'Ue per negare la realtà della loro irrilevanza, così come gli spagnoli di Vox (membri dell'ECR) hanno interesse a essere associati a Meloni per offrirsi come alternativa credibile di governo a Madrid. La quarta destra è l'estrema destra che rivendica di essere infrequentabile con AfD in Germania, la FPO in Austria, il Vlaams Belang fiammingo in Belgio, EKRE in Estonia o gli eredi di Alba Dorata in Grecia.
Nella galassia delle quattro destre ci si sposta a seconda delle convenienze nazionali. Il leader di estrema destra Geert Wilders (il cui partito PVV siede nel gruppo ID) ha annacquato la sua carica antisistema e le sue posizioni antieuropee per diventare l'azionista di maggioranza del prossimo governo nei Paesi Bassi. I Democratici svedesi e i Finlandesi (membri dell'ECR) hanno scelto di scendere a compromessi per andare al potere. I polacchi del PiS (membro dell'ECR) si sono radicalizzati dopo che hanno perso elezioni e governo lo scorso anno e ora sembrano pronti a un'alleanza di tutte le destre estreme, malgrado le posizioni filo russe di Le Pen e Salvini. Ma ogni spostamento a livello di gruppi al Parlamento europeo provoca un altro smottamento per le incompatibilità reciproche tra questi partiti.
Una delle congetture dopo la rottura annunciata tra RN e AfD è la creazione di un grande gruppo dell'ECR, che potrebbe fare concorrenza ai Socialisti&Democratici per diventare la seconda formazione del Parlamento europeo, grazie all'ingresso della Lega di Salvini e del Fidesz di Orban. Ma il partito ceco dell'ODS di Fiala e i Democratici svedesi minacciano di andarsene se saranno aperte le porte al Fidesz di Viktor Orban per le posizioni filo russe del premier ungherese. I nazionalisti fiamminghi della N-VA hanno già detto che stanno cercando un'altra famiglia politica europea perché l'ECR si è spostato troppo a destra sotto la spinta di Fratelli d'Italia, PiS e Vox. Un grande gruppo nazionalista dell'ECR con Le Pen e altri estremisti al suo interno, inoltre, isolerebbe Meloni dentro il Consiglio europeo. Lungi dal realizzare il suo progetto di una “maggioranza Giorgia”, la leader italiana rischierebbe di trovarsi nella posizione di paria come Orban, con la minaccia di essere inclusa nel cordone sanitario.
La prima destra, quella tradizionale e moderata del PPE, non è immune dalle conseguenze degli smottamenti. I belgi francofoni Engagés, eredi del partito cristiano democratico, stanno cercando un'altra casa perché il PPE si è spostato troppo a destra. La Coalizione Civica del premier polacco Donald Tusk, che è stato presidente del PPE, non potrebbe mai cooperare con il PiS di Morawiecki. E' una delle tante ragioni che rendono di fatto impossibile una “maggioranza Giorgia” al Parlamento europeo. Un'altra ragione sono le incompatibilità e le divergenze delle quattro destre dell'Ue su altri temi essenziali per la prossima legislatura: su governance economica, aiuti militari all'Ucraina, allargamento, rafforzamento dell'industria della difesa finanziato dall'Ue, aiuti di stato, mercato unico e unione dei mercati dei capitali le loro posizioni sono agli antipodi. Una terza ragione sono i numeri: le proiezioni in vista delle elezioni dicono che le quattro destre non sarebbero in grado di avere la maggioranza assoluta degli eletti, a meno di non includere i partiti populisti di sinistra della Slovacchia.
“L'Unione europea non è armata per un assalto nazional-populista. Resisterà, perché non otterrà la maggioranza degli eurodeputati e sarà spesso divisa”, sottolinea il nostro collega Richard Werly sul Blick. “Ma nessuno sa oggi in che condizioni si troverà se la nostalgia fascista riemergerà con troppa forza alle urne”. A seguito delle polemiche per la rottura con il RN, Maximilian Krah ieri ha annunciato di ritirarsi dalla campagna elettorale. Non farà dichiarazioni pubbliche, anche se resterà in lista. Se eletto, con ogni probabilità andrà a sedersi tra i “Non Iscritti”. Basterà il suo sacrificio a far cambiare idea a Marine Le Pen su AfD e il futuro del gruppo ID? Il Mattinale Europeo scommette di sì. Ai partiti nazionalisti dell'estrema destra ciò che importa alla fine è avere dal Parlamento europeo soldi, funzionari e una tribuna per ritrasmettere in patria i loro messaggi propagandistici. Più grande è un gruppo, più hanno soldi, funzionari e tempo di parola. Fino al 9 giugno Le Pen può giurare ai suoi potenziali elettori di aborrire Krah e AfD. Il 10 giugno è un'altra storia.
La frase
"State combattendo non solo per la vostra libertà, ma anche per la nostra"
Il premier svedese, Ulf Kristersson, annunciando un pacchetto da 6,5 miliardi di euro in aiuti militari per l'Ucraina per il 2024-26.
Geopolitica
I ventisette divisi sul quattordicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia - Gli ambasciatori dei ventisette stati membri ieri sono tornati a discutere del quattordicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, dopo che la Commissione ha presentato una proposta rivista, che include più di 100 nuove persone e entità da inserire nella nera dell'Ue e misure per combattere l'elusione delle stesse sanzioni. "E' molto chiaro che le posizioni sono ancora molto distanti", ci ha spiegato un diplomatico. Il gruppo di esperti continuerà a lavorare sui testi sulla base delle indicazioni ricevute dagli ambasciatori. Tuttavia ci vorranno "settimane" (al plurale) per arrivare a un accordo, prevede il diplomatico.
La coalizione tedesca mette alla prova l'Ucraina - La fornitura di missili a lungo raggio Taurus da parte della Germania potrebbe integrare e rafforzare le forniture di missili Storm Shadow e Scalp da parte di Francia e Regno Unito, ma Berlino si rifiuta. Il ministro degli Esteri dei Verdi, Annalena Baerbock, che è favorevole alla fornitura di queste armi, spiega: "È noto che io ho un'opinione in merito, che il cancelliere ha un'opinione, che abbiamo opinioni diverse all'interno del gabinetto. Siamo tre partiti di governo e dobbiamo tutti prendere una decisione comune, il che non è vero. Ed è per questo che i fatti sono come sono al momento". Olaf Scholz ritiene che la consegna di queste armi provocherebbe un'escalation del conflitto e potrebbe impegnare la Germania.
Putin ha gli occhi puntati sull'isola svedese di Gotland - Il comandante delle forze armate svedesi, Micael Bydén, ieri ha accusato il presidente russo, Vladimir Putin, di avere "entrambi gli occhi puntati su Gotland", l'isola della Svezia al centro del Mar Baltico, dopo che Mosca ha pubblicato il testo di un decreto con cui intende modificare unilateralmente i confini marittimi con FInlandia e Lituania. "L'obiettivo di Putin è quello di ottenere il controllo del Mar Baltico", ha detto Bydén ai giornali della rete editoriale tedesca RND. “Se la Russia prendesse il controllo e isolasse il Mar Baltico, ciò avrebbe un impatto enorme sulle nostre vite – in Svezia e in tutti gli altri paesi che si affacciano sul Mar Baltico. Non possiamo permetterlo”, ha spiegato Bydén. "È in corso un’altra operazione ibrida russa, questa volta nel tentativo di diffondere paura, incertezza e dubbio sulle loro intenzioni nel Mar Baltico. Si tratta di un’evidente escalation contro la Nato e l’Ue, e deve essere affrontata con una risposta adeguatamente ferma", ha detto il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis. "La Finlandia agisce come sempre: con calma e basandosi sui fatti", ha detto il presidente finlandese, Alexander Stubb. Il testo del decreto russo è stato nel frattempo ritirato del sito internet su cui era stato pubblicato.
Il Regno Unito accusa la Cina di fornire aiuti letali alla Russia - “Posso rivelare che abbiamo prove che Russia e Cina stanno collaborando su equipaggiamento da combattimento da usare in Ucraina”. Il ministro britannico della Difesa, Grant Shapps, ieri ha accusato Pechino di fornire o prepararsi a fornire alla Russia aiuti letali da utilizzare nella guerra contro l’Ucraina. Durante una conferenza sulla difesa a Londra, Shapps ha spiegato che i servizi di intelligence americani e britannici hanno prove secondo cui “gli aiuti letali ora stanno, o arriveranno, dalla Cina alla Russia". Il ministro ha denunciato "uno sviluppo significativo" e ha avvertito che nei prossimi giorni la Cina cercherà di presentarsi come "un'influenza moderatrice" sul presidente russo, Vladimir Putin, anche se in realtà i due paesi hanno sviluppato una "relazione più profonda". L'Ue ha minacciato di reagire se la Cina supererà la linea rossa della fornitura di armi alla Russia.
Pressioni sull'Ue per adottare sanzioni contro Sogno Georgiano - Al Consiglio Affari esteri di lunedì, un gruppo di paesi intende chiedere di preparare sanzioni mirate contro esponenti del governo della Georgia e del partito al potere Sogno Georgiano per la probabile adozione definitiva della cosiddetta "legge russa". Dopo un'ondata di manifestazioni nelle strade di Tbilisi, la presidente Salomé Zourabichvili ha messo il veto alla "legge sulle interferenze straniere", che il governo potrebbe usare per reprimere la società civile georgiana. Ma il partito al governo Sogno Georgiano ha i voti in Parlamento per superare il veto presidenziale. Diversi stati membri hanno già annunciato che bloccheranno il prossimo passo del processo di adesione della Georgia se la legge entrerà in vigore nella sua forma attuale. La proposta di sanzioni mirate contro esponenti del governo o di Sogno Georgiano rischia di andare a sbattere contro il veto dell'Ungheria, che finora ha preso le difese del partito filo russo.
Spagna, Irlanda e Norvegia annunciano il riconoscimento della Palestina - I primi ministri di Spagna e Irlanda, a cui si è aggiunto quella della Norvegia, hanno annunciato ieri che riconosceranno la Palestina il 28 maggio, aprendo una nuova frattura interna all'Ue sulla crisi in corso in Medio Oriente. I tre principali paesi dell'Ue - Germania, Francia e Italia - non intendono per il momento seguire l'iniziativa di Madrid e Dublino. "Il riconoscimento della Palestina non è un tabù per la Francia", ma "la Francia non considera che ci siano le condizioni perché questa decisione abbia un impatto reale", ha detto il ministro francese degli Esteri, Stéphane Séjourné. Nelle scorse settimane erano circolate voci di un possibile riconoscimento della Palestina da parte di Slovenia, Malta e Belgio, che tuttavia non hanno fatto annunci ieri. Israele ieri ha reagito richiamando i suoi ambasciatori in Spagna, Irlanda e Norvegia che - ha detto il ministro degli Esteri, Israel Katz - "saranno ricordati dalla storia per aver deciso di premiare con una medaglia d'oro gli assassini e gli stupratori di Hamas".
Geoeconomia
La Cina minaccia dazi contro le auto europee di grossa cilindrata - La minaccia è stata trasmessa via il Global Times, l'organo della propaganda di Pechino diretta verso il resto del mondo. La Cina potrebbe aumentare i dazi al 25 per cento sulle importazioni di automobili europee di grossa cilindrata, se l'Ue deciderà di imporre dazi contro i veicoli elettrici cinesi. L'inchiesta avviata dalla Commissione dovrebbe concludersi entro il 9 giugno. Il "suggerimento" viene da Liu Bin, capo del China Automotive Technology & Research Center, secondo il quale i dazi servirebbero a "ridurre le importazioni e guidare le aspettative dei consumatori". La Cina ha importato 250 mila automobili con motori di grossa cilindrata, il 32 per cento di tutte le auto importate. Il 18 maggio la Camera di commercio cinese presso l'Ue ha minacciato ritorsioni contro il settore europeo del vino e dei prodotti caseari. Nel frattempo, il ministero del Commercio di Pechino ha avviato un'indagine sulle importazioni di una resina plastica usata nell'elettronica e nelle automobili - il poliossimetilene – che potrebbe portare ad altri dazi contro l'Ue.
Regno Unito
Sunak convoca le elezioni il 4 luglio - Il premier britannico, Rishi Sunak, ieri ha annunciato a sorpresa elezioni generali per il 4 luglio nel Regno Unito, in un voto che potrebbe provocare una sconfitta storica per il suo partito Tory. Secondo i sondaggi il partito laburista guidato da Keir Starmer ha un vantaggio di circa 20 punti sui conservatori, precipitati a circa il 23 per cento delle intenzioni di voti, dopo anni di crisi e malesseri politici ed economici seguiti alla Brexit. I Tory subiscono anche la concorrenza del nuovo partito di Nigel Farage, Reform UK. La speranza di Sunak è che il miglioramento dell'economia, con una crescita in ripresa e l'inflazione scesa al 2,3 per cento in aprile, permettano ai conservatori di recuperare terreno. “Solo un governo conservatore guidato da me non metterà a rischio la nostra stabilità economica duramente conquistata", ha detto il premier sul podio fuori da Downing Street. "Ora è il momento per il Regno Unito di scegliere il suo futuro”, ha aggiunto Sunak. Mentre parlava, da un altoparlante vicino si sentiva a tutto volume l'inno laburista del 1997, anno della trionfale vittoria di Tony Blair sul conservatore John Major: "Le cose possono solo migliorare".
Paesi Bassi
Wilders promette un governo per fine giugno - Il leader di estrema destra Geert Wilders ieri ha detto di aspettarsi che il nuovo governo dei Paesi Bassi prenderà funzione entro la fine di giugno, anche se non è ancora chiaro chi sarà il prossimo primo ministro. In un dibattito in Paralmento sull'accordo raggiunto tra il PVV di Wilders e gli altri tre partiti della futura coalizione di destra dopo sei mesi di governo, Wilders si è detto "fiducioso" di trovare una soluzione sul nuovo premier. L'ex ministro del lavoro laburista, Ronald Plasterk, che era stato considerato il candidato favorito di Wilders, ha rinunciato dopo le polemiche sollevate da una disputa su un suo brevetto. Il calendario di cinque settimane indicato da Wilders potrebbe permettere al premier uscente, il liberale Mark Rutte, di condurre le trattative al Consiglio europeo sull'agenda strategica dell'Ue e le nomine di presidente della Commissione, presidente del Consiglio europeo e Alto rappresentante per la politica estera.
Sedie musicali
L'Ombudsman accusa la Commissione di alimentare l'euroscetticismo con la politica delle porte girevoli - Il mediatore civico europeo, Emily O'Reilly, ieri ha avvertito che le modalità con cui la Commissione gestisce i casi di funzionari che vanno a lavorare per il settore privato "può avere un impatto negativo sulla fiducia pubblica, alimentare il sentimento euroscettico e minare gli interessi commerciali, di concorrenza e di altro tipo dell'Ue". O'Reilly ha scritto alla presidente Ursula von der Leyen per denunciare la mancanza di trasparenza sul caso di un ex direttore della Direzione generale Concorrenza della Commissione che è stato assunto nell'ufficio di Bruxelles di una società di consulenza legale americana. "L'impressione chiara è che la Commissione abbia consentito a uno dei suoi alti funzionari di lavorare per una società extra-UE che prevede di ottenere grandi vantaggi" dalle conoscenze interne del funzionario. "La mancanza di informazioni da parte della Commissione su eventuali restrizioni che avrebbe potuto imporre alle attività dell'ex membro del personale, al fine di mitigare il rischio di conflitti di interessi, ha aggravato la situazione", ha scritto il mediatore civico europeo.
Accade oggi
Elezioni Europee: dibattito tra i candidati alla presidenza della Commissione europea organizzato da Eurovisione
Consiglio competitività (sessione spazio, ricerca e innovazione)
Consiglio europeo: il presidente Michel partecipa all'evento Viva Technology a Parigi
Commissione: il commissario Gentiloni in Italia partecipa all'evento Forum Analysis a Milano e alla riunione dei ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche centrali del G7 a Stresa
Commissione: il vicepresidente Sefcovic apre la prima riunione del Critical raw materials board e riceve Cecilie Myrseth, ministro dell'Industria e del commercio della Norvegia
Commissione: la vicepresidente Jourova interviene nella discussione di alto livello ‘Lotta contro le interferenze straniere e la disinformazione nell'Ue e all'esterno'
Commissione: la vicepresidente Suica a Firenze partecipa alla Conferenza 'lo Stato dell'Unione' organizzata dall'Istituto universitario europeo
Commissione: la commissaria Ivanova riceve la ministra italiana dell'Università, Anna Maria Bernini
Commissione: il commissario Breton pronuncia un discorso alla riunione di alto livello in previsione del Net-zero industry act e della Net-zero Europe platform a Bruxelles.
Commissione: la commissaria Ferreira partecipa al lancio dell'indice di progresso sociale regionale dell'Ue al Comitato delle Regioni
Commissione: il commissario Hoekstra pronuncia discorso di apertura al terzo Forum della Missione Ue sull'adattamento ai cambiamenti climatici a Bruxelles
Corte di giustizia dell'Ue: sentenze nelle cause di grandi piattaforme contro l'obbligo in Italia di trasmettere informazioni e di versare un contributo finanziario; sentenza sui contratti conclusi per via elettronica
Banca centrale europea: la presidente Lagarde e Piero Cipollone partecipano alla riunione dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali del G7 a Stresa
Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
Eurostat: dati sull'abbandono scolastico nel 2023; spesa sanitaria preventiva nel 2021