L'Europa deve svegliarsi di fronte all'ondata di odio
Buongiorno! Sono David Carretta e con Christian Spillmann vi proponiamo il Mattinale Europeo, uno strumento per offrire analisi, contesto e prospettiva a chi è interessato all'UE. Oggi Christian è ai comandi.
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L'Europa deve svegliarsi di fronte all'ondata di odio
L'Europa è piena di odio. Odio verso i musulmani, odio verso gli ebrei. I social network ne sono il veicolo. La violenza online si sta riversando nella vita reale. Si profila una catastrofe. Deve essere evitata. La Commissione europea sta lanciando l'allarme, mette a disposizione degli Stati membri risorse e si dice pronta a colpire le piattaforme digitali "dove fa male", con multe sostanziose. "Dobbiamo evitare una catastrofe in Europa con l'aumento dell'antisemitismo", ha dichiarato allarmato il vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, presentando insieme alla sua omologa, Vera Jourova, la comunicazione "Non c'è posto per l'odio", approvata ieri durante la riunione del collegio dei Commissari.
Dopo i massacri perpetrati in Israele da Hamas da Gaza il 7 ottobre e l'operazione militare lanciata in rappresaglia dal governo israeliano, le tensioni sono aumentate nella maggior parte dei paesi dell'Ue. "Gli atti antisemiti sono aumentati del 300% in Austria dopo il 7 ottobre. Nei Paesi Bassi sono aumentati dell'800%", ha sottolineato Margaritis Schinas. "Le comunità ebraiche hanno paura. Stanno pensando di emigrare. L'Europa deve fare tutto il possibile per porre fine a questo odio. La società deve proteggere, non tollerare. Dobbiamo smettere di essere apatici, passivi", ha avvertito Vera Jourova.
La vicepresidente responsabile dei diritti fondamentali non ha usato mezzi termini contro i presidenti e i professori delle università che tollerano intimidazioni e minacce contro gli studenti ebrei nelle loro sedi. "Sono scioccata dal fatto che queste pratiche indicibili siano permesse nelle università. Sono scioccata dal fatto che gli insegnanti siano incapaci di distinguere tra giusto e sbagliato", ha detto Jourova. "Non dobbiamo permettere ad Hamas di celebrare gli attacchi e dobbiamo garantire la sicurezza fisica degli ebrei", ha spiegato Jourova. “Internet e i social network sono delle autostrade per veicolare questi messaggi. Ma la violenza online ha ripercussioni nella vita reale. Questo deve finire", ha affermato la vicepresidente della Commissione
Cosa può fare la Commissione? Molto, in effetti. Ha messo a disposizione degli Stati membri 30 milioni di euro per garantire la protezione fisica dei luoghi di culto, delle moschee e delle sinagoghe e, all'interno di questo budget, 5 milioni di euro sono stati specificamente destinati alla lotta contro l'antisemitismo. La Commissione sta anche agendo contro le piattaforme digitali, che ora hanno degli obblighi imposti dal Digital Services Act. Il problema è che non li rispettano, o li rispettano male. X, la piattaforma di Elon Musk, TikTok e Telegram sono nel mirino della Commissione. "Se necessario, imporremo sanzioni fino al 6% del fatturato internazionale. Vi colpiremo dove fa male", ha avvertito Jourova.
La frase
"Siamo sopravvissuti otto anni, sopravvivremo otto giorni. Molte grazie per la vostra perseveranza e pazienza"
Donald Tusk, leader dell'opposizione in Polonia, in attesa della sua nomina a primo ministro.
Cena
Cena tra Macron e Orban sull'Ucraina - Il presidente francese, Emmanuel Macron, questa sera ospiterà a cena il premier ungherese, Viktor Orban. La missione è quasi impossibile: convincere Orban a togliere i suoi veti al sostegno dell'Ue all'Ucraina. Come? Facendo tornare Orban a un approccio transazionale. Era già accaduto il 13 marzo scorso. All'epoca Macron aveva invitato Orban a cena all'Eliseo e se l'era cavata offrendo cooperazione all'Ungheria nel settore nucleare. Ma questa volta Bruxelles dubita che basti offrire un po' di soldi. “Orban si è spinto troppo oltre per fare marcia indietro”, ci ha detto un funzionario dell'Ue. Macron potrebbe fare un'altra concessione: sostenere la richiesta di Orban di una “discussione strategica” sull'Ucraina, ma solo dopo che saranno prese le decisioni sul sostegno finanziario e sui negoziati di adesione.
Cena decisiva sul Patto di stabilità - Il momento decisivo sulla revisione delle regole di governance economica dell'Unione europea è arrivato. Questa sera i ministri delle Finanze si ritroveranno a cena per cercare di finalizzare un accordo sulla riforma del Patto di stabilità e crescita. E l'incontro informale potrebbe durare fino alla coalizione di domattina. La presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue “va per un accordo. Potrebbe durare tutta la notte o fino a venerdì mattina presto”, ci ha detto un diplomatico di un paese frugale coinvolto nelle trattative. Il principale ostacolo a un'intesa è l'Italia, a cui non piace l'ultima bozza di compromesso messa sul tavolo dalla presidenza spagnola. Il ministro delle Finanze italiano, Giancarlo Giorgetti, chiederà che gli sforzi di bilancio da realizzare in caso di procedura per deficit eccessivo siano calcolati senza tenere conto della spesa per interessi. Ma è una concessione che i paesi frugali – come Germania e Paesi Bassi – non sono pronti a fare. “Siamo contrari”, ci ha detto il diplomatico: “Se si usa il saldo primario di bilancio, alcuni paesi ci metterebbero molto tempo per tornare ai valori di riferimento: anche 6, 7 o 8 anni. E' troppo lungo”. L'Italia spera anche di ottenere in modo automatico il prolungamento da 4 a 7 anni del periodo di aggiustamento di bilancio grazie agli impegni assunti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, senza dover concordare altre riforme e investimenti. In caso di intesa durante la cena (o a colazione) sarà l'Ecofin di domani a suggellare formalmente l'accordo.
Trilogo
Trilogo Jumbo sul Patto migratorio - Mentre i ministri delle Finanze dedicheranno la cena sul Patto migratorio, la presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue cercherà un'intesa con il Parlamento europeo su un altro Patto considerato decisivo per la legislatura: quello su migrazione e asilo. Nella giornata di oggi è previsto un “trilogo jumbo”: una serie di riunioni negoziali successive sui cinque regolamenti che costituiscono il Patto migratorio, con una riunione finale per cercare di chiudere l'accordo complessivo. Ma rimangono diversi punti aperti, tra cui: le forme solidarietà obbligatoria, il trattamento dei minori e delle famiglie, i ricollocamenti dei migranti salvati in mare, il monitoraggio delle violazioni dei diritti umani alle frontiere esterne, i controlli alle frontiere interne e i limiti alla portata delle procedure di frontiera. Un accordo globale sembra improbabile. "Non saremo in grado di finalizzare totalmente", ci ha detto un negoziatore del Parlamento europeo: "Una nuova discussione è stata pianificata all'inizio della settimana prima di natale. Ma dobbiamo fare grandi passi avanti domani per pensare a un accordo prima della fine dell'anno". Secondo un altro negoziatore, questo è il negoziato "più difficile di sempre", perché è necessario trovare una maggioranza qualificata al Consiglio e una maggioranza al Parlamento malgrado il fatto che ci siano "divergenze" tra le due istituzioni e dentro le due istituzioni.
Retroscena
L'accordo Italia-Albania inaccettabile per il Pe - A proposito di politiche migratorie, il Parlamento europeo è molto meno entusiasta della Commissione sull'accordo tra Italia e Albania sull'esternalizzazione delle richieste di asilo nel paese dei Balcani occidentali. La Commissione ha dato un via libera preliminare, sostenendo che l'accordo non viola il diritto dell'Ue perché si colloca fuori dal diritto dell'Ue sulle procedure di asilo. “Non sappiamo quale sia lo status giuridico” e “se si applica il diritto europeo e in che modo”. Ma politicamente non è un modo corretto di applicare la convenzione di Ginevra. Non è accettabile per noi”, ci ha detto uno dei negoziatori del Parlamento europeo sul Patto su migrazione e asilo.
Soldi
La nuova Negobox sul bilancio taglia Step e i salari dei funzionari - Abbiamo messo le mani sulla nuova “Negobox” della presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue sulla revisione del quadro finanziario pluriennale. E' la sesta proposta inviata ai ventisette stati membri e prevede tagli significativi rispetto a quanto era stato chiesto dalla Commissione. La dotazione aggiuntiva per le politiche migratorie e la politica estera passerebbe da 12,5 a 8,6 miliardi di euro. Quella per gli investimenti di STEP da 10 a 2,5 miliardi. Il Fondo per l'innovazione sarebbe azzerato, così come le risorse aggiuntive per adeguare i costi dell'amministrazione (in particolare i salari dei funzionari dell'Ue) all'inflazione. Le risorse per il pagamento degli interessi sul debito contratto da NextGenerationEu sarebbero dimezzate (da 18,9 a 9 miliardi). Solo la Facility per l'Ucraina resterebbe intoccata: 50 miliardi (17 miliardi di sussidi e 33 miliardi di prestiti). Gli stati membri contributori netti vedrebbero così ridursi il loro contributo aggiuntivo per i prossimi quattro anni da 65,8 a 34,2 miliardi.
Accade oggi
Summit Ue-Cina a Pechino con i presidenti Michel e von der Leyen
Eurogruppo
Cena informale dell'Ecofin
Consiglio Competitività (Mercato interno e industria)
Commissione: conferenza stampa dei commissari Sefcovic e Kyiriakides sul benessere animale
Parlamento europeo: conferenza stampa della presidente Metsola con il premier del Lussemburgo, Luc Frieden
Parlamento europeo: conferenza stampa dei negoziatori al termine del trilogo sul regolamento sull'Intelligenza artificiale
Commissione: i commissari Gentiloni e Dombrovskis partecipano all'incontro semestrale del Meccanismo europeo di stabilità con il direttore generale del Mes, Pierre Gramegna
Commissione: la vicepresidente Jourova a Berlino incontra rappresentanti della comunità ebraica
Commissione: il commissario Sinkevicius interviene alla conferenza Sustainable Solar Europe 2023
Corte di giustizia dell'Ue: sentenza su un ricorso per violazione privacy contro attività società tedesca che fornisce informazioni sulla solvibilità dei clienti; sentenza su ricorso di una cittadina tedesca che sostiene di essere stata discriminata per la sua età nel processo di selezione per un lavoro
Parlamento europeo: riunione della Conferenza dei presidenti
Nato: il segretario generale Stoltenberg riceve il premier del Lussemburgo, Luc Frieden
Eurostat: dati sul pil e l'occupazione nel terzo trimestre; prezzi delle importazioni industriali a ottobre; dati sul trasporto aereo nel 2022