Buongiorno! Sono Idafe MartĆn PĆ©rez e, con Christian Spillmann e David Carretta, vi proponiamo il Mattinale Europeo, uno strumento per offrire analisi, contesto e prospettiva a chi ĆØ interessato all'Ue.
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Putin travolge l'UE nelle urne e nei sondaggi elettorali europei
L'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina, iniziata nelle prime ore del 24 febbraio 2022, quando i carri armati russi hanno attraversato il confine comune, doveva provocare una reazione dei cittadini europei contro l'aggressore. E ci si poteva aspettare che tale reazione fosse ancora più forte nei paesi che per decenni avevano vissuto sotto la dettatura di Mosca. Quasi tre anni dopo, i candidati e i partiti filo-russi, o quelli che in passato hanno difeso le politiche del presidente russo Vladimir Putin in opposizione a quelle delle istituzioni europee, hanno vinto più elezioni dei loro rivali filo-europei sia nelle elezioni legislative sia in quelle presidenziali nei paesi che eleggono i loro capi di Stato e di governo alle urne. E' accaduto negli Stati membri, ma anche nei paesi candidati a entrare nell'Ue.
L'ultimo caso si ĆØ verificato domenica scorsa, quando Zoran Milanovic, socialdemocratico filo-europeo fino a pochi anni fa trasformatosi in un populista di estrema destra filo-Cremlino, ha vinto le elezioni presidenziali croate con quasi il 75 per cento dei voti. Un'altra vittoria per Putin. Un'altra sconfitta per l'Ue. L'ennesima degli ultimi tre anni. Un esame della mappa elettorale europea mostra come dal 2022 i filo-russi (o gli ex filo-russi che ora lo nascondono, ma che avevano sposato idee simili a quelle del regime di Putin), abbiano il vento in poppa in molti Stati membri.
L'Ungheria era andata alle urne per le elezioni legislative il 3 aprile 2022, apena due mesi dopo l'inizio della guerra. Il Fidesz di Viktor Orban ha stravinto, salendo di 4,86 punti al 54,13 per cento. Il partito di Orban conta 135 deputati su 199. Il primo ministro ādiktatorā (Jean-Claude Juncker dixit) probabilmente ĆØ il principale sostenitore di Vladimir Putin alla guida di un governo europeo. Negli ultimi tre anni Orban ĆØ servito a Putin per ritardare le sanzioni, per bloccare fondi destinati all'Ucraina (compresi gli aiuti militari) e per annacquare le proposte di sanzioni più severe.
Il 25 settembre del 2022 sono stati gli italiani ad andare alle urne. āFratelli d'Italiaā, la coalizione guidata da Giorgia Meloni (filo-russa fino all'altro ieri) ha conquistato il potere con il 43,8% dei voti, in una vittoria schiacciante che i sondaggi non davano per certa (Fratelli d'Italia, il partito del premier italiano, ha ottenuto il 26 per cento). Meloni non ĆØ più filo-russa, ma ha dovuto fare una inversione di rotta radicale quando ha capito che avrebbe potuto governare, smettendo di opporsi all'Unione Europea e alla Nato. L'inversione di rotta ĆØ stata completa quando a metĆ del 2023, quando ha dichiarato che Putin non poteva più contare sui suoi tradizionali amici in Italia.
Dallo scoppio della guerra, la Slovacchia è andata alle urne due volte. Alle elezioni parlamentari del 30 settembre 2023, la forza più votata è stata quella di Robert Fico, ex socialdemocratico diventato populista di destra e fedele alleato del Cremlino. Il suo Smer, espulso anni fa dal gruppo socialdemocratico al Parlamento europeo, quel giorno ha guadagnato 4,7 punti percentuali. Nelle elezioni presidenziali del 2024, Peter Pellegrini, anch'egli filo-russo e alleato di Fico, ha vinto contro l'indipendente ed europeista Ivan Korcok, che era arrivato in testa nelle principali città (Bratislava e Kosice), ma senza riuscire a superare il 53,12 per cento di Pellegrini.
I cechi hanno tenuto le elezioni parlamentari nel 2021 e torneranno alle urne quest'anno. I sondaggi assicurano che la prima forza politica, con una percentuale di voti compresa tra il 30 e il 35 per cento, sarà ANO, il partito guidato dell'ex liberale (espulso da Renew) diventato populista di estrema destra e filo-russo Andrej Babis, già primo ministro tra il dicembre 2017 e il novembre 2021. Babis è un altro leader che si è spostato a destra e verso Mosca nel corso degli anni, soprattutto dall'inizio della guerra. à anche probabilmente il leader politico europeo più ricco, con un patrimonio stimato da Bloomberg nel 2020 superiore ai 4 miliardi di dollari. I cechi sono però stati (con la Polonia) una delle rare eccezioni nell'Europa centrale e orientale in termini di sostegno ai leader filo-occidentali. Nel gennaio 2023, Petr Pavel, ex generale pro-europeo e anti-Mosca, ha vinto le elezioni presidenziali con il 58,33 per cento dei voti battendo proprio Babis. Resterà in carica fino al 2028.
Le elezioni legislative austriache del 29 settembre 2024 hanno visto la vittoria dell'FPĆ di Herbert Kickl con il 28,8 per cento dei voti, 12,7 punti in più rispetto al 2019. Kickl, ex ministro degli Interni che guida un partito fondato da ex SS austriache negli anni 1950, ĆØ profondamente eurofobo e filorusso. Poco dopo lo scoppio della guerra nell'ottobre 2022, l'europeista e ambientalista Alexander Van der Bellen aveva battuto l'esponente dell'estrema destra e filorusso Walter Rosenkranz, una pedina di Kickl. Van der Bellen, se Kickl riuscirĆ a formare un governo di coalizione, sarĆ l'ultima diga contro le tentazioni eurofobiche della FPĆ.
Le vittorie degli amici di Putin non sono solo nell'Europa centrale e orientale. Il partito più votato alle elezioni legislative francesi del 30 giugno e 7 luglio 2024 ĆØ stato il āRassemblement Nationalā (RN) di Marine Le Pen, che ha ottenuto il 37,17 per cento al secondo turno, il suo miglior risultato di sempre in un'elezione per l'Assemblea Nazionale. Oggi il RN non ĆØ ufficialmente filo-russo. Quando la Russia ha attaccato l'Ucraina ha iniziato a nascondere le sue affiliazioni con Mosca. Ma le sue posizioni eurofobiche e anti-Nato sono le stesse sostenute da Vladimir Putin. Il RN ha persino finanziato alcune campagne elettorali con prestiti di banche russe o legate alla Russia.
Gli olandesi hanno piazzato il partito di estrema destra PVV di Geert Wilders al primo posto nelle elezioni parlamentari del novembre 2023. Il PVV ha ottenuto il 23,49 per cento, diventando il partito di maggioranza relativa grazie alla frammentazione del parlamento olandese, dove sono rappresentati quasi una dozzina di partiti. Nel novembre 2022, quasi 10 mesi dopo l'inizio dell'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina, Wilders aveva dichiarato di voler ācombattere l'isteria russofoba prevalenteā e che la Russia ĆØ un alleato. Aveva criticato i politici che, a suo dire, āalimentano false immagini di inimiciziaā.
Questa tendenza filo-russa si registra anche in diversi paesi candidati. Il serbo Aleksander Vucic, uno dei principali alleati di Putin nella regione, ha travolto i suoi rivali alle elezioni presidenziali dell'aprile 2022. Vucic ha ottenuto il 60,01 per cento dei voti, schiacciando Zdravko Ponos (18,84 per cento) e Milos Jovanovic (6,10 per cento). Alle elezioni parlamentari del dicembre 2023, la coalizione guidata dal suo partito SNS è stata la forza politica più votata con il 48 per cento, assicurandosi la maggioranza assoluta con 129 seggi in un parlamento di 250 persone.
Il caso della Romania dimostra che la Russia può anche alterare i risultati elettorali con le sue campagne di influenza e disinformazione. Il 24 novembre, i rumeni si sono recati alle urne per eleggere il presidente della Repubblica. Contro ogni previsione e sondaggio, il filo-russo Calin Georgescu ĆØ stato il più votato al primo turno. I servizi segreti rumeni hanno reso pubbliche le prove di una campagna lanciata āda un attore stataleā (in riferimento alla Russia) attraverso influencer e il social network TikTok per sostenere Georgescu, che non aveva dichiarato un solo euro di spese per la campagna. Le rivelazioni hanno portato la Corte costituzionale rumena ad annullare le elezioni e la coalizione filo-europea al governo a indire nuove elezioni per il 4 maggio.
Il prossimo Stato membro ad andare al voto ĆØ la Germania il 23 febbraio. Secondo i sondaggi, il partito di estrema destra e filo-russo Alternativa per la Germania (AfD) dovrebbe arrivare al secondo posto con oltre il 20 per cento, davanti ai socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz, ai verdi e ai liberali.
La frase
āSe tutti i Donald avessero le mie opinioni sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, lo scenario sarebbe molto più sempliceā,
Il primo ministro polacco, Donald Tusk.
Geopolitica
Tusk accusa Putin di terrorismo aereo - Il premier polacco, Donald Tusk, ieri ha accusato la Russia di Vladimir Putin di aver pianificato una campagna di āterrorismo aereoā nellāambito della sua guerra ibrida contro gli alleati occidentali dellāUcraina. La sicurezza ĆØ il tema centrale della presidenza polacca dellāUnione europea. Compresa la āsicurezza dellāUcraina, della Polonia e dellāintero mondo occidentaleā, ha detto ieri Tusk in una conferenza stampa con Volodymyr Zelensky. āHo parlato con i leader dei paesi che sono inequivocabilmente impegnati a favore dell'Ucraina, sulla sicurezza del Baltico e sulle azioni congiunte contro gli atti di sabotaggio russi. Questi atti di sabotaggio, varie versioni della guerra che la Russia ha condotto contro l'intero mondo civilizzato e non solo l'Ucraina, richiedono un'azione congiuntaā, ha detto Tusk. Tra gli atti ādrammaticiā ci sono sabotaggi aerei. āLe ultime informazioni confermano la validitĆ delle preoccupazioni che la Russia stesse pianificando atti di terrorismo aereo, non solo contro la Polonia ma contro le compagnie aeree di tutto il mondo, ha detto Tusk. Il premier polacco non ha voluto dare più dettagli. La Russia ĆØ considerata responsabile di alcune esplosioni avvenute nel 2024 in Polonia, Germania e Regno Unito di pacchi trasportati da corrieri aerei. Secondo il New York Times, lāamministrazione Biden ha fatto pervenire un messaggio a Vladimir Putin che gli atti di terrorismo aereo devono cessare. Alcuni pacchi esplosivi avrebbero dovuto volare su aerei cargo diretti negli Stati Uniti. Mosca ĆØ accusata anche di essere allāorigine delle interferenze contro il sistema Gps nel Baltico.
Niente più clemenza per chi non spende nella difesa, avverte Tusk ā Donald Tusk ieri ha detto che non deve essere più āclemenzaā per i paesi europei che spendono l'1 o l'1,5 per cento del pil nella difesa. La Polonia "spenderĆ il 4,7 per cento del Pil, un record, un livello raggiunto da nessuno nella Nato", ci ha spiegato ieri il ministro della Difesa polacco, WÅadysÅaw Kosiniak-Kamysz, che abbiamo incontrato a Varsavia con un gruppo di giornalisti europei. Spendere di più āĆØ importante anche alla luce delle dichiarazioni di Trumpā. Secondo Kosiniak-Kamysz, āil 2 per cento non ĆØ più sufficiente come capacitĆ di deterrenzaā. L'Ue può dare il suo contributo. La presidenza polacca intende discutere all'Ecofin informale di aprile le opzioni per strumenti comuni dell'Ue destinati a finanziare la difesa.
L'Ue saluta il cessate il fuoco a Gaza - Il primo ministro del Qatar Mohammed Bin Abdulrahman Al Thani ieri ha annunciato che Hamas ha approvato un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza con Israele. Il cessate il fuoco dovrebbe iniziare il 19 gennaio e durare in una prima fase per 42 giorni. L'accordo prevede il ritiro delle forze israeliane verso est e la liberazione di 33 ostaggi israeliani (donne, bambini, anziani, malati e feriti), nonchĆ© di centinaia di detenuti palestinesi nelle prigioni israeliane. āQuesta ĆØ una svolta importante e positiva verso la fine della violenzaā, ha detto l'Alto rappresentante, Kaja Kallas. āSpero che questo accordo porti alla fine della sofferenza dei civili e che chi ĆØ in cattivitĆ possa essere riunito con i suoi cariā, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. L'accordo āporta speranza per un'intera regione, dove la popolazione ha subito immense sofferenze per troppo tempoā, ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, augurandosi che sia un passo verso la āstabilitĆ durevoleā e una āsoluzione diplomatica del conflittoā.
L'Ue e Trump
Gli europei pessimisti, il resto del mondo ottimista su Trump - Secondo un'indagine condotta dall'European Council on Foreign Relations, i cittadini delle principali potenze medie del mondo, come India, Cina, Turchia e Brasile sono ottimisti sul ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, in netto contrasto con la percezione interna all'Unione europea. In India vede il ritorno di Trump come un bene per "il loro paese". In Arabia Saudita il 61 per cento. NellāUe solo il 22 per cento dei cittadini pensa che il ritorno di Trump sarĆ una ābuona cosaā per il loro paese. Il discorso di Trump come pacificatore, nei confronti dellāUcraina e del Medio Oriente, ha avuto risonanza a livello globale. In India, ad esempio, la grande maggioranza (65 per cento per lāUcraina; 62 per cento per il Medio Oriente) ritiene che il ritorno di Trump renderĆ più probabile la pace. Questa posizione ĆØ evidente anche in Arabia Saudita (62 per cento per lāUcraina; 54 per cento per il Medio Oriente), Russia (61 per cento per lāUcraina; 41 per cento per il Medio Oriente), Cina (60 per cento per lāUcraina; 48 per cento per il Medio Oriente).Tuttavia, gli ucraini sono più reticenti quando si tratta della capacitĆ di Trump di portare la pace, con gli intervistati ampiamente divisi sulla questione: il 39 per cento ritiene che il suo ritorno aiuterĆ a portare la pace in Ucraina, mentre il 35 per cento afferma che ĆØ meno probabile).
L'Ue tenuta sempre in considerazione dal resto del mondo ā Secondo l'indagine dell'ECFR, l'Ue ĆØ tenuta sempre più in considerazione dalle potenze grandi e medie del mondo, che vedono la sua influenza crescere. La maggioranza in India (62 per cento), Sudafrica (60 per cento), Brasile (58 per cento) e Arabia Saudita (51 per cento), e la maggioranza in Ucraina (49 per cento), Turchia (48 per cento), Cina (44 per cento), Indonesia (42 per cento) e Stati Uniti (38 per cento) credono che lāUe eserciterĆ "più influenza" a livello globale nel prossimo decennio. L'Ue ĆØ anche ampiamente visto come un "alleato" o un "partner necessario" dagli intervistati dei paesi intervistati. Questa visione ĆØ più pronunciata in Ucraina (93 per cento), Stati Uniti (76 per cento), Corea del Sud (79 per cento). Altrove questa visione ĆØ comunque condivisa della maggioranza degli intervistati, tranne in Russia.
L'Ue e Musk
Virkkunen promette di applicare il DSA e il DMA - La vicepresidente della Commissione responsabile per il digitale, Henna Virkkunen, ha promesso di applicare āpienamenteā i regolamenti del Digital Services Act e del Digital Markets Act, dopo le polemiche seguite al silenzio di Ursula von der Leyen sulla campagna di destabilizzazione delle democrazie di Elon Musk. "La libertĆ di parola ĆØ ovviamente uno dei nostri valori fondamentali", ha detto Virkkunen. āStiamo applicando e implementando i regolamenti DSA e DMA. Non ci sono stati ritardiā, ha assicurato la vicepresidente della Commissione. Le inchieste sono ancora āin fase tecnicaā. Ma le regole saranno applicate āpienamenteā, ha detto Virkkunen. La finlandese non ha convinto i socialisti. "La nostra Unione dispone di meccanismi per difendere la democrazia e proteggere i cittadini da coloro che vogliono ostacolarla e distruggerla, come personaggi del calibro di Elon Musk. Ci aspettiamo che il commissario Henna Virkkunen utilizzi gli strumenti dell'Ue, il Digital Services Act e oltre, per impedire a Musk di diffondere informazioni errate e di interferire nella politica dell'Ueā, ha detto la presidente gruppo dei Socialisti e democratici, Iratxe Garcia Perez.
La presidenza polacca chiede alla Commissione coraggio sul DSA - "Abbiamo il Digital Services Act e dobbiamo iniziare a usarlo con forza", ha detto ieri Krzysztof Gawkowski, il ministro per gli Affari digitali della Polonia, che ha la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue. Gawkowski ha incontrato un gruppo di giornalisti europei a Varsavia, tra cui il Mattinale europeo, che lo hanno interrogato a lungo sulle campagna di destabilizzazione di Elon Musk e la debole reazioni della Commissione di Ursula von der Leyen. "Abbiamo bisogno di una democrazia statuale, non di una democrazia del business", ha spiegato Gawkowski. "Il problema è il coraggio. Il coraggio applicare le regole. Nel caso del DSA dobbiamo essere coraggiosi e applicarlo a tutte le piattaforme dei social media", ha detto il ministro. Gawkowski ha spiegato che il suo governo intende istituire delle corte nazionali per affrontare i casi legati "al mondo online". Tuttavia la posizione su Trump e Musk è più ambigua. "Elon Musk nella usa capacità di padrone di X non è il problema", ha detto il ministro. Con Trump "dobbiamo cooperare che le sue idee ci piacciano oppure no".
Cybersicurezza
Un piano d'azione e un centro di cybersicurezza per gli ospedali - La Commissione ieri ha presentato un piano d'azione volto a rafforzare la cybersicurezza degli ospedali e dei prestatori di assistenza sanitaria. L'obiettivo è di proteggere il settore sanitario dalle minacce informatiche, migliorando le capacità di rilevamento, preparazione e risposta alle minacce digitali per creare un ambiente più sicuro per i pazienti e gli operatori sanitari. La principale proposta è l'istituzione da parte dell'agenzia Enisa di un centro paneuropeo di sostegno alla cybersicurezza per gli ospedali e i prestatori di assistenza sanitaria, che fornisca loro orientamenti, strumenti, servizi e formazione. Il piano d'azione propone anche un servizio di risposta rapida per il settore sanitario nell'ambito della riserva dell'Ue per la cybersicurezza. Un altro pilastro del piano d'azione riguarda il recupero rapido di dati in caso di ransomware. La Commissione vuole sviluppare un servizio di abbonamento per il recupero da ransomware e incoraggiare gli ospedali ad adottare sistemi di backup robusti per proteggere i dati critici.
Geoeconomia
La Commissione chiede ai governi più attenzione sugli investimenti esteri in settori strategici - La Commissione ieri ha invitato gli Stati membri a esaminare e valutare gli investimenti effettuati dalle loro imprese in paesi extra Ue in tre settori di importanza strategica. L'esecutivo comunitario invita gli Stati membri a valutare i rischi per la sicurezza economica che potrebbero derivare da investimenti e operazioni nei settori dei semiconduttori, dell'intelligenza artificiale e delle tecnologie quantistiche). La raccomandazione della Commissione fornisce orientamenti agli Stati membri su come identificare e valutare i rischi potenziali. Gli Stati membri sono invitati a presentare una relazione entro il 15 luglio 2025, nonché una relazione completa sui rischi individuati entro il 31 marzo 2026. "Data la situazione geopolitica attuale, dobbiamo comprendere più a fondo i potenziali rischi. Valutare gli investimenti esteri dell'Ue in settori tecnologici chiave ci fornirà un quadro più chiaro delle potenziali minacce che dobbiamo affrontare", ha detto il commissario responsabile per la sicurezza economica, Maros Sefcovic.
Green deal
La Corte dei conti preoccupata le sfide sull'inquinamento urbano - āLāinquinamento urbano nellāUe continua a rappresentare una grave minaccia ambientale per la saluteā e ālāUe e i suoi Stati membri dovranno intensificare gli sforzi per applicare le norme più rigide fissate per gli anni a venireā, secondo una relazione della Corte dei conti europea pubblicata ieri. Tre quarti dei cittadini dellāUe vivono in aree urbane e sono particolarmente esposti allāinquinamento atmosferico ed acustico. Lāinquinamento atmosferico uccide almeno 250 mila persone allāanno in Europa, secondo lāAgenzia europea per lāambiente. LāUe ha introdotto norme per proteggere i suoi 450 milioni di cittadini dallāinquinamento atmosferico e acustico. La Commissione dichiara inoltre di aver destinato 46,4 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 e 185,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 al conseguimento degli obiettivi in materia di aria pulita. Se c'ĆØ stato un miglioramento complessivo della qualitĆ dellāaria nellāUe, 10 Stati membri registravano ancora livelli di NO2 superiori allāattuale limite. Inoltre le norme sulla qualitĆ dellāaria dellāUE presto saranno più dure. La Corte ha criticato il fatto che le procedure dāinfrazione della Commissione sono lunghe e non sempre efficace nel garantire il rispetto delle norme dellāUe sullāinquinamento atmosferico e acustico.
Irlanda
Micheal Martin ritorna al posto di primo ministro - I due principali partiti centristi in Irlanda, il Fianna Fail e il Fine Gael, insieme a un gruppo di deputati indipendenti. hanno trovato un accordo per formare una coalizione dopo le elezioni del 29 novembre. Come previsto Micheal Martin, il leader del Fianna Fail, arrivato in testa alle elezioni, ricoprirĆ nuovamente la carica di Taoiseach (primo ministro) che aveva giĆ ricoperto tra il 2020 e il 2022. La parentesi di Simon Harris ĆØ durata meno di un anno. Dentro il Consiglio europeo, il PPE perde un capo di governo a vantaggio dei liberali di Renew, a cui appartiene il Fianna Fail.
Accade oggi
Consiglio europeo: il presidente Costa riceve il premier palestinese, Mohammad Mustafa
Commissione: la vicepresidente Ribera partecipa insieme ad altri commissari alla Cerimonia di auguri del nuovo anno del re e della regina dei Belgi
Commissione: la vicepresidente Ribera partecipa a un evento del Bruegel sul "Clean Industrial Deal"
Commissione: le commissarie Suica e Lahbib riceve il primo ministro palestinese, Mohammad Mustafa
Commissione: discorso del commissario Hansen alla cerimonia di apertura dell'International Green Week
Parlamento europeo: la presidente Metsola riceve il primo ministro palestinese, Mohammad Mustafa
Parlamento europeo: audizione pubblica sul futuro dell'Unione dei mercati dei capitali alla commissione Affari economici
Banca centrale europea: pubblicazione del resoconto della riunione del Consiglio dei governatori dell'11 e 12 dicembre
Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla deduzione fiscale per i figli in Erasmus; sentenza sulle competenze dei tribunali nazionali su decisioni della Fifa confermate del Tribunale arbitrale dello sport
Nato: riunione del Comitato militare; conferenza stampa dell'ammiraglio Rob Bauer, del generale Christopher Cavoli e dell'ammiraglio Pierre Vandier
Eurostat: struttura del debito pubblico nel 2023; dati su nuove imprese e fallimenti a novembre; dati sul commercio internazionale di beni a novembre; dati sulle domanda di asilo a ottobre