L'Ue scommette nella debolezza economica della Cina
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L'Ue scommette nella debolezza economica della Cina
Charles Michel e Ursula von der Leyen domani saranno a Pechino per incontrare Xi Jinping nel primo summit Ue-Cina dall'inizio della pandemia di Covid-19. Il presidente del Consiglio europeo e quella della Commissione si sono portati in valigia tre priorità: ottenere concessioni sul riequilibrio dei rapporti economici, spiegare la strategia del de-risking senza provocare scontri commerciali e tenere la Cina la più lontana possibile dalla Russia. Le aspettative sono basse. I tre leader non faranno una conferenza stampa congiunta, né sarà adottata una dichiarazione comune. Ma l'Ue spera che le difficoltà economiche che sta attraversando la Cina convincano il presidente Xi ad adottare un approccio più cooperativo su economia e geopolitica, dopo due anni segnati da tensioni e scontri, oltre che dai pericoli legati all'amicizia senza limiti tra il leader cinese e Vladimir Putin.
In termini economici “la Cina entra in un'era difficile”, ci ha detto un diplomatico europeo, che ha preparato il summit. “Secondo le stime del Fmi, la Cina avrà una crescita del 3,5 per cento nei prossimi 5 anni contro una media del 8,5 per cento negli ultimi 20 anni”. Pechino avrebbe tutto interesse a lavorare con l'Ue per risolvere le dispute e normalizzare le relazioni economiche. “Se ci sono barriere agli investimenti, non vedrete molti investimenti diretti europei affluire”, spiega il diplomatico. Von der Leyen ieri ha detto che è “nell'interesse della Cina” trovare “soluzioni negoziate” ai conflitti economici e commerciali.
All'economia cinese che rallenta si sommano ragioni geopolitiche. “La Cina non ha interesse ad avere un attore che cambia unilateralmente le frontiere e invade un paese”, dice il diplomatico. Michel e von der Leyen chiederanno a Xi anche di usare la sua influenza per porre fine alla guerra della Russia in Ucraina, di tenere sotto controllo le sue società per evitare l'elusione delle sanzioni e di fare pressioni sulla Corea del nord per frenare le forniture di munizioni all'esercito russo.
Il fatto è che nel regno di Xi la razionalità sembra aver lasciato definitivamente il posto all'ideologia. Le risposte che i leader dell'Ue si attendono non sono positive. Durante il summit, la Cina chiederà di “avere massimo accesso al mercato interno”, esprimerà “mancanza di entusiasmo sull'inchiesta sui sussidi alle auto elettriche”, cercherà “rassicurazioni sul continuo accesso alle tecnologie di punta” ed esprimerà “nervosismo sul derisking”, spiega il diplomatico europeo. Ci sono tensioni anche sull'alleggerimento del debito per i paesi poveri e sul clima. Alla Cop28 “la Cina vuole essere trattata come un paese in via di sviluppo e non vuole prendere impegni forti sul fondo per le perdite e i danni”. Anche sulle munizioni che la Corea del nord fornisce alla Russia, la risposta attesa è la solita: “Abbiamo influenza limitata”.
Secondo un paper di Sylvie Bermann e Elvire Fabry per l'Institut Jacques Delors, l'Ue dovrebbe favorire “l'emergere di una terza via”. Non per affermare “l'equidistanza tra gli Usa e la Cina”, ma per “ricusare la visione teologica di impero del bene o del male e decidere caso per caso in funzione dei propri interessi”. E' una linea sostenuta anche da Michel. La squadra del presidente del Consiglio europeo rivendica alcuni progressi realizzati dopo la sua visita in Cina del dicembre dello scorso anno. Da allora “alcuni dialoghi settoriali (Ue-Cina) sono stati sbloccati”, ci ha spiegato un funzionario dell'Ue. A febbraio si è tenuto il dialogo sui diritti umani. A luglio quello su ambiente e clima. A settembre quelli su digitale, economia e commercio, e politica estera. “Questo ha prodotto alcuni risultati positivi”, ha detto il funzionario. Un altro risultato è che “non abbiamo prove di sostegno militare diretto alla Russia”.
Von der Leyen sembra invece inseguire più la linea dell'Amministrazione Biden, con tutte le sue giravolte. Il concetto di de-risking, fatto proprio dagli Stati Uniti, può apparire come la versione europea del “decoupling”. "I leader europei non tollereranno nella durata un disequilibrio negli scambi commerciali" con la Cina, ha detto von der Leyen in un'intervista all'European Newsroom. L'Ue ha "strumenti per proteggere il nostro mercato", ha avvertito von der Leyen. Le due visioni sulla Cina del presidente del Consiglio europeo e della presidente della Commissione ricalcano le divergenze sulla politica cinese tra i 27 stati membri. E' il più grande vantaggio strategico di Xi nei suoi rapporti con l'Europa: poter sfruttare le divisioni interne all'Ue.
La frase
“Con la guerra tra Israele e Hamas e la polarizzazione che provoca nelle nostre società, e con l'avvicinarsi delle feste di fine anno, c'è un rischio enorme di attacchi terroristici all'interno dell'Unione europea”
Ylva Johansson, commissaria europea agli Affari interni.
Retroscena
L'Ue di fronte all'elusione delle sanzioni da parte delle sue imprese - A Pechino Charles Michel e Ursula von der Leyen dovrebbero lanciare un avvertimento a Xi Jinping: le imprese cinesi che continueranno ad aggirare le sanzioni contro la Russia, importando e riesportando materiali militare o a uso duale, finiranno nella lista nera dell'Ue. Ma a Bruxelles c'è chi riconosce che non è solo colpa della Cina (o della Turchia o degli Emirati Arabi Uniti) se Mosca riesce a procurarsi i materiali sotto embargo. “Ci sono anche imprese europeo coinvolte” nell'elusione delle sanzioni, ha spiegato un alto funzionario dell'Ue: “Il messaggio va inviato anche agli stati membri” affinché intervengano sulle loro imprese. “Abbiamo del lavoro da fare anche nell'Ue”, ha detto l'alto funzionario.
Follow-up
Baerbock contro i giochetti di Orban sull'Ucraina - “Non abbiamo tempo per i giochetti in questo momento”, ha detto ieri il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, criticando il veto annunciato dal premier ungherese, Viktor Orban, sull'avvio dei negoziati di adesione per l'Ucraina e il pacchetto di aiuti da 50 miliardi di euro per Kyiv. “Se siamo in una situazione in cui la pace in Europa è sotto attacco, allora dobbiamo fare tutto il possibile ogni giorno e ogni ora per proteggere i nostri cittadini e ancora di più i cittadini dell'Ucraina nel miglior modo possibile”, ha detto Baerbock, visibilmente irritata. Anche il ministro degli esteri sloveno, Tanja Fallon, ha usato parole dure contro Orban. “Non accetto ricatti”, ha detto Fallon.
Dombrovskis cerca di rianimare l'accordo con il Mercosur - L'accordo di libero scambio tra l'Ue e Mercosur potrebbe essere stato dichiarato morto con troppo anticipo. Almeno a sentire il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, che ieri ha smentito di aver cancellato il suo viaggio in America Latina e ha detto di non volere risparmiare sforzi per arrivare a un'intesa “il più presto possibile. Nel fine settimana Argentina e Francia avevano fatto sapere di essere contrarie a concludere l'intesa il 7 dicembre, come sperava la Commissione. L'accordo con il Mercosur “è di importanza geopolitica significativa per l'Ue e non risparmierò sforzi”, ha detto Dombrovskis: “Il nostro obiettivo è di un accordo moderno che consoliderà la nostra partnership strategica ed economica tra regioni con una popolazione complessiva di più di 700 milioni di persone”. Dombrovkis ha detto che il dialogo con “interlocutori chiave del Mercosur” continuano e di essere pronto “a viaggiare nella regione per dialogare ulteriormente”.
Nomine
Incertezza sul successore di Hoyer alla Bei - Il tedesco Werner Hoyer conoscerà il nome del suo successore alla presidenza della Banca europea per gli investimenti prima della scadenza del suo mandato? "Non è detto", ci ha confidato un funzionario europeo, spiegando che non è stato raggiunto alcun accordo prima dell'Ecofin di venerdì. Il ministro dell'Economia spagnolo, la socialista Nadia Calvino, è ancora favorita grazie al sostegno di Germania, Spagna, Belgio e Francia. Ma l'Italia fa il guastafeste, difende la candidatura dell'ex ministro delle Finanze Daniele Franco e, se dovesse ritirarsi, darebbe il suo voto alla danese Margrethe Vestager. Il voto per un socialista è fuori discussione. L'ideologia prevale sulla competenza nelle scelte europee dei leader italiani. Serve il sostegno di 18 Stati membri dell'Ue, con il 68% del capitale della Bei. Per il momento, nessuno dei candidati dispone di queste due maggioranze. Il perdurare della situazione di stallo pone un problema. Il mandato di Werner Hoyer scade alla fine dell'anno e non può essere prorogato per motivi di salute. Il vicepresidente della Bei, il francese Ambroise Fayolle, dovrebbe assumere l'interim, ma l'istituzione ha bisogno di una soluzione definitiva in tempi brevi. Altrimenti la Bei potrebbe entrare nel "mercato" dei presidenti delle istituzioni europee che si aprirà dopo le elezioni europee.
Elezioni europee
Il PE conta di più. Affluenza in aumento nel 2024? - A sei mesi esatti dall'inizio delle elezioni europee (i Paesi Bassi saranno il primo Stato membro a votare il 6 giugno 2024), il Parlamento europeo pubblica oggi un Eurobarometro che prevede un possibile aumento dell'affluenza alle urne. Secondo la ricerca realizzata a settembre, il 68 per cento degli intervistati ritiene probabile che andrà a votare contro il 59 per cento registrato nel settembre del 2018. In Italia gli intervistati che hanno detto che probabilmente andranno votare sono il 62 per cento (+4 per cento), in Francia il 60 per cento (+7 per cento). L'incremento maggiore è stato registrato in Polonia (+23 per cento), Slovacchia (+20 per cento) e Romania (+20 per cento). Tuttavia, i sondaggi sono una cosa, la realtà un'altra. Nel 2019 l'affluenza nell'Ue è stata del 50,7 per cento, in Italia del 54,5 per cento e in Francia del 50,1 per cento. In ogni caso, il 70 per cento degli intervistati da Eurobarometro riconosce anche che il Parlamento europeo ha un impatto sulla loro vita.
Accade oggi
Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari
Commissione: conferenza stampa del vicepresidente Sefcovic sulle regole sulle regole di origine per il Regno Unito sulle auto elettriche e le batterie
Commissione: conferenza stampa dei vicepresidenti Schinas e Jourova sulla lotta contro il discorso di odio
Commissione: il commissario Wojciechowski interviene alla Conferenza sulle prospettive agricole dell’Ue per il 2023
Commissione: la commissaria McGuinness riceve Enrico Letta, autore del rapporto sul futuro del Mercato interno
Commissione: la vicepresidente Jourova riceve il vicesegretario dell’Alleanza, Mircea Geoana
Commissione: la vicepresidente Jourova a Berlino la Willy Brandt Lecture 2023
Commissione: il commissario Schmit interviene all’evento ‘Trasformare il capitalismo nell’era dell’IA” organizzato da Feps-Fes-S&d
Consiglio: riunione del Coreper I e II
Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
Corte dei conti dell'Ue: relazione speciale sul controllo degli investimenti diretti esteri nell’Ue
Eurostat: dati sul commercio al dettaglio a ottobre; dati sulla produzione nel settore dei servizi a settembre e nel terzo trimestre